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Milan, aggrappati alla Champions: dal mercato fallimentare agli errori di Pioli
Milan, l’ennesima partita gettata al vento non può che fare riflettere e giocoforza dare adito ad alcune considerazioni che, all’alba del mese di aprile, possono essere fatte a ragion veduta.
Il Milan esce dalle mura amiche del San Siro con un risultato che equivale ad una sconfitta. Nonostante una discreta prestazione, l’Empoli ha dimostrato di potere far male a chiunque, il risultato di 0-0 non può rendere felici squadra e tifosi.
Sebbene le dirette avversarie non stiano correndo troppo, essere a soli due punti dalla quinta in classifica, la Roma, con una partita in più, non può lasciar dormire sereni. E l’obiettivo minimo del quarto posto è imprescindibile, pena un ridimensionamento del mercato, oltre all’esonero certo di Stefano Pioli.
Ma di chi sono le colpe? Con un tricolore cucito sul petto, essere a 22 punti dal Napoli è da interpretare come un fallimento. Con tutti i complimenti che si possano fare ai partenopei, dal Milan ci si aspettava decisamente di più da questa stagione. Partiamo dal mercato: fallimentare. Si salva Malick Thiaw. Per il resto un disastro.
Origi farebbe fatica, allo stato attuale, ad essere titolare in Serie B, Dest a parte un ingaggio alto, sul campo si è rivelato piccolo. Adli chi l’ha visto? Poi tornerò in argomento. E Vranckx è un altro oggetto misterioso.
Capitolo a parte per De Ketelaere il cui impatto con la nostra Serie A è stato disastroso, ma ha l’attenuante della giovane età pertanto verrà rivalutato la prossima stagione.
E la decisione di disputare un campionato particolare, con un Mondiale in mezzo, puntando su due attaccanti la cui età totale fa 77 anni, è stata una scelta errata. Anche perché Origi non può essere un giocatore che va in doppia cifra, se non si sommano 4 o 5 stagioni.
Milan, gli esperimenti di Pioli
Oltre al mercato, un’ importante fetta di responsabilità ritengo sia dovuta al tecnico Stefano Pioli. Un allenatore in forte credito, capace di vincere un incredibile scudetto, con merito, lo scorso anno. Ma il credito è finito e durante l’attuale stagione alcune sue scelte si sono rivelate errate.
Sono certo che se il Milan giocasse ogni domenica contro Inter, Napoli, Juventus o Lazio, ne perderebbe ben poche. Ma come diceva il buon Fabio Capello, uno che nella vita ha vinto qualcosa, gli scudetti si vincono con le piccole. Ed il Milan con le piccole stona parecchie volte.
Presunzione? Assolutamente sì, soprattutto da parte dello stesso Pioli il quale, con il nobile gesto di fare rifiatare alcuni dei suoi, inventa formazioni che difficilmente possono essere giustificate. È quella di ieri sera contro l’Empoli è stata l’ultima di una lunga serie.
Il mio dubbio è legittimo. Perché Origi e Rebic titolari? Mi viene difficile pensare che durante la scorsa settimana i due abbiano fatto vedere in allenamento cose stellari. E siccome il quarto posto è fondamentale, devono giocare i migliori. Il Napoli, giusto per non fare nomi, potrebbe permettersi, con una rosa più lunga, un maggiore turnover, ma quel volpone di Spalletti ha comunque deciso di mettere gli undici titolari. Casualità che il Napoli abbia vinto ed il Milan no? Non penso.
Discorso Yacine Adli, un giocatore per il quale ravviso l’aggravante della recidiva. Acquistato nel 2021, il trequartista ha colpito la dirigenza la quale ha preferito chiudere il colpo lasciandolo maturare ancora un anno con il Bordeaux. Sbarcato in Italia, il classe 2000 è stato uno dei migliori in precampionato. Poi scomparso. Ma siamo così sicuri che metterlo ogni tanto in campo non potrebbe regalare sorprese?
Quello che è certo, proprietà e dirigenza dovranno mettersi intorno ad un tavolo e riflettere sull’operato. In primis, decidendo se confermare Pioli, ad oggi in bilico, e successivamente ideando un mercato che non sia solo incentrato sui giovani i quali richiedono tempo, ed il Milan non ne ha, ma su profili già esperti e maturi. Sempre sotto il segno distintivo, e questo deve essere sempre rispettato, della sostenibilità.
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Landini e Spalletti: insieme per il Made in Italy
Landini, storico marchio di trattori del Gruppo Argo Tractors con sede nel cuore della Motor Valley italiana a Fabbrico (Reggio Emilia) che quest’anno celebra i 140 anni di attività, avvia una nuova collaborazione con Luciano Spalletti, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di calcio, accomunati dalla passione per il Made in Italy.
Spalletti, conosciuto anche per il suo interesse verso il mondo agricolo, ha scelto un trattore Landini Trekker4 Advanced per la sua tenuta a Montaione (FI) in Toscana, dedicata alla produzione di vino e olio.
