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Lazio: avanti in Coppa Italia
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La Lazio supera il turno di coppa Italia con una magia del suo bomber.
C’e’ voluta ancora una volta la mano di Immobile affinche’ la Lazio vincesse la sfida con l’Udinese e potesse cosi’ superare il turno di Coppa Italia. L’attaccante di Torre Annunziata e’ sempre piu’ l’arma vincente della squadra di Sarri ed e’ quasi sempre lui a risolvere le partite.
I numeri d’altronde non mentono e quelli di Immobile sono da record. In occasione del gol il movimento che fa per eludere la linea difensiva dell’Udinese (perfetta fino a quel momento), lo stop al volo per portarsi avanti la palla ed il relativo dosaggio del pallonetto sono semplicemente da manuale del calcio.
Ma anche il lancio di Cataldi che lo ha pescato da oltre 30 metri e’ per palati fini. Fino a quel momento la partita era stata in assoluto equilibrio. L’assenza di Pedro e quella in corso d’opera di Zaccagni avevano privato i biancocelesti di due pedine oggi imprescindibili.
Nel primo tempo aveva giocato Leiva (sempre a disagio quando i ritmi si alzano) ed era stato schierato come primo attaccante Muriqi. A parte un suo colpo di testa ben parato da Silvestri la Lazio non aveva prodotto nulla di pericoloso. Poi nella ripresa l’ingresso di Immobile ha cambiato il corso della gara poichè con lui in campo la Lazio è un’altra squadra. Immobile cerca sempre la profondità e marcarlo e’ un problema per tutti.
A differenza di Muriqi (statico e quasi goffo nella gestione del pallone) Immobile cerca sempre di scappare dietro la linea avversaria e va a prendersi il pallone anche sulle fasce aprendo varchi centrali in cui i centrocampisti e gli esterni della Lazio riescono a infilarsi creando sempre pericoli.
Milinkovic da un po’ di tempo gioca molto più vicino l’area avversaria ed ormai è diventato un giocatore a tutto campo. Dopo l’assist di tacco al volo contro la Salernitana ha fornito anche ieri sera prova del suo talento in fase di palleggio nel finale di gara quando ha gestito il pallone difatto congelandolo. Il modo in cui ha eluso il pressing dei difensori bianconeri friulani liberandosi del pallone con un colpo di tacco a poco dal termine è anch’esso materia per cultori del calcio.
La Lazio non ha preso gol è questa è una notizia. Molto piu’ del gol di Immobile. Le linee dei centrocampisti e dei difensori erano molto più compatte e ciò è stato reso possibile dalla velocita’ di Luiz Felipe e Patric, molto più “scattisti” di Radu Vavro o Acerbi. Il tecnico friulano a mio avviso ci ha messo del suo sostituendo inspiegabilmente Success che fino a quel momento era stato il migliore. I suoi scatti e le sue progressioni avevano messo in difficolta’ l’intero reparto difensivo della squadra di Sarri e non a caso erano state sue iniziative a costare il cartellino giallo alla coppia centrale laziale.
Insufficienti le prove di Luis Alberto e Felipe Anderson: impreciso il primo e abulico e discontinuo il secondo. Ora la Coppa Italia proseguira’ con la sfida contro il Milan per la Lazio di Sarri. Sono state sempre sfide affascinanti e piene di gol quelle tra le due squadre e crediamo lo sara’ anche la prossima.
D’altronde tanto la squadra di Sarri che quella di Pioli amano giocare il proprio calcio e non speculare su quello altrui. Ed i numeri dei gol fatti in campionato (47 quelli dei rossoneri e 46 quelli dei biancocelesti) testimoniano quanto detto collocando le due squadre al secondo e terzo posto di questa classifica.
Ora testa al campionato con una sfida da brividi sabato prossimo. All’Olimpico infatti sara’ di scena l’Atalanta di Gasperini. Recuperare qualche giocatore e soprattutto energie fisiche e mentali sara’ fondamentale.
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Lutto nel calcio: l’ex Juventus Hidalgo ci lascia a 32 anni
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Il calciatore spagnolo, che aveva militato anche nella Juventus, si è spento dopo una lunga lotta contro la malattia con il quale combatteva da tempo.
Una notizia tragica: a soli 32 anni è morto Nico Hidalgo, calciatore spagnolo che, nella sua carriera, ha militato per un breve periodo anche nelle file della Juventus.
La notizia è stata diffusa dai canali del Granada, squadra in cui Hidalgo aveva militato dal 2012 al 2014 e dal 2014 al 2016. Nel mezzo la breve esperienza con il club bianconero con il quale, però, l’attaccante iberico non era mai riuscito ad esordire in Serie A.
