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Milan, cosa rimane della gestione “cinese”. Il fallimento di un progetto tecnico e sportivo.
Milan, l’operato di Mirabelli e Fassone, una campagna acquisti “flop” e il patrimonio dilapidato. Entriamo meglio nel dettaglio qui di seguito.
Osservando le facce felici e sorridenti a Milanello, ci si scosta bruscamente dal passato e dalla fallimentare gestione cinese, guidata dal misterioso imprenditore Li Yonghong. Il quale per rilevare la società rossonera da Silvio Berlusconi per una somma intorno ai 500 milioni, si fece prestare i fondi da una società di Hong Kong, la “Teamway” e dalla “Elliot Management Corporation” fondo americano di investimenti, facente capo a Paul Singer.
Diventando presidente nel mese di aprile del 2017. Una base di acquisto partita già con il piede sbagliato, tanto è vero che il 10/07/2018 con un comunicato ufficiale, il colosso americano fece sapere di avere preso il controllo del club, in seguito all’inadempienza del proprietario cinese (gli furono prestati 303 milioni per condurre in porto la trattativa di acquisto). Anni dopo, Li Yonghong è in causa con l’altra società che gli aveva fatto il prestito ed è sparito dalla circolazione pubblica.
In quella prima estate rovente della nuova gestione asiatica, la direzione della parte commerciale e sportiva furono affidate rispettivamente a Fassone e Mirabelli, il primo con l’incarico di amministratore delegato, il secondo con quello di direttore sportivo. Con l’intento di riportare la società rossonera ai fasti della fulgida era Berlusconi (30 anni di gestione, 28 trofei ndr). Per farlo, l’obiettivo era quello di impostare una campagna acquisti in grande stile, opera a cui il direttore sportivo nativo di Rende (Cs) si dedicò anima e corpo.

Milan, gli acquisti di Mirabelli: che fine hanno fatto ? Il negativo impatto a bilancio
Cinque anni dopo, Mirabelli è in serie C, al Padova. Dove curiosamente ha ritrovato Antonio Donnarumma, portiere biancoscudato. Cosa resta della faraonica campagna acquisti condotta nell’estate 2018 ? Che fine hanno fatto i protagonisti di quella campagna di calciomercato ? Vediamo nel dettaglio: Musacchio (attualmente senza squadra) fu regalato alla Lazio, dopo essere finito ai margini; Kessie è appena passato al Barcellona a parametro zero; Ricardo Rodriguez, soppiantato da Theo Hernandez, fu sbolognato alla prima occasione (oggi è al Torino); Andrè Silva, pagato oro, fu scaricato dopo un anno.
Biglia è in Turchia, dopo avere passato più tempo in infermeria che sul campo; Calhanoglu è stato titolare per 4 anni e poi con grande riconoscenza è andato all’Inter; Bonucci fu pagato 42 milioni, investito della fascia che fu di Baresi e Maldini, scappò alla casa madre Juventus dopo un anno fuori dalla “comfort zone”; Borini ha toccato il punto più alto della sua carriera vestendo il rossonero, dopo tre stagioni fu regalato a una squadra turca; Andrea Conti ha pagato gli infortuni ed è stato dismesso da Milanello (è alla Sampdoria).
Kalinic è senza squadra, fece 6 reti e ne sbagliò in quantità industriale, Reina fu strapagato per fare il secondo portiere; lo sconosciuto Halilovic è tornato nell’anonimato (è al Reading in Inghilterra).
Zero acquisti azzeccati su tredici, un disastro insomma. Ma andiamo a vedere il bonus: rinnovo di Donnarumma con stipendio monstre e circo mediatico annesso che l’ha reso invendibile (più ingaggio come terzo portiere del fratello Antonio alla cifra di un milione, somma mai vista per un panchinaro); rinnovo di Romagnoli al rialzo e a cifre altissime e infine il rinnovo di Montella che fu esonerato a novembre…..Un fallimento su tutta la linea.
