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L’indovinello del manager italiano in Champions League: la prossima conquista della gloria

Quando le luci dei riflettori si sono spente sul terreno di gioco e solo il ricordo del grido di vittoria ha risuonato nel silenzio fragoroso dello stadio di Istanbul, un interrogativo ha vibrato nell’aria: quando rivedremo un italiano alla guida di una squadra italiana, trionfare nella finale di UEFA Champions League?
Dopo l’epoca dorata di Fabio Capello, Marcello Lippi e Carlo Ancelotti, Simone Inzaghi ci è andato molto vicino con la sua Inter, ma sul suo cammino ha trovato il Manchesetr City di Pep Guardiola.
Il rigoglioso passato
L’essenza del calcio italiano è incisa nella storia dello sport, una ricca tradizione di maestria tattica e difesa impenetrabile. Le prime competizioni della Champions League sono state dominanti dalle potenze italiane della Serie A come Milan, Inter e Juventus, di solito guidate da comandanti italiani. C’era un tempo in cui il “catenaccio” italiano – un metodo di gioco molto difensivo – trionfava. L’ultimo allenatore italiano ad alzare il premio ambito è stato Carlo Ancelotti, ma guidando il Real Madrid verso una vittoria di misura sul Liverpool nel 2022.
Il desiderio sfuggente
Carlo Ancelotti a parte, la Champions League da tempo non ha più visto trionfare un altro allenatore italiano con una squadra italiana. Le cause sono varie. Alcuni hanno attribuito questo al ruolo sempre più secondario dei club italiani in Europa, mentre altri evidenziano la mancanza di allenatori italiani di livello mondiale sullo scenario dei campionati europei di maggiore livello.
L’ingresso degli investitori stranieri in Serie A ha portato anche a una crescita del numero di allenatori stranieri sulle panchine italiane. Insieme alle performance mediocri delle squadre in campo europeo, lo stato delle cose mette gli allenatori italiani in una posizione di svantaggio, complicandone il percorso verso l’affermazione in Champions League.
Una luce di speranza
Tuttavia, il calcio è sempre pieno di sorprese. Con Maurizio Sarri alla guida della Lazio, Stefano Pioli al Milan e Simone Inzaghi all’Inter, tre allenatori italiani molto rispettati e tatticamente preparati hanno intrapreso progetti sportivi importanti. Portano con loro le speranze dei tifosi del calcio italiano in tutto il mondo, non solo per le competizioni nazionali, ma anche per il trofeo più desiderato: la Champions League.
Verso l’orizzonte del domani
Nonostante l’attuale scenario possa sembrare nebuloso, il segreto per un rinnovato splendore del calcio italiano risiede anch’esso nel suo storico passato. L’astuzia tattica, la difesa inattaccabile, il sistema di gioco disciplinato: tutti elementi che caratterizzano il calcio italiano. La sfida consiste nel saper adattare questi principi al contesto moderno del calcio. È qui che risiede l’incognita sul futuro degli allenatori italiani in Champions League. Ppromettenti italiani come Vincenzo Italiano e Roberto De Zerbi si stanno mettendo in mostra con le loro squadre, unendo i segreti della tattica tradizionale con strategie di gioco innovative.
La loro ascesa amplia l’orizzonte delle possibilità, preludendo ad un’epoca in cui gli allenatori italiani potrebbero nuovamente trionfare sulla scena della Champions League. Il fascino della finale di Champions League merita che siano presenti ancora una volta l’ingegno e la maestria del tocco italiano. Il calcio, dopotutto, è alimentato da romanticismo e nostalgia. Quando sarà un manager italiano a prendersi la ribalta di uno scenario così importante? La risposta è nascosta nelle profondità inesplorate di questo magnifico sport.
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Scarpa d’Oro, gli italiani rallentano: Salah conserva il primato

In pole position per la Scarpa d’Oro c’è ancora Mohamed Salah, che continua a mantenere un certo distacco. Retegui, però, non molla.
La Scarpa d’Oro resta un premio prestigioso per il calciatore e per il club nel quale il giocatore milita.
La inseguono in molti, eppure Mohamed Salah sembra riuscire a mantenere un certo distacco.
Altri giocatori rincorrono e la partita per vincere il premio è ancora apertissima; a rendere – per noi italiani – la cosa più interessante è la presenza di alcuni giocatori del nostro campionato tra i primi in lista.

