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Milan, Cardinale avrà sempre più le mani legate: il “commissariamento” da parte di Elliott
Milan, una situazione alquanto delicata quella che si profila per l’attuale proprietario rossonero. Vedremo qui di seguito il cammino tortuoso che dovrà affrontare e le possibili vie di fuga.
Una stagione da dimenticare sotto molti punti di vista. Il Milan, attualmente nono in classifica, vede la qualificazione alla Champions League piuttosto lontana e a fine stagione andranno affrontati diversi discorsi.
In caso di non qualificazione, il danno economico sarà rilevante, ma non costituirà un problema nell’immediato in quanto il Milan ha le spalle ampiamente coperte dal punto di vista del bilancio. Ovviamente il trend dovrà essere immediatamente invertito.
Sicuramente ai piani alti il cammino rossonero di questa stagione non è piaciuto. Il rischio è quello di perdere sponsor e incrinare i rapporti coi principali investitori. Motivi per i quali il Fondo Elliott ha drizzato le antenne ed alzato il livello di attenzione a rischio massimo.
Il comportamento di Giorgio Furlani è del tutto lecito e pure comprensibile essendo Elliott creditore di Cardinale per una cifra di poco inferiore ai 500 milioni. Debito peraltro rifinanziato a dicembre 2024 con la proroga della scadenza al 30 agosto 2028 ed interessi maggiorati rispetto al 7% del 2022.
Un chiaro ed evidente segnale di mancanza di liquidità dello stesso Cardinale il quale aveva garantito tramite un apposito business plan una presenza stabile in Champions per i successivi cinque anni, cosa al momento disattesa. I dubbi sulla futura restituzione del debito sono quindi reali e concreti e allarmano la famiglia Singer la quale non ha come core business il mondo del calcio, ergo intende spossessarsi del Milan, non riacquisirlo escutendo le garanzie come accaduto con Yonghon Li.
Allo stato attuale Cardinale ha sempre più le mani legate e, nonostante sia il proprietario del Milan, su questo non vi sono dubbi, il margine d’azione è piuttosto limitato. Per ampliarlo, ca va sans dire, dovrà restituire il vendor loan. Diversamente, le “ingerenze” del creditore non potranno non esserci. A maggior ragione, come detto, che la situazione sul campo non sta andando come si prevedeva.
Da qui lo scenario di una vendita ad una cordata araba appare sempre più giustificato. Attendiamo gli eventi.
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Mbappé vince la causa contro il PSG | la ricostruzione
Il tribunale del lavoro di Parigi ha condannato il club a versare una penale pesante alla sua ex stella Kylian Mbappé.
Kylian Mbappé ottiene una vittoria pesante contro il Paris Saint-Germain. Il tribunale del lavoro di Parigi ha stabilito che il club dovrà versare all’attaccante francese 61 milioni di euro tra stipendi e bonus arretrati relativi alla parte finale della stagione 2023/24, prima del trasferimento al Real Madrid.
“La decisione ci soddisfa pienamente: è una vittoria attesa da tempo ed è la terza volta che viene confermata”, ha dichiarato uno degli avvocati del giocatore a RMC Sport. La sentenza prevede l’esecuzione provvisoria, obbligando il PSG a pagare immediatamente, pur restando la possibilità di ricorrere in appello.
La difesa di Mbappé ha sottolineato come il calciatore chiedesse da 18 mesi esclusivamente quanto dovuto per il lavoro svolto. “Il calcio non è una zona senza legge”, hanno aggiunto i legali, auspicando un adempimento volontario da parte del club.

PSG – Mbappé: ci sarà un nuovo sviluppo?
Il contenzioso era partito da richieste ben più ampie. Mbappé aveva avanzato pretese per 263 milioni di euro, mentre il PSG aveva controquerelato chiedendo 440 milioni per presunte violazioni contrattuali. Tutte le istanze del club sono state respinte. Annullato, invece, il precedente blocco cautelare di 55,4 milioni sui conti del PSG.
Il verdetto segna un punto fermo nella lunga disputa tra il fuoriclasse francese e il suo ex club, anche se la battaglia legale potrebbe non essere ancora conclusa.
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Tegola Lecce: Berisha out per almeno un mese
Berisha ko nel match Lecce-Pisa: lesione di secondo grado al retto femorale. Il centrocampista salentino resterà fuori circa un mese.
Durante quello che è stato l’opener della 15ª giornata di Serie A, nella sfida tra Lecce e Pisa, il centrocampista dei salentini Medon Berisha è stato costretto ad abbandonare il campo anzitempo a causa di un infortunio.
La notizia rappresenta l’unica nota negativa della serata per i padroni di casa, che sono comunque riusciti a strappare punti salvezza importanti contro una diretta concorrente.
Il centrocampista albanese, rivelazione di questa prima parte di stagione, dovrà restare fuori per circa un mese, se non di più, a causa di una lesione di secondo grado del retto femorale della coscia destra.
Di seguito il comunicato ufficiale diramato dal Lecce attraverso i propri canali:
“L’U.S. Lecce comunica che il calciatore Medon Berisha, a seguito dell’infortunio occorsogli durante la gara Lecce-Pisa, si è sottoposto questa mattina a risonanza magnetica presso lo Studio Radiologico ‘Quarta Colosso’ di Lecce, che ha evidenziato una lesione di secondo grado del retto femorale della coscia destra”.

L’URLO DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Milan, è ancora duello Furlani-Allegri: anche su Fullkrug idee divergenti
Milan, ancora diversità di vedute tra il tecnico rossonero e l’attuale Amministratore Delegato. Vediamo qui di seguito in dettaglio quali sono i dissapori.
In estate aveva chiesto un difensore esperto, gli hanno recapitato Odogu, voleva Xhaka ed è stato preso Ricci, caldeggiava la partenza di Gimenez e invece il messicano è rimasto. Stiamo ovviamente parlando delle richieste di Massimiliano Allegri il quale sembra avere un conto in sospeso, da creditore, con Giorgio Furlani.
Conto che potrebbe diventare ancora più salato qualora a Milanello un mattino dovesse presentarsi Niclas Fullkrug, attaccante scelto per coprire questi sei mesi nell’attesa di concretizzare con Dusan Vlahovic.
Il tedesco non scalda il cuore dei tifosi e nemmeno quello di Allegri il quale gli avrebbe di gran lunga preferito Vlahovic appunto, ma non solo. Anche il profilo di Mauro Icardi era del tutto gradito, tanto che si era provato a convincere il giocatore con l’aiuto di Igli Tare. Tuttavia Icardi chiede più dei 5 milioni offerti, motivo per il quale potrebbe nuovamente raffreddarsi tutto.
La domanda è: a parte Rabiot, cosa si potrebbe fare per accontentare Allegri? Il suggerimento è non chiederlo a Furlani.
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