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Milan, Cardinale stravolge tutto: via Furlani e Scaroni in estate

Milan, le voci che arrivano hanno del clamoroso. Le anticipazioni di Dagospia trovano fondamento con quanto in nostro possesso e qui di seguito scriviamo in dettaglio.
L’unico certo di rimanere è Zlatan Ibrahimovic, ad oggi considerato un vero e proprio braccio destro di Gerry Cardinale.
Sappiamo che in primavera ci sarà l’ingresso di nuovi soci con una percentuale di minoranza destinata probabilmente a crescere nel tempo. La certezza è che con la nuova liquidità il patron di Redbird intende estinguere anticipatamente il vendor loan, ossia il prestito di 600 milioni concessogli dal Fondo Elliott.
Lo stesso Paul Singer, a pagamento avvenuto, sarà liquidato ed uscirà definitivamente dall’organigramma AC Milan. Ad oggi possiede invece il 20% delle quote.
Con l’uscita di Elliott pare verosimile anche quella di Giorgio Furlani il quale seguirà Paul Singer. Sicuro anche l’addio di Paolo Scaroni il quale continuerà i suoi impegni con Enel. Prematuro adesso dire chi saranno i sostituti, ma Cardinale ha in mente una rivoluzione totale che arriverà fino alla panchina con la chiamata di Antonio Conte.
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Antonini: “Maradona è stato assassinato. C’erano personaggi che ruotavano attorno a lui…”

Morte Maradona, il presidente del Trapani – Valerio Antonini – è intervenuto a “A pranzo con Chiariello”, trasmissione su Radio Crc, lasciandosi andare a dichiarazioni shock.
A seguire l’intervista completa
Antonioni: “Abbiamo le prove che Maradona sia stato ucciso…”
IL RAPPORTO CON MARADONA
“Il rapporto tra me e Diego Armando Maradona si era consolidato negli anni poiché abbiamo lavorato insieme in Sudamerica per tanti anni. Abbiamo creato un qualcosa che nel mio settore – che è quello della distribuzione di grano – è un qualcosa di unico e straordinario grazie ai rapporti che Diego aveva con i presidenti, cosa ben nota a tutti. Abbiamo fatto un grande lavoro di team insieme anche a Stefano Ceci. C’era un grande rapporto, non solo di lavoro ma anche di amicizia. Si era creata una sinergia straordinaria, conservo gelosamente ancora un audio di Diego in cui diceva che io ero uno dei pochi nella sua vita che gli aveva fatto solo guadagnare soldi e non gliene non aveva mai dovuti dare”.
“DIEGO ASSASSINATO”
“Io non solo sono convinto che Diego sia stato assassinato, ma ho da anni tutta una serie di informazioni che gestivo direttamente perché spesso con Diego andavamo in viaggi di lavoro in Venezuela, Cuba, Messico, Nicaragua. Insomma, ne ho vista di cotte e di crude per cui potevo scrivere un libro. C’erano personaggi che ruotavano intorno a Diego, soprattutto negli ultimi anni, che hanno contribuito in maniera chirurgica a quello che è successo. Mi riferisco in particolare a chi gestiva la parte legale di Diego che gli faceva firmare tutto ciò che doveva firmare anche quando Diego non era in condizioni di riconoscere neanche se stesso allo specchio. Tutte queste cose sono successe da anni”.
“MORLA IL COLPEVOLE”
“E’ sulla bocca di tutti. L’Avvocato Pisani penso non rappresentasse più Diego dal 2015. L’Avvocato Matias Morla è il principale responsabile e il principale colpevole della morte di Diego, perché è lui che ha nominato le persone che facevano parte del suo entourage che si occupavano anche di controllarlo, ma che in realtà lo facevano ubriacare e lo facevano ridurre in condizioni impresentabili per poi abbandonarlo. Matias Morla si occupava della scelta del medico e delle strutture su cui Diego si poteva appoggiare. Potrei stare dieci giorni a raccontare tutto quello che ho visto. Cose clamorose”.
IL RAPPORTO CON LE FIGLIE
“l rapporto con le figlie è stato particolare, dovevi conoscere Diego per capirlo. Lui era un uomo difficile e particolare, stare vicino a lui non era comune. Le figlie sono cresciute sempre con alcune caratteristiche che erano molto simili al carattere della madre con cui Diego si scontrava tanto che con una delle due aveva un rapporto addirittura conflittuale negli ultimi periodi. Ricordo ancora un evento particolare. Il 30 ottobre 2019 ero con lui nella casa che aveva affittato a Buenos Aires per il suo compleanno. Non c’era nessuno dei figli. Durante il suo compleanno i membri del suo entourage gli passarono da bere l’inverosimile tanto che chiamai la governance per dirgli che non stava bene ma loro continuavano a dargli birra e vino. Ad un certo punto arrivò la figlia Gianinna e si scontrò verbalmente con Morla poiché il padre era in condizioni impresentabili. Nella totale indifferenza, gli fu risposto davanti ad una trentina di persone che Diego era così e stava bene e che loro non erano nessuno per ridurlo in quella maniera”.
STEFANO CECI
“E’ stato l’unico che ha tentato di aiutarlo perché gli è stato sempre vicino. C’è una causa in corso, questa situazione è legata ad un contratto che Stefano ha regolare con Diego con una società di riferimento di Morla a cui Diego cedeva tutti i suoi diritti d’immagine e di nome. Motivo per cui c’è una causa in corso tra la società di Stefano e quella di Morla per chi ha effettivamente i diritti. Ci sono due cause: una tra Ceci e Morla e una tra Morla e gli eredi”.
“NEGLI ULTIMI OTTO ANNI SUCCESSE COSE IMPORTANTI NELLA VITA DI DIEGO”
“Negli ultimi otto anni sono successe alcune cose importanti nella vita di Diego che erano legate a me. Io portai Diego da quello che era il mio partner commerciale che era il più grande imprenditore nel mondo del grano, il Presidente Francesco Casillo, perché avemmo l’idea di coinvolgere Diego per farlo diventare l’apripista del business nei Paesi in cui aveva rapporti. Diego ha ricevuto decine di milioni di commissioni. Questi soldi finivano su un conto corrente svizzero che posso fornire alle autorità di Buenos Aires qualora me lo chiedessero, cointestato a Matias Morla e a Maradona a firma disgiunta che consentiva a Morla di poter disporre di questi soldi come e quando voleva. Inizialmente Diego aveva un conto corrente intestato solo a lui dove venivano versati gli importi alla commissione che lui aveva generato. Quando Morla cominciò a raffigurare Diego agli inizi del 2015, mi chiamò per dirmi che il corto corrente di Maradona è cambiato e di pregarmi di trasferire i soldi su quel conto. Rimasi interdetto in quel momento poiché era evidente che dietro questo interesse di Morla, c’era un suo secondo fine che era quello di poter mettere mano al capitale di Maradona e di poter disporre di quei soldi”.
MORLA
“Morla voleva controllare interamente il patrimonio di Maradona. Diego era molto debole e consapevole di non avere nessuno vicino che potesse aiutarlo. Morla è stato molto abile a convincerlo del contrario che lui potesse essere una forza per Maradona e che potesse diventare un aiuto per lui. Io ho provato a dire tante volte a Stefano di riportarlo in Italia, cercando di farlo vivere qui. Quando viveva a Dubai stava benissimo e quello fu il momento decisivo della vita di Maradona quando gli fu intimato di andarsene in Messico. In quel momento avevo capito che qualcosa di grosso stava accadendo. Quando arrivò il Covid Diego ebbe delle crisi, perché stava male e voleva uscire. Lui era stanco di vivere, me lo disse chiaramente”.
DE LAURENTIIS
“Un fenomeno assoluto. Quello che ha fatto a Napoli è eccezionale. Ha preso un squadra in Serie C inesistente e l’ha portata ai piani alti lottando per lo scudetto. Ha portato allenatori del calibro di Ancelotti e Benitez. Inizialmente a Diego non piaceva De Laurentiis, poi si sono conosciuti grazie a Stefano Ceci e da lì si sono frequentati. Diego aveva grande stima di De Laurentiis poiché è difficile parlare male di lui. De Laurentiis ha fatto diventare il Napoli una squadra importante. Lui ha grandi capacità anche se ha difetti come tutti gli esseri umani”.

