È vero, non siamo mai stati teneri ne con Liverani ne tantomeno con Giulini. Questo è pacifico. Ma alzi la mano chi può portare risultati differenti da quelli che abbiamo sempre descritto
La nostra non è una caccia all’uomo, ma solo il racconto della cronaca fallimentare di un progetto. Un castello che ha iniziato a perdere i pezzi con l’addio silenzioso del vice presidente Stefano Filucchi, fino all’esonero folle di Semplici.
In questo lasso di tempo, abbiamo notato diversi errori societari. Questi dopo l’allontanamento di Semplici, sono diventati ancora più frequenti, e sempre più dannosi.
Agostini, Conti, Capozucca, Passetti, una strage dirigenziale, classica di chi si trova in una posizione scomoda.
Due sono le ipotesi. O il presidente è in uno stato di delirio di onnipotenza, o è in totale confusione
La stessa che dimostra settimanalmente Liverani. Il tecnico scelto da Giulini, è chiaramente un fallimento. Rischia l’ennesimo esonero (ma era proprio necessario prendere un tecnico che colleziona esoneri in serie?).
Giulini gli ha rinnovato la fiducia per altre 2-3 gare. Altra mossa molto discutibile. Il Cagliari rischia di allontanarsi, in maniera definitiva, dalla zona promozione.
Anzi, a breve si troverà in zona playout. Mantenere questo allenatore, forse un significato lo ha.
L’intenzione potrebbe essere quella di non voler tornare in serie A. La serie cadetta costa meno. Il monte ingaggi, l’elemento che incide maggiormente nella sezione uscite di un club,
è stato diminuito del 70%. Inoltre l’impianto sportivo (chiamarlo stadio sarebbe un insulto nei confronti di chi lo possiede), anche in B può vantare circa 10000 spettatori ogni volta che si gioca tra le mura amiche.Indubbiamente le entrate in serie A, sarebbero superiori, ma anche le uscite lo sarebbero.
Probabilmente per rientrare nel danno economico causato dalla retrocessione e dalla pandemia, sarà necessario un anno di purgatorio.
Ma allora, perché non essere chiari, perché prendere per il naso i tifosi? I supporters rossoblu, talvolta anche in maniera inspiegabile, continuano a dare credito a chi non lo merita.
Lo fanno pagando di tasca, facendo molto probabilmente anche sacrifici. Da cosa vengono ripagati?
Da uno spettacolo indegno, dove non si intravede ne gioco, ne la sana voglia di primeggiare sull’avversario.
Liverani e Giulini però continuano ad andare a braccetto, senza curarsi di chi li circonda e di chi paga il biglietto. È questa la strada giusta da percorrere?
La risposta la possono dare i tifosi, ma ancora di più il giudice più obiettivo di chiunque: si chiama RISULTATI.
Aggiornato al 08/12/2022 16:47
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