Le uniche cose che i tifosi ricordano positivamente della gestione Mirabelli
Facilissimo da ricordare: le cessioni di Niang, Lapadula, Josè Sosa e altri esuberi ben remunerati. Sul resto come abbiamo visto, c’è solo da mettere sopra una pietra tombale. Un’era grottesca nella storia rossonera, non tanto per le delusioni calcistiche e gli acquisti sbagliati, ma per i proclami fatti e per la precarietà della proprietà cinese.
Fortunatamente, di questa parentesi non resterà più nulla. Ma nella sfortuna, è arrivata la fortuna sottoforma della famiglia Singer, sempre più appassionata alle vicende rossonere e che sta procrastinando nel tempo la rivendita del bene acquisito (Il “Fondo Elliot” acquista, rilancia e rivende le aziende a prezzo maggiorato).
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FIFA, Infantino: “Non c’è mai troppo calcio, anzi ne servirebbe di più”
Gianni Infantino durante un intervento al World Sports Summit, ha delineato la visione della FIFA per un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile.
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, in un discorso pronunciato al World Sports Summit di Dubai, ha espresso la visione dell’organo di governo mondiale del calcio: un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile. Infantino ha affrontato uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni, il numero di partite e la presunta “saturazione” del calendario. Ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio tra calcio di club e calcio delle nazionali, tra partite significative e insignificanti.
Ha inoltre parlato degli investimenti della FIFA nello sviluppo del calcio in tutto il mondo e ha affermato: “Stiamo investendo miliardi di dollari nello sviluppo del calcio in tutto il mondo. Nei 211 Paesi tutti ricevono sovvenzioni per costruire campi e formare giocatori. Entro il prossimo anno avremo 100 accademie FIFA in 100 Paesi diversi”.
Infantino sul Mondiale per club e il Mondiale 2026
Infantino ha riservato spazio anche per parlare del Mondiale per club, uno dei progetti più ambiziosi della FIFA. Ha definito l’ultima edizione disputata negli Stati Uniti un successo commerciale e ha sottolineato l’importanza di dare spazio al calcio dei club.
Ha poi parlato delle impressionanti cifre previste per il Mondiale 2026, che si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico: “48 squadre, 104 partite: 104 Super Bowl in un mese. Avremo sei o sette milioni di persone negli stadi e sei miliardi davanti alla televisione. In appena due settimane abbiamo ricevuto 150 milioni di richieste di biglietti. In 100 anni di storia della Coppa del Mondo la FIFA ne ha venduti 44 milioni in totale. È qualcosa di assolutamente incredibile”.
Il ruolo della FIFA nel calcio mondiale
Infantino ha infine ribadito il ruolo fondamentale della FIFA nel finanziamento del calcio mondiale: “Siamo l’unica organizzazione che finanzia il calcio in tutto il mondo. Senza la FIFA non ci sarebbe calcio in 150 Paesi”.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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L’italiano Cardinaletti al fianco di Maresca al Chelsea
Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha ospitato di recente con orgoglio il manager Andrea Cardinaletti, figura di spicco del calcio internazionale e attuale assistant manager di mister Enzo Maresca al Chelsea. L’incontro, enfatizzato nelle ultime settimane anche da un post ufficiale del Governatore (Regione Marche) sui propri canali social, ha rappresentato un momento di particolare valore per il territorio. Un personaggio Made in Marche (nato a Jesi, città di Roberto Mancini e Luca Marchegiani) che porta il nome della sua terra ai vertici del calcio mondiale. Ebbene sì, stiamo parlando di Andrea Cardinaletti del Chelsea (campione del mondo in carica), una delle squadre più blasonate e prestigiose a livello internazionale.
Andrea Cardinaletti: da Jesi ai vertici del calcio mondiale
Originario di Jesi (Marche), Andrea Cardinaletti ha costruito una carriera di rilievo, che lo ha portato a collaborare con tecnici di fama internazionale, fino ad approdare al Chelsea di Maresca. La sua esperienza e professionalità sono oggi un patrimonio riconosciuto a livello globale. Il suo percorso professionale non può non rappresentare motivo di orgoglio per tutta la comunità marchigiana. L’incontro con Francesco Acquaroli avvenuto recentemente, ha evidenziato come la Regione Marche sia capace di esprimere eccellenze non solo culturali e imprenditoriali, ma anche sportive di elevato livello.