Napoli, De Laurentiis
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Milan, accordo di massima con Allegri: le cifre

Milan, da giorni si parla di Massimiliano Allegri quale prossimo allenatore rossonero. Vediamo qui di seguito lo stato dell’arte.
Il Milan si avvicina a passi decisi a Massimiliano Allegri. Il tecnico è fortemente voluto da Giorgio Furlani il quale l’ha proposto a Gerry Cardinale durante la trasferta negli Stati Uniti. E’ stato infatti uno dei temi toccati dall’Amministratore Delegato, insieme ad altri.
L’ex Juventus in tempi non sospetti aveva già parlato con Furlani sostenendo che la squadra attuale non abbia necessità di grossi stravolgimenti di organico, ma solo qualche rinforzo qua e la per essere competitiva.
Tra il Milan e Allegri ad oggi c’è un accordo di massima sulla base di un triennale a 5 milioni di euro a stagione più eventuali bonus.
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Esclusiva Calcio Style, contatti Cardinale-Aramco: si entra nel vivo

Esclusiva Calcio Style, si entra nel vivo di una trattativa che di fatto, tra alti e bassi, prosegue da ottobre 2023, periodo nel quale abbiamo reso pubblica la notizia.
Il Milan potrebbe essere interessato in estate da un’altra profonda rivoluzione. Questa volta non di mercato, ma a livello societario.
Da ottobre 2023 scriviamo di contatti con ARAMCO, ma la situazione ora si sta arroventando.
Stando a quanto ci riferiscono fonti primarie, negli scorsi giorni ci sono stati contatti tra Aramco e Gerry Cardinale, patron di Redbird, al fine di definire il passaggio di proprietà del club agli arabi. Un passo epocale che potrebbe trovare compimento entro l’anno 2025.
Seguiremo la vicenda pronti a ragguagliare sugli sviluppi.
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