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Quella volta che… indossarono la maglia dell’Italia: le meteore azzurre
Indossare la maglia della Nazionale è il sogno di ogni calciatore, il desiderio di ogni bambino che si avvicina al pallone. La maglia azzura, poi, è una delle più blasonate al Mondo: con i 4 Mondiali siamo a pari merito con la Germania e solo un gradino sotto al Brasile.
Negli ultimi anni, complici i tanti impegni delle Nazionali, qualificazioni a Mondiali e Europei allargati, nuove competizioni come Confederation Cup e Nations League, le convocazioni hanno visto aumentare in maniera esponenziale i giocatori che hanno indossato la maglia azzurra.
Fino agli anni novanta le convocazioni vedevano grandi blocchi, i calciatori arrivavano dalle squadre principali, Juventus, Inter, Milan… con il progressivo aumento degli stranieri, i vari selezionatori si sono affidati anche a giocatori con squadre meno blasone, ma che poi ha raccolto pocchissime presenze, se non una sola.
Le meteore degli anni duemila
Alcuni giocatori hanno indossato per pochissime volte la maglia azzurra, convocati in rare occasioni e poi mai più: è il caso dei gemelli Zenoni, Cristian e Damiano, 3 presenze complessive per i due fratelli che, in rampa di lancio agli inizi degli anni 2000 con la maglia dell’Atalanta, conquistano anche la chiamata della Nazionale.
Fabio Bazzani, con la maglia della Samp, raccolse tre presenze. Una presenza per Alessandro Parisi, terzino sinistro del Messina, così come Carmine Coppola con la maglia dei siciliani raccolse due presenze. Anche Giampiero Pinzi, con la maglia dell’Udinese, raccolse una presenza. Tre invece di gare ne ha disputate Semioli, quando vestiva la maglia del Chievo. Il bomber Emiliano Bonazzoli, il mediano Gennaro Del Vecchio, il terzino Max Tonetto e il fantasista Rosina hanno raccolto una sola presenza.
Non sono gli unici, anche Raffaele Palladino, Cristian Ledesma, Giuseppe Mascara, Daniele Galloppa, l’oriundo Amuri si sono fermati ad una toccata e fuga.
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Calcio europeo e paesi arabi: geopolitica, mediazione culturale e soldi
Calcio UE, ultima frontiera. Le mani (e gli occhi) di Emirati Arabi, Arabia Saudita e Qatar su club e campionati del vecchio continente. Opportunità o rischio?
Da tempo i soldi di altre nazioni hanno finanziato i club europei: cinesi, magnati russi, greci.
Ma poi anche le nazioni arabe hanno fiutato l’affare. E ci sono entrate a gamba tesa, senza tante cerimonie.
Tutto ha inizio con i Mondiali
Il calcio non ha una grande tradizione nella cultura araba, ma una volta che ci è entrato le cose si sono fatte alla grande.
Il sensazionalismo e le opere in grande stile sono un marchio di fabbrica di queste nazioni: basti pensare al Burj Khalifa, alle isole artificiali con l’Atlantis The Palm o allo Ski Dubai una vera stazione sciistica al coperto.
Che ci vuole quindi a organizzare un campionato mondiale da zero?
È il 2 dicembre 2010 e la FIFA designa il Qatar come nazione ospitante del Campionato mondiale di calcio 2022. È una grande occasione: infatti la Nazionale di calcio del Qatar non ha mai partecipato a un mondiale, in questo modo è qualificata d’ufficio. Anche se poi uscirà già al primo turno.
Però è l’inizio di una storia in ascesa, perché nel 2019 il Qatar vince per la prima volta la Coppa d’Asia, sconfiggendo in finale il Giappone per 3-1 e nel 2021 ospita la Coppa Araba di calcio, riconosciuta ufficialmente dalla FIFA.
Continua con la Supercoppa Italiana
Un’altra svolta arriva nel 2014: la famiglia reale del Qatar si aggiudica l’organizzazione della Supercoppa italiana 2014 di calcio per circa quattro milioni di euro.
