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Milan: cos’è successo a Donnarumma?

Il derby di Milano è ormai passato. Il risultato e l’andamento, sono noti ormai a tutti, nonostante gli impegni europei infrasettimanali di mezzo. Se dalla parte dei vincitori, dei Nerazzuri, la stracittadina di domenica ha dato entusiasmo all’ambiente e certezze dei proprio mezzi, dalla sponda opposta, degli sconfitti, sono emersi alcuni limiti, in particolare quelli “caratteriali”.
E’ giusto dare atto anche agli errori dei singoli, in casa dei Rossoneri; ovviamente quello più evidente, è senz’altro del numero 1, o meglio, del numero 99 Gigio Donnarumma, con un’uscita-non uscita sul gol subito al 92esimo.
Purtroppo, il giovane portiere che porta l’abbreviazione del suo anno di nascita come numero sulla maglietta non è nuovo ad errori simili.
Un astro nascente
Proprio in questo periodo, esattamente il 25 Ottobre 2015, faceva il suo esordio in Serie A, dopo essere stato aggregato alla Prima Squadra l’anno prima dall’allora allenatore Filippo Inzaghi, un giovane Donnarumma di 16 anni.
La partita finì 2 a 1 per i Rossoneri e, nonostante l’errore di posizionamento sul gol direttamente su punizione di Berardi, non sfigurò per niente, tant’è che il mister Mihajlovic lo preferì al più che trent’enne Diego Lopez. Anche sotto la gestione Montella, l’estremo difensore del Milan, fece la sua grande parte, come nella partita vinta ai rigori per la Supercoppa Italia contro la Juventus o, sempre contro i Bianconeri a Torino, con una grandissima prestazione.
Quella partita stava segnando un legame forte con la tifoseria rossonera, anche con la frangia più calda, nonostante la sconfitta: tutti ci ricordiamo il bacio davanti al settore ospiti destinato ai milanisti, per dare uno schiavo a quelle polemiche dei media che cominciavano a far girare voci priva di fondamenta, per parlare. In quella stagione tutti gli perdonavano tutto, senza il minimo dubbio, e la crescita tranquilla e sana del ragazzo era evidente. Qualcosa, però cambiò.
Cosa è successo?
Nell’estate 2017 ci fu una vera e propria soap-opera, messa su anche dai giornali e telegiornali, per il rinnovo di Gigio, in scadenza l’anno successivo. I protagonisti furono: sicuramente il calciatore, Raiola e la dirigenza del Milan targata Mirabelli-Fassone.
Ci fu un caso quasi politico tra colpi di tweet, foto, interviste, conferenze e anche striscioni dei tifosi. Un caos che portò, tuttavia, al rinnovo (da 180 mila a 6 milioni di Euro l’anno). Mise d’accordo tutti, ma con delle ombre portate anche dall’acquisto inspiegabile del fratello Antonio. Questa cosa segnò il portiere: ad ogni errore gli viene rimarcato il suo abbondante stipendio.
Non critichiamo le sue doti, assolutamente indiscutibili, ma è evidente che da quell’estate le pressioni, anche da fuori, hanno destabilizzato la sua tranquillità. Anche se molte volte è stato lui a salvare il risultato, pochi gli hanno perdonato l’ultima finale di Coppa Italia persa contro la Juventus e il derby appena passato.
Ci viene da chiederci: se fosse stata eseguita in modo tranquillo e corretta senza tante chiacchiere e storie, la modalità del rinnovo di Gigio, come sarebbero andate le cose fino ad ora? Vi dice qualcosa Mario Balotelli?
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Ultim’ora Milan, l’ira di Furlani: Conceicao a rischio esonero

Ultim’ora Milan, arrivano indiscrezioni in redazione in merito a una decisione da parte della dirigenza sul tecnico portoghese. Vediamo i motivi.
Le dichiarazioni del portavoce di Sergio Conceicao non hanno fatto di certo piacere alla dirigenza.
Ne è infatti venuto fuori un quadro di profonda insoddisfazione da parte del tecnico portoghese il quale si aspettava giocatori più pronti dal punto di vista fisico e una magiore vicinanza da parte della stessa dirigenza.
Poco dopo il diretto interessato ha voluto smentire, ma la frittata era ormai stata fatta. Tanto da attirare le ire di Giorgio Furlani il quale, ci riferiscono, ha davvero preso male l’intera situazione tanto da mettere il tecnico alla gogna.
Riflessioni in corso su un possibile esonero qualora non arrivasse un risultato positivo contro il Lecce.
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Monza, Nesta: “Con l’Inter dobbiamo prenderla con leggerezza e giocare con la giusta mentalità, magari ci concedono qualcosa. Sto lavorando sull’orgoglio”