MATEO RETEGUI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’Atalanta spera di portare a Bergamo la Scarpa d’Oro
Già perché In Inghilterra c’è stata la FA Cup e Salah è stato messo a riposo.
Va detto, però, Mohamed Salah ha davvero tutte le carte in regola per vincere il titolo, che nella scorsa stagione è andato a Harry Kane (attualmente secondo in classifica e distante 8 punti dall’egiziano).
Bisogna sempre ricordare che fino al 1991 bastava solo che il giocatore avesse segnato più reti, mentre ora va messo in relazione ad un coefficiente di difficoltà che dipende dal campionato nel quale vengono segnate le reti.
Ma, ad oggi, chi sono i primi 5 in classifica? Abbiamo:
Mohamed Salah – Liverpool – con 50 punti, Harry Kane – Bayern Monaco – con 42 punti, Mateo Retegui – Atalanta – con 42 punti, Robert Lewandowski – Barcellona – con 42 punti e Erling Haarland – Manchester City – con 40 punti.
Logicamente questa classifica è provvisoria ed è destinata a cambiare nelle prossime partite.
In tutto ciò, più nelle retrovie ma non del tutto fuori dai giochi, si scorgono altri tre giocatori militanti in club italiani quali: Moise Kean – Fiorentina – con 30 punti, Marcus Thuram – Inter – con 26 punti e Ademola Lookman – Atalanta – con 24 punti.
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Juventus, Reinato Veiga ancora in dubbio per l’Atalanta

Juventus, dopo il successo contro l’Hellas Verona la squadra ancora non si è allenata ma oggi tornerà in campo in vista del big match contro l’Atalanta.
Secondo La Gazzetta dello Sport, Thiago Motta, nell’attesissimo match contro la squadra di Gasperini, dovrà rinunciare a Francisco Conceicao, Nicolò Savona e Douglas Luiz, mentre è ancora in dubbio il neo acquisto Renato Veiga. Per il portoghese sarà decisivo l’allenamento di venerdì dove verranno definitivamente valutate le condizioni del giocatore e degli altri infortunati.
Juventus, Veiga sarà decisivo per il rush finale
La Juventus di Thiago Motta sta risalendo la cima della classifica e ora si trova solo a meno sei punti dalla vetta. Dopo cinque vittorie consecutive i bianconeri hanno definitivamente riacceso la corsa scudetto. Al rush finale mancano ancora 11 partite a e la Juve, che ora si ritrova senza coppe, può clamorosamente puntare al titolo.
Se la Juventus, dopo diversi passi falsi nelle coppe, può ancora puntare alla lotta scudetto lo deve principalmente ad una ritrovata solidità difensiva. Già da inizio anno l’organizzazione difensiva era uno dei cardini più solidi del gioco di Thiago Motta. Un principio tattico che negli ultimi mesi, anche dopo gli infortuni di Bremer e Cabal, sembrava essersi infranto ma proprio nelle ultime partite di campionato la Juventus ha riacquisito l’ordine d’inizio anno.
Anche per questi motivi la presenza di Renato Veiga nella gara contro l’Atalanta, che potrebbe già decidere gli esiti della Serie A, diventa fondamentale per gli equilibri del gioco di Motta.
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Fenerbache-Glasgow Rangers, le probabili formazioni e dove vederla

Fenerbache-Glasgow Rangers è uno dei match valevoli per gli ottavi di finale di Europa League, ed è in programma giovedì 6 marzo alle 18:45
Fenerbache-Glasgow Rangers è un match che mette di fronte due squadre che si trovano in una situazione analoga nei rispettivi campionati e che vogliono fare bene nella competizione europea. Il club turco vuole continuare la striscia positiva e fare un ottima prestazione davanti al proprio pubblico, mentre gli scozzesi di mister Ferguson cercheranno di fare un ottima partita per proseguire al meglio nella competizione europea.

PALLONE EUROPA LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Qui Fenerbache
In vista del match contro i Rangers mister Mourinho schiererà un 3-4-1-2 con Egribayat tra i pali e il terzetto difensivo formato da Soyuncu, Skriniar e Akcicek. In mezzo al campo ci sarà il quartetto formato Aydin, Fred, Szymanski e Kostic mentre sulla trequarti alle spalle del tandem d’attacco En-Nesyri-Dzeko ci sarà Tadic.
Qui Rangers
In vista del match contro il Fenerbache mister Ferguson schiererà un 4-2-3-1 con Butland tra i pali e il quartetto difensivo formato da Tavernier, Propper, Nsiala e Jefté. In mediana ci sarà la coppia Diomande-Raskin mentre sulla trequarti alle spalle di Dessers opererà il terzetto formato da Cerny, Igamane, Hagi.
Probabili formazioni Fenerbache-Rangers
Fenerbahce (3-4-1-2): Egribayat; Soyuncu, Skriniar, Akcicek; Aydin, Fred, Szymanski, Kostic; Tadic; En-Nesyri, Dzeko. Allenatore: Mourinho.
Rangers (4-2-3-1): Butland; Tavernier, Propper, Nsiala, Jefté; Diomande, Raskin; Cerny, Igamane, Hagi; Dessers. Allenatore: Ferguson.
Dove vedere Fenerbache-Rangers
Il match Fenerbache-Rangers in programma giovedì 6 marzo alle 18:45 sarà visibile in esclusiva su Sky.
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