Si replica due anni dopo, per l’edizione 2016.
L’edizione 2015 fu soffiata dalla Cina, che sull’evento ci aveva già messo le mani per ben tre edizioni: nel 2009, 2011 e 2012, edizioni queste giocate tutte a Pechino. Meglio degli Stati Uniti, che ospitarono il match nel 1993 e nel 2003, probabilmente nel tentativo di spingere lo sport in vista di USA 1994.
Comunque da lì iniziò un ping pong tra medio ed estremo oriente per aggiudicarsi l’esclusiva del trofeo italiano.
Doha, Shanghai, Gedda, Riyadh. Tranne qualche timida apparizione di Roma, Milano e Reggio Emilia (queste ultime due dovute alla pandemia) la Supercoppa è ormai affare estero.
Dunque anche questa 37ª edizione del torneo italiano si è svolta all’estero per la 14ª volta nella storia.
Teatro della sfida Riyadh, in Arabia Saudita, dal 2 al 6 gennaio 2025.
Coinvolte quattro squadre: Inter, Juventus, Milan e Atalanta.
Ad alzare la coppa quest’anno è stato il Milan, battendo l’Inter in doppia rimonta per 3-2.
Qatar vs Cina
Quando il paese arabo ebbe l’ok per organizzare i Mondiali 2022, vinti poi dall’Argentina, le polemiche furono tante.
Ci pensò allora la rete araba Al Jazeera con il documentario “The Men Who Sell Football”.
L’emittente voleva dimostrare come i club calcistici inglesi possano essere acquistati da criminali condannati e diventare veicoli per riciclare denaro sporco. Mettendo così a tacere critiche e polemiche: i soldi del Qatar, d’altronde, erano puliti, a differenza di quelli cinesi.
In effetti i giornalisti sotto copertura arrivano sul punto di concludere un accordo per acquistare il Derby County FC. Poco importa se nel frattempo i diritti dei lavoratori e i diritti umani in generali vengono calpestati.
Ma questo, a quanto pare, è solo un dettaglio. Sembra vana infatti la mobilitazione del calcio femminile contro la sponsorizzazione di Aramco per i campionati di calcio mondiali maschili del 2026 e femminili 2027.
Calciatrici di 24 nazioni hanno chiesto l’intervento di Gianni Infantino sulla questione. Tra loro molte calciatrici della Serie A eBay e della Nazionale Femminile: Elena Linari della Roma, Katja Schroffenegger del Como, Norma Cinotti della Sampdoria, Rachele Baldi e Francesca Durante dell’Inter, Tecla Pettenuzzo del Napoli, Marina Georgieva della Fiorentina, Matilde Skovsen del Napoli, Paulina Krumbiegel della Juventus, Junge Pedersen dell’Inter.
Ma sembra tutto già caduto nel dimenticatoio.
L’altro calcio europeo
Quello italiano non è un caso isolato: anche Spagna e Francia sono cadute nella rete dei petrodollari.
Infatti anche la Supercoppa spagnola da qualche anno viene disputata nei paesi arabi.
Anche l’edizione di quest’anno, che vede scendere in campo Real Madrid e Barcellona si gioca domani, 12 gennaio 2025, allo stadio King Abdullah di Gedda, in Arabia Saudita.
Prima edizione qatariota invece per la Supercoppa francese: trionfa il Paris Saint-Germain allo Stadium 974 di Doha contro il Monaco.
Terza Supercoppa di fila ai parigini, 13a della storia del club.
Competizione mediorientale
La corsa al calcio tra le nazioni arabe è specchio di equilibri delicati, diplomatici e geopolitici nella penisola arabica.
Dal dominio ottomano alla guerra del Golfo passando per ill conflitto tra Iran e Iraq, le risoluzioni e i processi di riconciliazioni sono ancora in corso.
Dopo l’assegnazione dei Mondiali 2022 al Qatar, l’Arabia Saudita si è affannata per ottenere quelli del 2030 prima e quelli del 2034 poi. In quest’ottica ha lavorato duramente per rendere più accattivante la Saudi Pro League, ingaggiando nomi stellari del calcio europeo e non solo. Ronaldo, Neymar e Benzema per citarne alcuni.
