La Fiorentina umilia la Roma e vola in semifinale di Coppa Italia. Umliazione probabilmente è il termine più corretto per la formazione giallorossa e Di Francesco, il 7-1 rifilato da Chiesa e compagni resterà nella storia dei confronti tra le due società. La Fiorentina, con l’arrivo di Muriel, che non sarà il solo motivo, ma è sicuramente la scintilla che ha fatto scoppiare la bomba dell’attacco viola. Il reparto avanzato gigliato, che è stato il tallone d’Achille della squadra per tutto il girone d’andata, è letteralmente esploso nel mese di gennaio: tra Coppa e campionato in 4 partite giocate sono stati 16 i gol realizzati.
La partita, racconta il risultato, non ha avuto storia: una doppietta di Chiesa nei primi diciotto minuti dà il via alle danze, Kolarov al 28′ interrompe le belle trame viola e dimezza lo svantaggio. La Roma prova a rimontare, ma è un fuoco di paglia. Muriel, altro gol del neoarrivato, gela al 38′ le ambizioni giallorosse. Si va al riposo sul 3-1. Ad inizio ripresa Di Francesco toglie Nzonzi e Pastore per Dzeko e Pellegrini, la Roma ci prova, Lafont è miracoloso su Zaniolo al 61′. Pochi minuti e Benassi, bomber stagionale viola, trova il gol anche in Coppa. La Roma perde la testa e Dzeko viene espulso. I giallorossi restano in 10 ed è apoteosi viola: Chiesa
e due volte Simeone certificano un risultato che sarà difficile ammortizzare dalle parti di Trigoria.In una serata del genere è difficile fare delle pagelle in casa viola perché un po’ tutti hanno giocato una gara ben oltre la sufficienza. Menzione particolare per Chiesa, una tripletta e tanto, tantissimo altro, sotto gli occhi di Mancini: un giocatore che nell’ultimo mese ha trovato quello che gli mancava, il cinismo e la lucidità sotto porta, 7 reti per lui in 4 gare. Meno male che l’infortunio a metà secondo tempo subito da Federico è stato solo un attimo di paura, poi tutto è passato e ha trovato la via del gol ancora.
Ottime prestazioni anche per Mirallas, Benassi e Veretout, che hanno saputo creare azioni in velocità e colpire con palloni filtranti la difesa giallorossa e colpire continuamente. Un bentornato all’assist anche per Biraghi che ha servito a Muriel la palla del 3-1, probabilmente quella decisiva per le sorti della qaulificazione. Ottimo impatto anche per Simeone che entrato nel finale ha sfogato la propria “rabbia” con 2 reti di bellissima fattura.
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