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Milan: crescita lenta e i nuovi non decollano

Il nuovo Milan non convince. Che poi nuovo è una parola grossa perchè di nuovo in queste ultime gare abbiamo visto solo l’allenatore Giampaolo e poco altro. Nonostante i sei punti che permettono ai rossoneri di stazionare nei piani alti della classifica ciò che preoccupa è la quasi totale mancanza di gioco di cui non possiamo al momento farne una colpa a Giampaolo però qualche evidente campanellino d’allarme sta venendo fuori e ritengo debba essere seriamente preso in considerazione. Il bicchiere può essere visto mezzo pieno o mezzo vuoto, io lo ritengo mezzo vuoto perchè le tre squadre affrontate erano avversarie modeste e pare eccessiva la fatica fatta anche solo per tirare in porta, non dico per avere la supremazia del campo e del gioco che non c’è mai stata. Vedere uno o due tiri in porta per partita contro Udinese, Brescai e Verona, con tutto il rispetto, non è concepibile.

Cosa c’è di diverso dal gioco di Gattuso? Al momento direi poco nulla, se non che il Milan attuale gioca peggio rispetto lo scorso anno pertanto mi viene da pensare sia un problema di giocatori e non di allenatore. Ma perchè quindi si continua ad entrare in campo con gli stessi interpreti dello scorso anno quando gli acquisti sono stati sei? Perchè non provarli ed ostinarsi a giocare con coloro che danno più garanzie? Ma garanzie di cosa? Questo è il dilemma che attanaglia tifosi ed addetti ai lavori, oltre che alimentare le perplessità della dirigenza che stando anche alle parole di Boban sperava di essere più avanti come preparazione e di conseguenza come gioco. Giampaolo continua a sperimentare e gli esperimenti ci sembrano un po’ troppi. Domenica è entrato con il 4-3-1-2 per passare nel secondo tempo ad un 4-3-3, stesso modulo di Montella prima e Gattuso poi. Così si rischia di mandare in confusione anche i giocatori che avrebbero necessità di avere un copione ben preciso da recitare.

Sabato sera ci sarà il derby, prima vera sfida impegnativa per i rossoneri e prima vera e propria prova del nove per capire se Giampaolo sta andando verso la direzione giusta oppure no. Indipendentemente dal risultato servirà vedere dei segnali positivi, servirà vedere un gioco ed una grinta che al momento non si vedono. Ritengo l’Inter più forte ed organizzata e Conte quel valore aggiunto in più, ma questo derby è capitato proprio a fagiuolo perchè potrà permettersi ai rossoneri di svegliarsi e dimostrare che possono combattere per i posti che contano. Nulla è perduto anche in caso di sconfitta, ci mancherebbe, siamo solo alla quarta giornata, però ci sono momenti della stagione dove una squadra è chiamata a dare un forte segno di discontinuità e sabato per il Milan sarà uno di quei momenti, in caso contrario serie riflessioni saranno doverose.

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Pubblicato da
Mauro Vigna
Tag: Milan

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