Ha infine acquisito il Newcastle e, per l’appunto, i diritti televisivi sulla Supercoppa italiana e spagnola.
Il Qatar non la prese bene: di tutta risposta decise infatti di interrompere la trasmissione delle partite della nostra Serie A.
Nel frattempo anche gli Emirati Arabi si fanno strada, ospitando la Coppa d’Asia e acquistando club in Spagna, Francia, Belgio, Italia e Inghilterra.
Un nome fra tutti il Manchester City campione d’Europa e che si afferma come potenza assoluta del calcio europeo. Pochi giorni fa ha infatti investito ben 150 milioni di euro per superare la crisi degli ultimi tempi. Infischiandosene delle accuse e del processo che vede coinvolto il club per non aver rispettato diverse regole della Premier League.
Non solo calcio
Il calcio: la cultura del e nel pallone
Il calcio può farsi così veicolo di alterità: può aprire e allargare orizzonti, portando contaminazioni della cultura europea nel mondo arabo e viceversa.
Ma normalizza un mercato malato: soldi, montagne di soldi, che comprano tutto e tutti.
Anche il silenzio davanti a diritti umani violati, che sovrastano senza tanti giri di parole il fair play finanziario.
Non è una novità che a muovere il calcio e i suoi interessi sia il denaro. Ma forse sarebbe il caso che Fifa e Uefa intervenissero, ponendo dei limiti a una certa speculazione selvaggia.
Ma dove sono i confini quando servono?
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Milan-Cagliari 1-1: Conceicao stecca la prima al San Siro: è mancata la grinta | Le pagelle
Milan-Cagliari 1-1, delusione a San Siro. Gli uomini di Conceicao fanno la partita, ma appaiono timidi quando è ora di osare. Le pagelle
Maignan 5,5: compie un mezzo miracolo al 40’ deviando in angolo un tiro insidioso, ma cappella clamorosamente sulla rete di Zortea
Calabria 6: partita onesta per il terzino destro che non fa rimpiangere Emerson Royal (dal 62’ Jimenez 6: entra con la proverbiale grinta che lo contraddistingue)
Tomori 6: non deve fare troppi straordinari
Thiaw 6: idem come sopra, gestisce bene il reparto
Theo Hernandez 5,5: passi indietro rispetto alla Supercoppa, poco pericoloso in avanti. Sassata nel finale senza fortuna
Musah 5,5: particolarmente spaesato, sbraccia in diverse occasioni senza trovare il giusto passaggio (dal 62’ Abraham 4,5: sbaglia due clamorose palle gol davanti al portiere)
Fofana 5: poco preciso, perde clamorosamente palla propiziando la rete del Cagliari
Pulisic 6: colpisce la traversa a inizio ripresa, propizia la rete di Morata poco dopo. Tira in bocca a Caprile al 61’ da buona posizione
Reijnders 6: si vede spesso, ma incide poco quando è il momento di alzare il giro del motore.
Leao 5,5: viaggia a fasi alterne. Si vede che vuole fare la differenza, ma questa sera non riesce a sgasare complice anche una difesa attenta del Cagliari (dal 87’ Omoregbe sv)
Morata 6: dopo un primo tempo fantasma, la sblocca a inizio ripresa
All: Conceicao 5,5: non basta la sua grinta dalla panchina. Il suo Milan corre di più, ma non la vince
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Calcio in TV oggi, dove vedere i match in streaming gratis
Il palinsesto completo per seguire il calcio in TV oggi: ecco dove vedere tutti i match in streaming gratis sulle varie piattaforme.
La programmazione completa di tutto il calcio in diretta tv e streaming, con le partite di calcio in TV oggi tra le varie piattaforme Sky, DAZN, NOW, Sportitalia, MOLA TV ed emittenti in chiaro. In questa guida tv potete consultare dunque le partite di calcio oggi per tutti i dispositivi mobili (tablet, smartphone e perfino console da gioco) e tutti i device, ma anche per tv e smart tv. Guida alla diretta TV.