“Landini, con la sua vasta gamma di trattori adatta ad ogni applicazione è leader degli specializzati, ed è da sempre testimone dell’italianità nel mondo – ha affermato Mario Danieli, Country Manager per l’Italia di Argo Tractors -. Siamo infatti un’azienda al 100% italiana che investe e produce sul territorio nazionale e lo testimoniamo anche i nostri recenti impegni che ci hanno portato ad aprire un nuovo stabilimento dedicato alla fabbricazione delle trasmissioni a Campagnola, in provincia di Reggio Emilia. Chi meglio dell’allenatore degli “azzurri” potrebbe condividere con noi questi valori? Spalletti, CT della nostra nazionale e rappresentante della sportività italiana si sposa perfettamente con la nostra mission aziendale. Spalletti, infine, non solo è un’icona dello sport più amato dagli italiani, ma condivide con noi il rispetto per la terra e per il lavoro agricolo e la sua presenza celebra i valori comuni che Landini rappresenta da quasi un secolo e mezzo”.
L’allenatore della Nazionale azzurra è atteso venerdì 8 novembre presso lo stand di Landini della Fiera EIMA di Bologna in programma fino a domenica 10 novembre.
“Sono davvero onorato di condividere i valori del Made in Italy di uno storico Brand che da anni è ambasciatore dell’italianità nel mondo”, ha commentato Luciano Spalletti.
“Siamo orgogliosi di accogliere nella nostra squadra Luciano Spalletti con il quale avviamo una nuova collaborazione – ha aggiunto Alberto Morra, Membro del Comitato di Direzione di Argo Tractors –. Ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente in occasione della visita ad uno dei nostri stabilimenti nello scorso mese di settembre, momento in cui abbiamo mostrato i nostri trattori e il nostro metodo di lavoro. Sono sicuro che il Trekker4 Advanced che ha scelto sarà un alleato prezioso per la sua azienda agricola, e siamo certi che risponderà alle sue esigenze”.
Il Landini Trekker4 Advanced è finalista del “Tractor of the Year 2025” nella categoria Best of Specialized. È un trattore emissionato Stage V, dotato di filtro antiparticolato DPF a rigenerazione passiva, catalizzatore di ossidazione DOC e, solo per i modelli con oltre 75 cavalli di potenza, del catalizzatore a riduzione selettiva delle emissioni SCR con un serbatoio AdBlue da 10,5 litri.
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Yamal vuole la Trivela in FC25, ma lo sponsor si arrabbia
Yamal con un post su Instagram poi cancellato ha sollevato un polverone. Potrebbero esserci problemi con Konami. Cosa è successo.
L’attaccante classe 2007 del Barcellona ha chiesto in un post che una sua prodezza venisse inserita nel gioco. Ma il messaggio è stato rimosso velocemente.
Ne avrebbe pagato le conseguenze il forte legame Barcellona-Konami?
Dal reale al virtuale
L’intenso realismo di EA Sports FC 25 ha portato a introdurre una novità: il PlayStyle+.
In questo modo le abilità dei giocatori reali sono rispecchiate meglio nel gioco.
Ma alcune volte succede che qualche star del calcio muova delle richieste specifiche, come nel caso di Yamal.
Yamal vuole la Trivela PlayStyle+
Durante una partita contro l’Espanyol il fenomeno del Barcellona ha eseguito un bel assist con l’esterno del piede.
Dopo il match ha mandato un messaggio esplicito alla EA Sports con un post su Instagram: “Trivela+ quando?”.
Yamal non è la prima volta che esegue questo gesto tecnico, voleva quindi riconosciuta questa sua specialità anche nel gioco.
E se il messaggio non fosse stato chiaro ha pure taggato il Publisher.
Dopo circa un’ora il post era sparito.
Cosa è successo?
Partnership tra big
Il fatto non è passato inosservato nel social, sopratutto tra i tifosi.
I commenti e le illazioni non si sono fatte attendere e c’è comunque un fondo di verità.
Infatti pare esserci un legame stretto tra il Barcellona e la Konami casa produttrice di eFootball, già alla storia come Pro Evolution Soccer, mega rivale di EA Sports.
Le partnership esclusive con le squadre sono questioni delicate e i giocatori devono fare attenzione.
Infatti ci sono clausole contrattuali a cui attenersi.
Per questa volta Yamal si è salvato in calcio d’angolo!
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Juventus, da oggi una collezione… spaziale
Stamattina la Juventus ha presentato, in collaborazione con adidas, una lnea di abbigliamento davvero spaziale. Nel vero e proprio senso della parola.
Oggi, insieme ad adidas, la Juventus ha lanciato una nuova collezione lifestyle ispirata alla NASA. La collezione include una maglia LFSTLR, un bomber reversibile, una t-shirt e una tuta intera.
Juventus, i dettagli sulla collezione ispirata alla NASA
La maglia LFSTLR è dedicata alle missioni lunari, sfoggia una stampa riflettente che richiama la superficie lunare e un logo in stampa sul fronte. Il design è completato da un colletto a girocollo bianco e nero, dalle iconiche tre strisce adidas in stampa gommata e dai loghi adidas e Juventus, anch’essi in gomma.
Il bomber reversibile, ispirato ai lati chiaro e scuro della luna, offre due look distinti, con loghi premium e patch rimovibili delle bandiere di Italia e USA su entrambi i lati.
Questa collaborazione rappresenta un’evoluzione del tema “viaggio spaziale”, ispirazione per tutte le maglie da gara della Juventus di questa stagione. I giocatori indosseranno le giacche pre-partita durante l’inno al Derby della Mole del 9 novembre.
A completare il lancio della collezione, il cortometraggio Let the Stars Guide Us, che racconta il viaggio di un astronauta attraverso Torino, esplorando scoperta e trionfo ispirato dalle stelle calcistiche.
La collezione Juventus-adidas NASA-inspired è disponibile da oggi online e negli store di Torino, Milano e Roma.
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