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L’angolo tecnico del Mezzi – 4° giornata serie A
L’angolo tecnico del Mezzi – Milan asfaltato dai cugini, continua la corsa della Juventus. Settebello Roma !
Il piatto forte della quarta giornata prevedeva Inter-Milan e non ha deluso le attese. La squadra nerazzurra ha dominato quella rossonera, sepolta sotto una cinquina. Poteva essere un risultato addirittura più ampio, k.o. tecnico.
Il Milan ha perso gli ultimi cinque derby allo stesso modo, con Stefano Pioli alla guida. L’allenatore emiliano non riesce a prendere le contromisure al collega Simone Inzaghi, demerito abbastanza grave. Inter da scudetto ?
Sicuramente, ma occhio alla Juventus targata Dusan Vlahovic & Federico Chiesa. Hanno battuto anche la Lazio, non hanno le coppe europee di mezzo e sono assetati di rivincita dopo la difficile annata 2022-23….
Se Maurizio Sarri piange, José Mourinho sorride e vede i suoi infliggere sette reti al malcapitato Empoli (che esonera Paolo Zanetti ndr). La Roma al completo è una squadra interessante, Romelu Lukaku e Paulo Dybala super.
L’angolo tecnico del Mezzi – festa Viola, Dea k.o. ! Napoli in difficoltà, sorriso Lecce
Spettacolo in campo, Fiorentina e Atalanta hanno giocato a viso aperto. Il risultato ha premiato Vincenzo Italiano, gli orobici hanno problemi in difesa. Marco Carnesecchi per Juan Musso non può risolvere tutto.
Altro giro, altra partita difficile per il Napoli. Dopo il k.o. interno con la Lazio, il pareggio in rimonta con il Genoa. Rimontare due reti è segno di carattere, ma gli azzurri non sono più gli stessi. Rudi Garcia è già in discussione.
Nella zona nobile della classifica il Lecce di Roberto D’Aversa reduce dal pareggio di Monza, vale il quarto posto solitario in classifica. Terza rete di Nikola Krstovic. montenegrino tosto e risoluto. Prossimo uomo mercato.
La voglia di riscatto di Eusebio Di Francesco si abbatte anche sul Sassuolo: 4-2. I frusinati stanno sovvertendo tutti i pronostici che li davano come prima squadra retrocessa. Doppietta di Andrea Pinamonti, Luciano Spalletti occhio.
L’angolo tecnico del Mezzi – Nemanja Radonijc boom, gli altri risultati
Un super Nemanja Radonijc (elogiato pubblicamente da Antonio Cassano ndr) trascina il Toro oltre l’ostacolo Salernitana. Giocatore dalla tecnica sopraffina, se diventa continuo è devastante. Ivan Juric lo sa bene.
Paulo Sousa elogia il pubblico dell’Arechi e non molla. Verona e Bologna non si fanno male con un pareggio a reti bianche. Marco Baroni e Thiago Motta si salveranno senza troppi patemi d’animo, hanno il materiale giusto.
Stesso risultato per Cagliari-Udinese, ma i sardi hanno dimostrato di essere squadra vera e sfortunata con il legno colpito da Zito Luvumbo. La lotta salvezza sarà piuttosto serrata quest’anno, tante squadre coinvolte.
La quinta giornata prevede sfide importanti come Milan-Verona, Torino-Roma, Bologna-Napoli, Empoli-Inter e soprattutto Sassuolo-Juventus. Continuerà il sogno Lecce che ospiterà il coriaceo Genoa ?
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Platini la butta lì: “Si dovrebbe giocare 10 contro 10, ne gioverebbe lo spettacolo”
La leggenda del calcio transalpino, nonché ex-giocatore della Juventus, Michel Platini ha concesso un’intervista esclusiva a RMC Sport.
Per ora il nuovo format della Champions League non ha regalato lo spettacolo che tutti si aspettavano. Il tatticismo regna ancora sovrano e i calcoli le squadre li fanno ancora, eccome se li fanno: forse più di prima.
L’idea di Platini: “Giochiamo 10 vs 10“
Nel corso di un’intervista esclusiva concessa ai microfoni di RMC Sport, l’ex-presidente del UEFA Michel Platini ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Bisognerebbe togliere un giocatore a squadra e giocare in 10 contro 10. Il calcio si gioca in 11 dal 1900, quando i calciatori correvano molto meno di oggi, andavano più lenti ed erano meno forti. Le persone della mia generazione non guardano più molto il calcio perché non si rivedono più nel gioco attuale, in 10 contro 10 si libererebbero degli spazi. Nel gioco di possesso si fanno troppi passaggi in indietro più che in avanti. Non critico, ma alla mia epoca si vedeva un calcio più offensivo.”