Marche protagoniste tra sport e istituzioni
La visita di Cardinaletti è stata l’occasione per ribadire il legame tra sport, istituzioni e territorio. Il tutto col Presidente Acquaroli che ha voluto sottolineare l’importanza di valorizzare i talenti marchigiani che si distinguono nel mondo. Questo incontro diventa così un emblema puro di come le Marche possano essere protagoniste sulla scena internazionale, grazie a figure che portano con sé i valori di impegno, passione, dedizione e professionalità. Un messaggio forte e chiaro: le Marche sono una terra di eccellenze che meritano di essere raccontate e celebrate. Non ci sono dubbi…
IL MESSAGGIO SOCIAL DI FRANCESCO ACQUAROLI: “CI FA MOLTO PIACERE CHE CARDINALETTI…”
“Oggi ho avuto il piacere di incontrare Andrea Cardinaletti, presidente della fondazione Gabriele Cardinaletti, nella sua nuova veste di assistant manager dell’allenatore del Chelsea, Enzo Maresca”, ha scritto recentemente Acquaroli sui social. “Ci fa piacere il successo di un nostro concittadino marchigiano, già profondamente impegnato sul territorio. Ad Andrea auguriamo di continuare a raggiungere prestigiosi traguardi!”.
Andrea Cardinaletti del Chelsea: chi è l’Assistant Manager di Enzo Maresca al Chelsea
Dopo la carriera da calciatore (è stato anche nel settore giovanile del Milan) e in primis nel settore bancario, ha intrapreso definitivamente un percorso da dirigente sportivo in diverse società italiane. Ha ricoperto incarichi di prestigio come Presidente del Credito Sportivo e coordinatore infrastrutture della Lega Serie A. È attualmente non solo Assistant Manager di Maresca al Chelsea, bensì presidente della Fondazione Gabriele Cardinaletti. Una Fondazione molto attiva e dinamica, impegnata in attività culturali e sociali sul territorio marchigiano. Complimenti ad Andrea Cardinaletti per tutto ciò che ha fatto e che sta facendo tuttora. Fonte immagine: social/Facebook F.Acquaroli

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Calcio e morti improvvise tra AI e prevenzione
A Santa Maria di Castellabate (Salerno) arriva un nuovo e importante software ad elevata tecnologia per lo studio delle morti improvvise, firmato Fondazione Polito. Ebbene sì, la nota Fondazione Fioravante Polito in Campania fa sul serio e il Presidente Davide Polito (con il suo staff) si conferma assai attivo e dinamico sul territorio nazionale. In sintesi, la Fondazione Polito, nello studio di Santa Maria di Castellabate (Salerno) diretto dal Dott. Roberto Viceconti, offre un servizio d’avanguardia dedicato alle morti improvvise. Andiamo per ordine e scopriamo di più.
FONDAZIONE FIORAVANTE POLITO: UN PROGETTO ASSAI INNOVATIVO A SANTA MARIA DI CASTELLABATE (SALERNO). PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE
Un progetto sicuramente molto innovativo e a nostro giudizio meritevole di particolare attenzione ed interesse. Il tutto con nuovo rilevante software specialistico e apparecchiature di alto livello potenziate dall’Intelligenza Artificiale (AI – Artificial Intelligence). La mission fondante? Per analisi più rapide e risultati più precisi ed efficaci. Perché la prevenzione nello sport è fondamentale. E non smetteremo mai di ribadirlo.
PREMIO LETTERARIO SPORTIVO 2026: A GENNAIO 2026 A SANTA MARIA DI CASTELLABATE
Il prestigioso premio letterario internazionale sportivo “Pietro Mennea” si terrà a gennaio 2026 al Museo e Biblioteca del Calcio Andrea Fortunato di Santa Maria di Castellabate, proprio sotto la regia della Fondazione Polito di Davide Polito. Sabato 24 gennaio 2026 la data da segnare bene in calendario. Una giornata culturale e sportiva che si preannuncia appassionante, ricca di ospiti, e all’insegna di fondamentali valori sociali e umani. Intanto non resta che augurare un 2026 ricco di soddisfazioni personali e professionali a tutti i lettori Calciostyle.

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