Il sabato calcistico merita di essere approfondito, le tre partite disputate hanno offerto spunti interessanti. Cominciamo dal Napoli che sotto il sole cocente ha battuto lo Spezia all’ultimo respiro, con una rete di Raspadori, infiammando il “Maradona”. La squadra azzurra era affaticata, visto l’impegno (vincente) infrasettimanale con il Liverpool in Champions League.
Spalletti ha fatto un saggio ed ampio ricorso al turnover, gettando anche il giovane Gaetano in campo nel finale dell’incontro. Come da inizio di stagione, i partenopei hanno comandato il gioco, seguendo linee precise. La vittoria acciuffata al penultimo minuto di gioco è il marchio di una squadra che non molla mai e che questa volta ha una rosa profonda rispetto al passato.
Fattore che potrebbe rivelarsi decisivo nella corsa al tricolore. Al successo del Napoli hanno risposto le milanesi in serata. Alle 18 è scesa in campo l’Inter a San Siro: ospite il Torino plasmato da Juric (assente in panchina per una polmonite n.d.r.). I granata hanno preso a pallate i nerazzurri, salvati a più riprese da Handanovic in formato uomo ragno.
Una disattenzione della difesa ha permesso a Brozovic di segnare la rete della vittoria, ma Inzaghi ha poco da esultare. La squadra è spenta atleticamente, il gioco non gira e gli attaccanti sono serviti poco e male. Urge il rientro di Lukaku, uno dei pochi in grado di fare la differenza.
In serata il Milan ha sbancato Marassi, soffrendo nel finale per l’espulsione di Leao. I rossoneri sono in testa alla classifica e danno un senso di dominio. Attaccano e difendono compatti, hanno uno dei migliori portieri del mondo e un allenatore che sa toccare le corde giuste. La vittoria è stata costruita su una rete di Messias Jr e su un limpido rigore trasformato da Giroud.
Un solo appunto si può fare al Milan: il poco turnover. E’ un limite acclarato dell’allenatore Pioli, che non si è mai fidato troppo dell’intera rosa. Ma adesso con gli infortuni di Origi, Florenzi e Rebic sarà costretto a distribuire meglio le energie. Magari recuperando alla causa anche Bakayoko.
La domenica calcistica è stata particolare, è successo di tutto. Tanto per incominciare, contro ogni pronostico la Cremonese è riuscita a imporre il pareggio all’Atalanta. Nessuno a Bergamo e dintorni pensava a un risultato diverso dalla vittoria.
Invece i grigiorossi hanno giocato una gara gagliarda e hanno sfiorato addirittura la vittoria. Un passo indietro per gli orobici che erano passati in vantaggio al 74′ con Demiral, prima di essere raggiunti 4′ dopo da Valeri. Polemica Muriel-Gasperini: il colombiano non ha gradito la sostituzione, l’allenatore gli ha fatto sapere che altrove giocherebbe anche di meno….
Sorpresa Udinese: vince sul campo del Sassuolo e naviga nei primi posti dell’alta classifica. Per i neroverdi è stato fatale il rosso a Ruan
al 43′. Gli uomini di Dionisi hanno resistito tutto il secondo tempo in 10, prima di cedere sotto i colpi di Beto e Samarzdic. Sottil aveva fatto bene ad Ascoli nello scorso campionato di serie B, si sta ripetendo ad Udine.Quanto è difficile senza Scamacca e Raspadori….Sassuolo rimandato. A Bologna è cominciato il dopo Mijhailovic (da lunedì comincia l’era Thiago Motta n.d.r.), con una bella vittoria ai danni di una Fiorentina che non riesce a tradurre il gol l’enorme mole di gioco. Il nuovo allenatore del Bologna avrà da lavorare, la squadra è Arnautovic-dipendente.
Il Lecce beffato dall’arbitro Pairetto: negato un rigore netto per braccio di Molina: malafede allo stato puro. I giallorossi salentini avrebbero meritato la vittoria, hanno attaccato per 90′. I biancorossi erano andati in vantaggio grazie ad una magistrale punizione di Sensi, prima di essere ripresi da Joan Rodriguez. Ultima partita di Stroppa sulla panchina brianzola, esonerato.
Sorride Sarri, far west Juventus, si rialza la Roma
Giornata positiva per le romane. La Lazio sempre più sarriana ha vinto all’Olimpico contro il coriaceo Verona di Cioffi. Partita dura per i biancocelesti, disputata su un terreno di gioco indegno che mette a repentaglio l’integrità fisica degli atleti, come dimostra l’infortunio muscolare di Lazzari. Provedel sempre più padrone della porta (in lista per Mancini che lo sta seguendo), ottima partita di Casale contro la sua ex squadra. Partita sbloccata dal “solito” Immobile e chiusa dal Mago Luis Alberto.
Esulta anche la Roma giallorossa, corsara sul campo dell’Empoli, trascinata da un grande Dybala (a Torino fischiano le orecchie ?). Dopo aver realizzato la rete, l’argentino è corso ad abbracciare Zaniolo: su di loro si fonda la nuova realtà. L’Empoli era riuscito a riprendere in mano la partita, grazie a Bandinelli. Ma ha dovuto arrendersi ad Abraham, uno dei centravanti più forti in Europa. Mourinho dopo due sconfitte tira un sospiro di sollievo e fa i complimenti agli avversari: in questo calcio malato serve sportività.
Quel bon ton mancato completamente sul campo della Juventus. Una grande Salernitana si porta sullo 0-2 con Candreva ed un rigore del Pistolero Piatek. Accorcia Bremer e Bonucci la pareggia al 93′. Due minuti dopo, viene annullato un gol ai bianconeri e scoppia un indegno finimondo: è sport ? Espulsi Allegri, Milik, Cuadrado e Fazio. Notati in atteggiamento abbastanza esagitato a bordo campo Chiesa e dirigenti juventini: erano autorizzati a stare là ?
L’uso del Var va registrato meglio è indubbio. Ma occorre anche saper tenere a freno gli istinti. Assistere a certi spettacoli non è salutare per nessuno. La Juventus farebbe bene a preoccuparsi del fatto che la difesa imbarca sempre acqua, del centrocampo che non gira e del nervosismo di Vlahovic. E del non gioco. Ammesso che la terza rete fosse regolare, rimangono problemi strutturali e di mentalità evidenti, figli di un mercato a cinque stelle e di stipendi milionari elargiti a gente che ha sempre avuto problemi fisici (Di Maria, Pogba, lo stesso Paredes).
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