Un problema, quello del gioco divenuto troppo orizzontale, che si potrebbe tranquillamente elidere abolendo il retropassaggio al portiere. Oppure rivedendo quella sciagurata modifica al regolamento, che da qualche anno consente ai difendenti di entrare nella propria area di rigore sul calcio di rinvio.
Non c’è alcun bisogno di violare reiteratamente il rasoio di Occam, rincorrendo una “modernità” che, di fatto, è ciò che sta allontanando le persone dal calcio. La spettacolarizzazione del calcio lo sto deprivando della sua essenza intrinseca e la sparata di Platini è l’ennesima dimostrazione di questo trend. Viene spontaneo pensare: “Menomale che gli è venuta adesso quest’idea e non quando era presidente del UEFA.”
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Balotelli: “Passo per un bad boy, ma c’è chi scommette. Sul ritorno in Italia…”
L’ex-attaccante di Milan e Inter (fra le altre) Mario Balotelli ha espresso ai microfoni di DAZN la sua volontà di tornare in Italia.
Mario Balotelli è ancora svincolato. Il suo talento, nonostante tutto, rimane immarcescibile e attira interesse in maniera trasversale per tutto l’orbe terraqueo. L’attaccante giramondo ha avuto numerose offerte, ma nonostante ciò è ancora senza squadra. Il motivo lo ha spiegato lui, in un’intervista concessa a DAZN.
Le parole di Mario Balotelli
Di seguito le parole dell’ex-attaccante di Milan e Inter fra le altre.
Ritorno in Italia
“Desidero tornare in Serie A, è per questo che sono ancora a casa. Ho ricevuto offerte dall’estero, ma ho rallentato tutto perché ho la speranza di tornare in Serie A. Non ci sono squadre in cui non starei bene, dovrei piuttosto pensare a quale potrebbe non essere adatta a me“.
Pregiudizi
“Non capisco quale pregiudizio la gente ha su Balotelli. Ho avuto da ridire con qualche allenatore, ma tutti discutono. Nella mia carriera non ho mai rovinato uno spogliatoio. Oggi si sente parlare di doping, droga, scommesse… Io sono sempre stato lontano da queste cose. Cosa ho fatto di così grave?”
Milan
“Non è una realtà semplice quella del Milan, ma non lo vedo così male. Penso possa far bene, sinceramente. Morata è forte, giocatori come lui si adattano ovunque”.
Moratti
“Non credo che ci sarà mai più nella storia del calcio un presidente come Massimo Moratti. Gli devo praticamente la mia carriera. Mi ha regalato un sogno, una carriera, però mi ha dato anche una grande responsabilità”.
Cambiamento
“Ho passato momenti in cui mi sentivo solo, demotivato, non protetto. In quei momenti ho avuto la fortuna di avere la mia famiglia vicino. Mi ha aiutato intraprendere un percorso psicologico, perché penso che tutti abbiamo dei traumi. Questo percorso mi ha cambiato molto, perché ora ho più consapevolezza di me stesso, e questo per me è un’arma, perché sai come controllarti. Il mio rimpianto è non averlo fatto prima”.
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Szczesny torna allo Stadium: un amore interminabile
Il portiere ormai ex Juventus, Wojciech Szczesny sarà presente allo Stadium per assistere all’incontro in programma tra i bianconeri e il Napoli.
Un ospite d’eccezione in tribuna
Domani la Juventus ospiterà il Napoli in quello che si preannuncia il primo big match della stagione in attesa di Inter – Milan. All’Allianz Stadium è atteso un ospite d’eccezione, Wojciech Szczesny. L’ex portiere ha concluso poche settimane fa la propria carriera da calciatore con l’addio alla Juventus.
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Szczesny – Juventus: come nelle favole
Come detto in precedenza, sono passate poche settimane dalla separazione tra i bianconeri e l’estremo difensore polacco. Eppure c’è qualcosa di più profondo tra Szczesny e la Juve, qualcosa che va al di la del semplice rapporto tra un atleta professionista ed il club d’appartenenza. Un’amore che sembra destinato a non tramontare mai. Come aveva già dichiarato in precedenza il portierone: “Voglio rispettare il mio contratto con la Juventus, ma la lealtà è molto importante per me. Se il club che ti ha dato tanto ha bisogno di risolvere il tuo contratto, dovresti essere in grado di aiutarlo“.
Il polacco farà un giro di campo e saluterà i tifosi prima del match contro il Napoli.
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