Il Monza, con la Serie B in vista, si prepara alla trasferta contro l’Inter. Nesta carica la squadra per la difficile sfida contro l’inter di Inzaghi.
Il Monza, con il cammino compromesso e con un piede in Serie B, si prepara alla complicatissima trasferta di Milano contro l’Inter di Inzaghi. Alessandro Nesta, allenatore dei brianzoli, ha parlato in conferenza stampa della sfida che attende la sua squadra, cercando di trovare motivazione per affrontare una delle sfide più complicate della stagione.
Monza, Le Parole di Nesta
Con l’Inter sarà complicato
La dobbiamo prendere così, con leggerezza. In uno stadio importante contro una squadra fortissima. Servirà giocare con la mentalità giusta e il piacere e lo stimolo di giocare contro questa Inter. La classifica non la dobbiamo guardare in questo momento. Speranze? Loro sono fortissimi e noi andremo a fare la nostra partita, sicuramente per provare a vincere consapevoli delle difficoltà. Il concetto deve essere sempre quello: fare risultato. Poi è chiaro che affrontare una squadra del genere è complicato. Magari da qualche parte qualcosa possono lasciare visto che hanno affrontato Napoli, Feyenoord e precedentemente altre partite complicate. Magari ci concedono qualcosa”.
E’ stata una stagione ricca di cambiamenti e colpi di scena. I nuovi cosa hanno portato?
“I nuovi hanno bisogno di tempo e magari anche un contesto diverso, ma al momento la situazione è questa. Sono ragazzi interessanti ma per giocare determinate partite hanno bisogno di un percorso più lungo. Non li bocciamo ma nel giudizio dobbiamo considerare anche il contesto in cui si trovano. Magari anche per questo siamo un pò in difficoltà. Inter squadra di un altro pianeta rispetto a noi? Si, noi dobbiamo trovare un equilibrio perchè aspettarli e attenderli non è la strada giusta. Se contro questi giocatori stai sempre basso e pensi sempre alla fase difensiva prima o poi il gol lo prendi. Comunque abbiamo recuperato Caprari, Castrovilli sta bene e ha passato una buona settimana. Pessina lo portiamo ma non è ancora pronto per giocare. Le contestazioni nei nostri confronti? Ci stanno, è normale”
Su Simone Inzaghi
“Mi ha stupito quando ha iniziato a fare l’allenatore, l’attaccante fatico a vederlo in questo ruolo. E invece Simone è un top manager ma non solo in Italia ma in Europa. Gli auguro tutto il meglio perchè se lo merita ed è un ragazzo in gamba”

SIMONE INZAGHI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Su quale aspetto sta lavorando?
“Sull’orgoglio, perchè non possiamo accettare una retrocessione in questa maniera. Nella vita può succedere di tutto ma serve combattere tutti i giorni. Non si può mollare ne staccare, non si possono fare certe figure. Non le meritiamo noi e non le meritano i tifosi, la società e tutto l’ambiente. Si può retrocedere ma non si deve mollare, ma anche per il bene degli stessi calciatori che nei prossimi anni dovranno trovare contratti e nuove squadre”.
Un ricordo di Pizzul
“Persona di un educazione e professionalità unica, sono cresciuto con i suoi racconti e la sua voce. Lo ricordo con grandissimo affetto, per me è un pezzo della mia vita e pezzo della mia infanzia. Grande giornalista e grande persona”.
L’esonero ha rappresenta un rimpianto?
“Per la formazione vediamo, devo ancora decicere. Ci sono poche cose da sistemare prima di fare le scelte. Rimpianti? In alcuni momenti la squadra andava bene, potevamo magari raccogliere qualcosa in più in determinate partite. Quattro o cinque punti in più li potevamo fare”
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Milan, caos sul nuovo DS: Pellegatti “Sembrerebbe essere stato scelto Tare, ora tutto fermo”

Milan, andiamo qui di seguito a leggere le parole del noto giornalista sportivo di fede rossonera Carlo Pellegatti in merito al nuovo Direttore Sportivo.
A breve dovrebbe essere definito il nuovo DS, a parte qualche solita lungaggine dovuta ad alcune riflessioni in corso.
A fare chiarezza, quantomeno provare a farla vista l’attuale situazione del Milan, ci ha pensato Carlo Pellegatti.
Queste le sue parole:” Ovunque mi giro vedo caos. E’ successo veramente di tutto, ma siamo sempre affezionati e vicini al nostro Milan. Ci sono le ipotesi di un Milan a doppia testa: Cardinale e Ibra da una parte, Furlani dall’altra. Caos per il nuovo direttore sportivo. Il Milan sembrerebbe avere scelto Tare, ora c’è tempo. Sembrava si andasse in maniera univoca, ora è tutto fermo. Quando succedono queste cose poi ci sono i dubbi, le voci, il caos. Poca chiarezza”.
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