Grande incertezza sul futuro della panchina della Lazio: parte del tifo organizzato intanto si schiera contro Igor Tudor.
Sappiamo bene che la situazione sia tesa e che la permanenza di Igor Tudor sulla panchina della Lazio stia creando incertezza, tanto che le due parti sembrerebbero a un passo dalla rottura definitiva. E, in tutto ciò, la Curva Nord ha esposto uno striscione contro l’allenatore croato, definendolo in modo offensivo.
La divergenza di vedute tra Tudor e la società biancoceleste riguarda il mercato e le prospettive tecniche della rosa. La situazione sta suscitando preoccupazione tra gli ultras, che hanno reagito con uno striscione.
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Le divergenze
Nonostante il secondo incontro fra le parti, la Lazio e Tudor non sembrano aver trovato la quadra.
Il tecnico croato ha interrotto le sue vacanze per parlare con la dirigenza e chiarire la sua posizione, certificando il desiderio di avere una rosa rivoluzionata con almeno sette o otto nuovi elementi: ma la società non sembra concordare su questa visione.
Le divergenze, come detto, riguardano principalmente il mercato e, allo stato attuale delle cose, non sembra possibile trovare una linea comune per poter proseguire il rapporto tra le parti.
Guendouzi potrebbe partire
La Lazio ha già salutato Kamada (uno dei pupilli di Tudor) e Felipe Anderson (destinazione Brasile), mentre Luis Alberto sembra ogni giorni che passa più vicino all’addio.
La compagine biancoceleste ha perso tanto in qualità nelle ultime settimane e, secondo quanto riportato dal ‘Corriere dello Sport’, anche Guendouzi vorrebbe lasciare Roma per iniziare una nuova avventura.
La tifoseria organizzata, intanto, ha deciso da che parte schierarsi.
Quanto accaduto negli ultimi giorni non è andato giù ai sostenitori della Curva Nord, che hanno lanciato un duro attacco contro Igor Tudor esponendo uno striscione (firmato Ultras Lazio) all’esterno dell’Olimpico nella notte tra martedì e mercoledì.
“Come allenatore da valutare… come uomo… Tudor uomo di m***a”.
Fifa: una nuova partnership per dimostrare l’impegno nella crescita degli eSport calcistici a livello mondiale. Soprattutto nel post EA.
Sedici nazioni da tutto il mondo selezioneranno i loro migliori giocatori. E la sfida sarà con uno dei titoli di esports più popolari al mondo: Rocket League.
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Il gioco
Rocket League prevede due squadre composte da un minimo di una a un massimo di quattro auto, alimentate a razzo e che si sfidano su una campo rettangolare.
Scopo del gioco è segnare in 5 minuti il maggior numero di gol nella porta avversaria.
Sviluppato e pubblicato da Psyonix Studios nel 2015 per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, Microsoft Windows e Nintendo Switch, da settembre 2020 è diventato free-to-play.
Il campionato Fifa
Ciascuna nazione schiererà tre giocatori e un sostituto. Le nazioni vengono selezionate in base a fattori come la base dei giocatori e le prestazioni precedenti dei giocatori dei rispettivi paesi.
Ogni nazione partecipante può realizzare tornei di qualificazione per selezionare le proprie squadre.
I giocatori possono registrarsi tramite FIFA.GG per scoprire maggiori informazioni sulla qualificazione nel territorio di appartenenza.
I progetti Fifa dopo il divorzio da EA
I due colossi hanno preso strade diverse ma parallele dopo la separazione. Un sodalizio durato decenni che ha visto aprirsi nuove collaborazioni e sperimentazioni.
Gli ultimi rumors parlano di un accordo tra Fifa e 2K Sports, per un gioco in uscita quest’anno. In tempo, quindi, per la World Cup maschile del 2026.
Christian Volk, direttore eFootball and Gaming presso Fifa, ha dichiarato: “Con Rocket League intendiamo segnare una nuova era. Si compete su uno dei titoli di eSport più rilevanti. Questa partnership fondamentale evidenzia il nostro impegno nell’evoluzione del nostro ecosistema di eSport calcistici e nel continuare a costruire i palcoscenici più grandi affinché tutte le comunità possano rendere famoso il loro gioco”.
Francesco Magnanelli alla Juventus è stato voluto da Max Allegri, che lo ha allenato nel 2008 al Sassuolo e che lo ha voluto con sé come collaboratore.
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Magnanelli: bandiera del Sassuolo
Centrocampista classe 1984, con la maglia del Sassuolo ha collezionato 478 presenze: divenendo un idolo per i tifosi e una bandiera della squadra. Punto di riferimento del centrocampo emiliano, guida il Sassuolo dalla C2 fino alla Serie A. Al suo ritiro dal calcio giocato, la società decide di togliere (in segno di riconoscenza) la maglia numero 4: appartenuta al centrocampista e capitano.
Dal ritiro ad oggi
Subito dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, diventa il collaboratore di Dionisi proprio a Sassuolo. E’ qui che si contraddistingue per esperienza e lettura del gioco, che lo fanno affermare anche come collaboratore. Con l’esperienza maturata in campo, da collaboratore cerca di portare le squadre ad imporre il proprio gioco con un pressing alto. Mentalità riconoscibile alla Juventus, dopo il suo arrivo voluto da Max Allegri nel 2023.
E’ proprio alla Continassa che Magnanelli continua a studiare e prenderà da li a poco il patentino Uefa A, che gli consente di allenare tutte le categorie. Comprese quelle primavera e, in seconda, quelle di Serie A e Serie B.
Nuova avventura in panchina
Dopo la separazione da Brambilla, la Juventus, ha deciso quindi di affidare la panchina della Juve under 19 proprio a Magnanelli. A lui il compito di far crescere i ragazzi con il suo stile di gioco e prepararli al grande salto.
Gerard Deulofeu saluta l’Udinese. Con un comunicato su Istagram, il giocatore saluta i tifosi che lo hanno visto esultare con la maglia maglia bianconera.
Il saluto
“Ciao a tutti! Desidero informarvi anticipatamente che non farò parte della rosa dell’Udinese Calcio all’inizio della stagione 2024/2025. È una decisione consensuale che abbiamo preso insieme alla società per poter continuare a dedicarmi al mio recupero nel miglior modo possibile.”
L’infortunio di Deulofeu
Il saluto del calciatore è però soltanto un arrivederci. Deulofeu è stato vittima di un grave infortunio a fine Gennaio 2023, quando, in campo contro la Sampdoria, ha accusato problemi al ginocchio destro che lo hanno costretto ad un operazione. Con i tempi più lunghi del previsto e un intero campionato fermo ai box, squadra e giocatore hanno deciso di separarsi.
“Insieme abbiamo deciso che, quando nei prossimi mesi sarò guarito al 100%, sarà il momento di tornare a far parte della squadra. Questo non significa che non continuerò a stargli vicino, a sostenere i miei compagni e a lavorare, con il sostegno della società, per il mio recupero, sempre con l’obiettivo di giocare ancora nel nostro stadio con i nostri tifosi.” continua il post, a conferma che la separazione consensuale è solo momentanea e che ben presto Deulofeu potrà tornare a “casa”. Non prima, però, di aver risolto i problemi al ginocchio.
L’attaccante bianconero conclude il messaggio ringraziando i tifosi e la società che gli ha permesso di rescindere il contratto e che gli è stata molto vicina in questi mesi difficili. L’augurio è quello di vedere presto Gerard Deulofeo con la maglia dell’Udinese esultare di nuovo sotto la curva.
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