Di seguito l’elenco completo delle partite di calcio in TV oggi, in tutte le competizioni e i palinsesti trasmessi dalle emittenti italiane.
Calcio in TV oggi, il programma dell’ 11 gennaio
12.30 Juventus-Sampdoria (Serie A femminile) – DAZN e DAZN 1 (canale 214 Sky)
13.00 Atalanta-Milan (Campionato Primavera) – SPORTITALIA
14.00 Alaves-Girona (Liga) – DAZN
15.00 Zona Serie A – DAZN
15.00 Udinese-Atalanta (Serie A) – DAZN e DAZN 1 (canale 214 Sky)
15.00 Empoli-Lecce (Serie A) – DAZN e DAZN 2 (canale 215 Sky)
15.00 Trento-Atalanta U23 (Serie C) – SKY SPORT ARENA, SKY SPORT (canale 251) e NOW
15.00 Caldiero-Triestina (Serie C) – SKY SPORT MAX, SKY SPORT (canale 252) e NOW
15.00 Lumezzane-Lecco (Serie C) – SKY SPORT (canale 253) e NOW
15.00 Giana Erminio-Pro Vercelli (Serie C) – SKY SPORT (canale 254) e NOW
15.00 Taranto-Messina (Serie C) – SKY SPORT UNO, SKY SPORT (canale 255) e NOW
15.00 Novara-Virtus Verona (Serie C) – SKY SPORT (canale 256) e NOW
15.00 Folgore Caratese-Casatese (Serie D) – SOLOCALCIO
15.00 Como-Fiorentina (Serie A femminile) – DAZN
15.00 Sassuolo-Lazio (Serie A femminile) – DAZN
15.30 St. Pauli-Eintracht Francoforte (Bundesliga) – SKY SPORT CALCIO
16.15 Valladolid-Betis (Liga) – DAZN
17.30 Pescara-Rimini (Serie C) – SKY SPORT UNO, SKY SPORT (canale 251) e NOW
17.30 Ternana-Gubbio (Serie C) – SKY SPORT ARENA, SKY SPORT (canale 252) e NOW
17.30 Casertana-Picerno (Serie C) – SKY SPORT MAX, SKY SPORT (canale 253) e NOW
17.30 Renate-Alcione (Serie C) – SKY SPORT (canale 254) e NOW
17.30 Sestri Levante-Pontedera (Serie C) – SKY SPORT (canale 255) e NOW
18.00 Torino-Juventus (Serie A) – DAZN e DAZN 1 (canale 214 Sky)
18.30 Borussia-M.-Bayern (Bundesliga) – SKY SPORT CALCIO e NOW
18.30 Espanyol-Leganes (Liga) – DAZN
18.45 Ajax-RKC (Eredivisie) – MOLA
20.45 Milan-Cagliari (Serie A) – DAZN, SKY SPORT UNO, SKY SPORT CALCIO, SKY SPORT 4K, SKY SPORT (canale 251) e NOW
21.00 Siviglia-Valencia (Liga) – DAZN e DAZN 1 (canale 214 Sky)
21.00 PSV-AZ (Eredivisie) – MOLA
21.00 Oviedo-Sporting Gijon (Segunda Division) – DAZN
Dove vedere il calcio in TV in streaming gratis?
I programmi di Sky Sport e Sky Calcio sono visibili in streaming su SkyGo e relativa app, per i soli abbonati.
I programmi di DAZN sono visibili in streaming per i soli abbonati al servizio.
I programmi RAI sono visibili in streaming gratuito all’interno del territorio italiano su RaiPlay e relativa app.
I programmi di Sportitalia sono visibili in streaming gratuito su Sportitalia.com.
I programmi di Eurosport sono visibili in streaming solo per gli abbonati al servizio Eurosport Player.
I programmi di Eleven Sports sono visibili in streaming previa registrazione sul sito Eleven Sports.
Le partite trasmesse da OneFootball sono visibili in streaming gratuito sul sito web e tramite l’applicazione.
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