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Lazio, le ultime verso l’Atletico: out Patric. Vecino…
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La Lazio ha svolto l’allenamento di rifinitura in vista della trasferta di domani al Vicente Calderon di Madrid, valevole per il primato nel girone.
Fuori Patric e difesa obbligata
La Lazio si gioca la possibilità di arrivare prima nel proprio girone di Champions League e, conseguentemente, anche la chance di regalarsi un’urna più morbida a Nyon.
Tuttavia, per questa Lazio pensare di poter espugnare l’inferno del Calderón è pura utopia. Questo lo sa anche Sarri, e infatti le possibili scelte dell’allenatore sembrano maggiormente orientate verso il big match di domenica sera contro l’Inter.
Patric ha recuperato, ma non verrà rischiato. A dimostrazione di quanto ho appena asserito, Sarri non intende rischiare il suo miglior centrale per tentare un’impresa ai limiti dell’impossibile. Soprattutto visto che non si sa se Romagnoli (a oggi più no che sì) sarà in grado di giocare domenica.
Lazio, Sarri pensa già all’Inter?
In porta, ovviamente, sarà confermato Provedel. L’ex-Spezia fin qui le ha giocate tutte, compresa l’ottavo di finale di Coppa Italia contro il Genoa che solitamente rappresenta l’opportunità di ruotare il portiere per ogni allenatore.
Ma non per Sarri, che si affiderà al suo fedelissimo anche nella notte rovente di Madrid. In difesa, al netto di quanto affermato poc’anzi, conferma obbligata per la coppia composta da Casale e Gila. Riposerà Lazzari (al suo posto scalpita Pellegrini) e potrebbe non essere rischiato Marusic: pre-allertato Hysaj.
A centrocampo, al posto di Rovella (squalificato) più Vecino (il cui caso è definitivamente rientrato) di Cataldi. L’uruguiano sin qui è partito titolare in tutte le partite di Champions, tranne quella di ritorno contro il Celtic dove era squalificato, ed è in pole per giocare in regia anche stavolta.
Sarri si affida sempre alla sua fisicità e alla sua esperienza in partite con questo peso specifico. Al suo fianco agiranno Kamada e Guendozi. Il francese viene dato in realtà in ballottaggio con Luis Alberto, ma Sarri è sempre stato chiaro da questo punto di vista. Con lo spagnolo e il giapponese assieme la Lazio smarrisce i suoi equilibri. E non ci si può permettere una mancanza di solidità in casa dell’Atletico Madrid. Chiedere al Celtic per conferma.
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DAICHI KAMADA IN AZIONE ( FOTO FAMA/KEYPRESS )
Lazio, chi gioca in avanti?
Davanti è annunciata la staffetta fra Immobile e Castellanos. Ciro ha giocato in campionato contro il Verona e domenica c’è l’Inter. Difficilmente alla sua età potrebbe permettersi tre partite (soprattutto di questo livello) in meno di dieci giorni. Indi per cui dal primo minuto giocherà l’argentino.
Ad appoggiarlo nel tridente ci sarà Pedro (uomo di coppa, abituato a questi palcoscenici e che bene conosce la squadra del Cholo) coadiuvato da uno fra Zaccagni e Felipe Anderson. Considerato che l’ex-Verona sarà sicuramente titolare con l’Inter e che è anche reduce da un infortunio, è probabile che ad agire sulla destra ci sarà il brasiliano con lo spagnolo a sinistra.
- LA PROBABILE FORMAZIONE:
LAZIO (4-3-3): Provedel; Pellegrini, Gila, Casale, Hysaj; Kamada, Vecino, Guendozi; Pedro, Castellanos, Felipe Anderson. Allenatore: Maurizio Sarri.
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Atalanta, il Gewiss Stadium non fa più paura: i numeri
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Atalanta, i nerazzurri non riescono più a vincere al Gewiss Stadium nel 2025. Ecco i numeri della Dea in questi primi due mesi dell’anno solare.
Ennesimo risultato deludente per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini in questa prima parte del 2025: i nerazzurri sono stati fermati dal Venezia con un altro 0-0, il secondo consecutivo in casa dopo quello contro il Cagliari del 15 febbraio. Un dato significativo, considerando che – come riportato da Opta – l’Atalanta non pareggiava due gare interne di fila a reti bianche in Serie A dal novembre 2004. Anche per il Venezia si tratta del secondo 0-0 consecutivo, dopo quello ottenuto contro la Lazio.