L’omaggio del Granada a Hidalgo
Hidalgo lottava da tempo contro un tumore ai polmoni con metastasi alle ossa che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo. Il Granada ha voluto comunicare la tragica scomparsa con un comunicato sui propri canali.
“Nico Hidalgo ci ha lasciato il 1° marzo 2025 all’età di 32 anni. Dietro di lui c’è un innegabile esempio di lotta e sacrificio, come ha già dimostrato nel Granada Club de Fútbol, realtà che ha difeso tra il 2012 e il 2016, debuttando con la prima squadra.
Nato a Motril, ha potuto sentire il calore dei tifosi granadini al Granada City Trophy 2022. Quel pomeriggio c’è stato un momento emozionante quando, insieme a Pepe Macanás, è sceso sul terreno di gioco del Nuevo Los Cármenes e ha ricevuto un’ovazione più che meritata dai suoi tifosi, che hanno voluto sostenerlo fin dal primo momento in una lunga e sfortunata lotta contro la malattia Con la partenza di Nico, non se ne va solo un calciatore eccellente, ma anche una brava persona.
Ma l’affetto dei compagni di squadra, degli allenatori, dei lavoratori, dei dirigenti e dei tifosi sarà sempre presente. Riposa in pace, Nico Hidalgo García”.
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Messi svela alcuni retroscena: “A Barcellona ero felice, a Parigi…”
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Ripensando al passato, Lionel Messi ammette: “I due anni a Parigi non sono stati felici”, svelando le difficoltà vissute al PSG.
Le dichiarazioni di Messi sulla sua esperienza al PSG
Lionel Messi ha recentemente rivelato di non aver trovato la felicità nei due anni trascorsi al Paris Saint-Germain.
In un’intervista, il campione argentino ha espresso il suo malessere per non essersi mai adattato completamente alla vita quotidiana a Parigi. Ha sottolineato come fosse difficile per lui sentirsi a suo agio durante gli allenamenti e le partite, non riuscendo mai a godersi appieno la sua esperienza francese.
Messi ha anche ricordato il momento doloroso in cui ha dovuto lasciare il Barcellona, una separazione che ha segnato profondamente la sua carriera e la sua vita personale. Il trasferimento al PSG, inizialmente visto come una nuova avventura, si è rivelato meno entusiasmante di quanto sperato.
Il ritorno alla felicità per Messi
Nonostante le difficoltà vissute in Francia, Messi sembra ora aver ritrovato la serenità. Le sue parole lasciano intendere che il calciatore abbia finalmente voltato pagina, concentrandosi su nuovi obiettivi.
L’esperienza parigina, sebbene complessa, ha rappresentato una fase di crescita personale e professionale per il campione, che ora guarda al futuro con maggiore ottimismo.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🔴🔵 Leo Messi: “I had to leave Barcelona and I spent 2 years in Paris that I didn’t enjoy…”.
“I was not happy on a daily basis, with games, training, it was hard for me to adapt”. pic.twitter.com/fa6XQa4iOR
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 1, 2025
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Il figlio di Daniel Fonseca liberato dopo rapimento di due ore in Messico
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Nicolas Fonseca, figlio dell’ex attaccante di Roma, Napoli e Cagliari Daniel Fonseca, è stato rapito e liberato dopo due ore. I dettagli sull’incidente.
Nicolas Fonseca, centrocampista uruguaiano classe ’98 del León, club di massima serie messicana, ha vissuto momenti di terrore.
Il figlio di Daniel Fonseca, ex attaccante di Roma, Napoli, Cagliari e Juventus, è stato rapito da malviventi mentre si stava recando all’allenamento della sua squadra.
La notizia è stata divulgata dai media locali dello Stato di Guanajuato in Messico.
Il rapimento di Nicolas Fonseca: i dettagli dell’episodio
Secondo quanto riportato, l’incidente è avvenuto la mattina del 27 febbraio. Nicolas è stato intercettato da malviventi che si aggiravano nella zona con un furgone.
Dopo aver rubato e portato la macchina del giocatore a poche miglia dal luogo del rapimento, Fonseca è stato caricato a forza nel veicolo e portato via per circa 25 chilometri.
Il calciatore è stato rilasciato dopo circa due ore. Nonostante l’esperienza traumatica, Nicolas ha deciso di non rilasciare dichiarazioni sull’accaduto. Le sue uniche parole sono state: “Sono solo felice di essere andato via con i miei arti intatti”.
Il club, accortosi dell’assenza del calciatore durante l’allenamento, ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine. L’uruguaiano ha ricevuto tutto il sostegno necessario dal suo team, mostrando la solidarietà e l’unità che caratterizzano il mondo del calcio in momenti difficili come questo.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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