Il Milan non ci sta e vuole chiarezza, questa è l’aria che si respira da sabato sera negli ambienti rossoneri a seguito della gara contro la Fiorentina terminata 1-1 al Franchi. La dirigenza rossonera ha ritenuto il caso di alzare la voce sentendosi oltremodo maltrattata da alcune partite a questa parte e lamentando una disparità di trattamento evidente.
La società potrebbe quindi arrivare a chiedere un confronto con Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri per ottenere chiarezza e confrontarsi sulle ultime decisioni arbitrali prese.
Il Milan lamenta episodi capitati sia durante la gara di Coppa Italia contro la Juventus e sia gli ultimi di sabato sera contro la Fiorentina. Nel primo caso l’oggetto del contendere sarebbe quel mano in area di Calabria su sforbiciata di Cristiano Ronaldo con il difensore rossonero girato di spalle e quindi ignaro della direzione del pallone, il fatto che avesse le braccia aperte sarebbe quindi una normale questione di legge della fisica, il giocatore per stare in equilibrio ed atterrare dopo lo stacco non poteva non avere gli arti superiori in posizione diversa. I rossoneri contestano anche un eccessivo uso dei cartellini gialli contro di loro ed una gestione “più all’inglese” nei confronti della Juventus.
Ora veniamo ai fatti di sabato sera contro la Fiorentina. Molto dubbia la rete annullata a Zlatan Ibrahimovic reo di aver colpito la palla con il braccio, mentre si vede chiaramente che cerca di tenere il più possibile l’arto attaccato al colpo, pertanto il gol sembrerebbe regolare. Ma non per Calvarese che al Var decide di non convalidare. Il secondo episodio, probabilmente ancora più dubbio, è il penalty assegnato alla Fiorentina verso il finale della gara. Cutrone viene anticipato dal tocco di Romagnoli che prende evidentemente il pallone, l’attaccante viola cade rovinosamente a seguito del contatto con il capitano rossonero e Calvarese fischia immediatamente il calcio di rigore senza ritenere opportuno consultare il Var. Atteggiamento che manda su tutte le furie i rossoneri.
L’ Associazione Italiana Arbitri scagiona Calvarese e considera giusto il calcio di rigore. Secondo l’Aia infatti la palla sarebbe solo stata sfiorata e non avrebbe quindi cambiato di molto direzione. Per quanto discutibile tale affermazione si è comunque ritenuto di non punire in alcun modo l’arbitro. La scelta contestata di non andare al Var viene comunque difesa in quanto la palla non cambia direzione, quindi viene ritenuta corretta anche questa decisione.
Ovviamente il Milan non intende fermarsi qui e non reputa giuste o corrette le affermazioni dell’Aia. La dirigenza si sente lesionata e nelle sedi opportune vorrà fare presente questa situazione, nei prossimi giorni quindi potremo aggiornarvi sugli sviluppi.
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