Dal primo gennaio 2025, la squadra di Gasperini ha vinto solo una partita casalinga. In quell’occasione, la vittoria fu di 5-0, il 21 gennaio, contro lo Sturm Graz in Champions League, un successo poi rivelatosi inutile visto l’eliminazione arrivata con la sconfitta interna per 3-1 contro il Club Brugge. In tutte le altre gare al Gewiss Stadium, l’Atalanta non ha mai trovato la vittoria: quattro pareggi e una sconfitta in campionato, l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Bologna e quella dalla Champions League. Se si esclude il successo contro gli austriaci, l’ultimo trionfo casalingo della Dea risale al 22 dicembre 2024, quando sconfisse l’Empoli 3-2 con doppietta di De Ketelaere e rete di Lookman.
Il percorso della Dea al Gewiss Stadium nel 2025:
Atalanta-Juventus 1-1
Atalanta-Napoli 2-3
Atalanta-Sturm Graz 5-0 (UCL)
Atalanta-Torino 1-1
Atalanta-Bologna 0-1 (Coppa Italia)
Atalanta-Cagliari 0-0
Atalanta-Club Brugge 1-3 (UCL)
Atalanta-Venezia 0-0
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LA GRINTA DI GIAN PIERO GASPERINI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Bologna, italiano su Dominguez “lui sull’esterno però è a suo agio, ma in futuro potrebbe essere un’idea anche a partita in corso”.
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Bologna: Dopo le grandi prestazioni offerte nelle ultime partite, Dominguez sembrerebbe pronto ad un ruolo diverso all’interno dello scacchiere dei felsinei
C’è poco da svezzare. Benjamin Dominguez, ala sinistra classe 2003 che alla prima stagione in rossoblù vanta già tre gol e un assist in sole 14 presenze. Le sue prestazioni decisive contro i grandi club italiani potrebbero farlo diventare un obiettivo per top club già a partire dal prossimo agosto. Se c’è una squadra che sa quanto sia fondamentale, è sicuramente il Milan. Di cui a proposito ha parlato in conferenza il suo allenatore: “Lo dico sempre a loro, sono attaccanti a tutti gli effetti, devono saper lavorare e sentire la porta, aver voglia di far gol. Benji ha avuto 3-4 palloni nel puntare l’avversario dentro l’area di rigore, poteva fare gol ma l’ho visto più presente. I palloni arrivano, su quello dobbiamo battere, poi a livello individuale crescere. Quello che sta facendo Ndoye, già a 6 gol, Orso è a 7. Dobbiamo migliorare sotto questa caratteristica della casella gol”.
Alla domanda se ci fosse o meno l’eventualità di vedere nel prossimo futuro Dominguez più accentrato, Vincenzo Italiano ha risposto così: “A Parma nell’assalto finale lo abbiamo provato lì. Possiamo lavorarci, lui sull’esterno però è a suo agio, ma in futuro potrebbe essere un’idea anche a partita in corso”.
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Fonte: https://www.bolognafc.it/benjamin-dominguez-al-bologna/, sito ufficiale Bologna FC
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Lutto nel calcio: l’ex Juventus Hidalgo ci lascia a 32 anni
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Il calciatore spagnolo, che aveva militato anche nella Juventus, si è spento dopo una lunga lotta contro la malattia con il quale combatteva da tempo.
Una notizia tragica: a soli 32 anni è morto Nico Hidalgo, calciatore spagnolo che, nella sua carriera, ha militato per un breve periodo anche nelle file della Juventus.
La notizia è stata diffusa dai canali del Granada, squadra in cui Hidalgo aveva militato dal 2012 al 2014 e dal 2014 al 2016. Nel mezzo la breve esperienza con il club bianconero con il quale, però, l’attaccante iberico non era mai riuscito ad esordire in Serie A.
L’omaggio del Granada a Hidalgo
Hidalgo lottava da tempo contro un tumore ai polmoni con metastasi alle ossa che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo. Il Granada ha voluto comunicare la tragica scomparsa con un comunicato sui propri canali.
“Nico Hidalgo ci ha lasciato il 1° marzo 2025 all’età di 32 anni. Dietro di lui c’è un innegabile esempio di lotta e sacrificio, come ha già dimostrato nel Granada Club de Fútbol, realtà che ha difeso tra il 2012 e il 2016, debuttando con la prima squadra.
Nato a Motril, ha potuto sentire il calore dei tifosi granadini al Granada City Trophy 2022. Quel pomeriggio c’è stato un momento emozionante quando, insieme a Pepe Macanás, è sceso sul terreno di gioco del Nuevo Los Cármenes e ha ricevuto un’ovazione più che meritata dai suoi tifosi, che hanno voluto sostenerlo fin dal primo momento in una lunga e sfortunata lotta contro la malattia Con la partenza di Nico, non se ne va solo un calciatore eccellente, ma anche una brava persona.
Ma l’affetto dei compagni di squadra, degli allenatori, dei lavoratori, dei dirigenti e dei tifosi sarà sempre presente. Riposa in pace, Nico Hidalgo García”.
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