Milan, è il tecnico leccese il prossimo tecnico rossonero? Tutti gli indizi che ci fanno dire si!
Dopo la sconfitta di Bergamo, l’ennesima in una stagione che sembra stregata è partita la grancassa dei Pioliout. L’allenatore emiliano ormai ha perso il consenso della tifoseria e anche della società, pronta a chiuderne il ciclo.
La sfida con il Newcastle potrebbe orientarne il destino prossimo, l’uscita dalla Champions League è una situazione non preventivata e aprirebbe le porte a un traghettatore. Che si avvarrebbe della collaborazione di Zlatan Ibrahimovic.
La cosa certa è che a giugno si cambia, anche dovesse salvare la panchina l’attuale tecnico sarà accompagnato all’uscita di Milanello. Con tanti ringraziamenti per il percorso fatto e per lo scudetto conquistato, ma il ciclo è di fatto terminato.
Nel frattempo la società sta spingendo con quello che dovrebbe essere il tecnico a cui affidare il progetto di ripartenza milanista. Quel nome top tanto auspicato da Joseph Cardinale. Tanti indizi portano verso un unico nome.
Negli ultimi tempi sono stati accostati alla panchina tanti nomi: Thiago Motta, Roberto De Zerbi, Raffaele Palladino, Federico Farioli. Ma nonostante all’interno del club non tutti siano convinti al 100% c’è un solo nome.
Quello di Antonio Conte, il quale dopo l’ennesimo colloquio con Giorgio Furlani ha messo il Milan fra le possibili squadre da allenare. Insieme a Napoli e Roma. Ci sarebbe anche la Juventus, ma Max Allegri
è saldo e ha il favore di John Elkann.Esclusa la pista estera, il destino dell’ex allenatore della Nazionale Azzurra è orientato verso una delle tre squadre. Con i rossoneri favoriti a livello progettuale. Non è un problema di soldi, ma di progettazione della rosa con il 3-5-2.
Antonio Conte ha chiesto carta bianca su mercato e modulo tattico. RedBird ha accettato, a patto di concordare le mosse con Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada (il cui potere verrebbe ridimensionato dal mister salentino).
Per quanto riguarda lo stipendio, il Milan è pronto ad accordarsi per circa 7-8 milioni. Ma l’investimento pensato dagli americani sarebbe recuperato con i risultati sportivi e con una cessione eccellente concordata con Antonio Conte.
Il “candidato” principale è Fikayo Tomori, perché su Malick Thiaw c’è il veto del possibile neo tecnico. Ma è possibile che di fronte ad un’offerta congrua possa essere sacrificato Pierre Kalulu. Ma occhio a Mike Maignan.
Per Antonio Conte non è indispensabile e avrebbe dato il via libera per un portiere più giovane. Monetizzando dalla cessione dell’estremo difensore transalpino. Un altro “indizio” pesante riguarda Luciano Vulcano,
attuale collaboratore.Il club gli ha proposto il prolungamento contratto. Legato a Stefano Pioli e al suo staff, avrebbe accettato. Classe 1998, allenatore UEFA Pro, è un collaboratore tecnico-tattico, all’ultimo Master di Coverciano è risultato il migliore del corso.
Aggiornato al 11/12/2023 10:19
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