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Milan, da Conte a Luis Enrique: Pioli sulla graticola? La situazione

Milan, in questi giorni sono stati citati alcuni nomi per il post Stefano Pioli. Ma siamo così sicuri che la fine del tecnico sia ormai giunta? Analizziamo la situazione in dettaglio.
E’ ormai diventato un gioco, ogni volta che il Milan perde o convince poco, andare a fare una sorta di fantallenatori. Non capita ovviamente solo con i rossoneri, ma in queste ultime settimane ne abbiamo lette – e dette – parecchie proprio sul conto del chiacchieratissimo allenatore parmense.
In primis abbiamo scritto dei contatti con Luis Enrique ed Antonio Conte, due allenatori importanti, ambiziosi e soprattutto legati ad un progetto che sicuramente il Milan ha ben chiaro in testa per l’immediato futuro. Allenatori che costano parecchio, che pretendono.
Una dirigenza attenta e lungimirante non può che analizzare il momento, capire quali siano i problemi e soprattutto studiare un piano qualora le cose non dovessero andare bene. Ed è esattamente quello che sta succedendo al Milan.
A pagare, lo sappiamo, sarà Pioli qualora i rossoneri non dovessero arrivare tra le prime quattro posizioni, ma al tempo stesso non vi è la certezza matematica perchè andrà analizzato anche il cammino in Champions ed altre faccende gestionali interne. Una valutazione a 360 gradi in quanto mandare via un allenatore che ha portato uno scudetto importante (quanto inaspettato) la scorsa stagione è da gestire con estrema attenzione.
In questo preciso istante in cui scriviamo possiamo sostenere che Pioli sia in discussione. Come d’altronde lo sarebbe qualsiasi altro allenatore nel caso in cui non arrivassero i risultati. Ma quello che è giusto precisare è che nulla è stato deciso al momento. Tutti i ragionamenti saranno effettuati in estate, a bocce ferme.
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Milan, ancora insieme dalla prossima stagione? I rapporti tra Paratici e Allegri

Milan, stando alle ultime indiscrezioni ricevute e vagliando alcuni rumors, potrebbe ricostituirsi la coppia che insieme ha lavorato alla Juventus e al Tottenham.
Ancora del tutto aperto e dall’esito incerto il casting per portare a Milano un Direttore Sportivo. Rumors dicono che in vantaggio possa esserci Fabio Paratici, uomo gradito a Giorgio Furlani, con Igli Tare che al mometo sembra perdere un po’ di terreno.
Lo stesso Amministratore Delegato vorrebbe avere voce in capitolo anche per quanto riguarda la scelta dell’allenatore e il nome gradito, peraltro anche alla parte restante della dirigenza, è quello di Massimiliano Allegri.
Ma la domanda sorge spontanea: i due possono coesistere, o meglio, quali sono attualmente i rapporti tra loro? Sicuramente tra i due c’è un rapporto di profonda conoscenza, sebbene Paratici abbia contribuito al licenziamento di Allegri nel 2019. Tuttavia i rapporti si sono nuovamente consolidati quando il tecnico è volato a Londra per imparare i segreti della Premier League collaborando appunto con l’allora DS del Tottenham.
Siamo quindi piuttosto certi che alcune frizioni del passato siano un lontano ricordo.
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Pogba da oggi è libero: quale futuro per il Polpo?

Paul Pogba, dopo 18 mesi di stop, può tornare in campo da oggi. La domanda che tutti si pongono è quale squadra punterà su di lui.
L’11 marzo 2025 segna la fine di un lungo incubo per Paul Pogba. Dopo un anno e mezzo di squalifica per positività ai metaboliti non endogeni del testosterone riscontrati nel match vinto dalla Juventus contro l’Udinese il 20 Agosto 2023, il centrocampista francese è finalmente libero di tornare a giocare.
Il declino di Pogba
Pogba, che nel 2018 ha toccato probabilmente l’apice della sua carriera vincendo il Mondiale con la Francia, ha vissuto anni complicati, tra infortuni e problemi extracalcistici. Dopo il suo ritorno alla Juventus nel 2022, il centrocampista non è mai riuscito a esprimersi con continuità, accumulando poche presenze e incappando poi nella squalifica che lo ha tenuto lontano dal campo per un anno e mezzo. Una punizione inizialmente fissata in 4 anni, poi ridotta dal TAS a 18 mesi, che ha di fatto messo in pausa la sua carriera nel momento più delicato.
Oltre ai guai fisici e alla vicenda doping, Pogba è stato al centro di una storia drammatica, ovvero il tentato sequestro e la richiesta di estorsione da parte di un gruppo criminale, tra cui figurava anche suo fratello Mathias. Eventi che hanno segnato profondamente il campione, portandolo a una riflessione profonda sul suo futuro.
Le possibili destinazioni e il sogno Mondiale ’26
Ora Pogba ha 31 anni e una carriera da ricostruire. Il talento non si discute, ma dopo 18 mesi senza partite ufficiali, chi sarà disposto a dargli fiducia? Tra le opzioni più quotate ci sono l’Arabia Saudita e la MLS. Tuttavia non è da escludere un ritorno in Premier League dal momento che, in Inghilterra, Pogba ha lasciato ricordi contrastanti. Il Manchester United, dopo due avventure altalenanti, difficilmente gli riaprirebbe le porte, ma qualche squadra di fascia alta potrebbe puntare su di lui.
Sarà difficile poi immaginare una permanenza alla Juventus, che ha già voltato pagina. Tuttavia, squadre italiane con ambizioni europee potrebbero scommettere su di lui con un ingaggio ridotto.
Inoltre, l’obiettivo di Pogba, oltre a trovare una squadra, è poi quello di riconquistare la maglia della Francia. Saltato il Mondiale 2022, sogna di giocare il suo terzo torneo nel 2026. Deschamps, che lo ha sempre stimato, lo terrà d’occhio, ma prima serviranno prestazioni convincenti.
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Theo Hernandez-Maldini, un caffè che vale più di mille parole

Theo Hernandez-Maldini, li abbiamo visti ieri al bar per un caffè sorridere e scherzare. Cosa ci sarà dietro?
Il presente (forse anche il futuro) insieme a un glorioso passato. Una fotografia che ha letteralmente mandato in solluchero l’intera tifoseria rossonera la quale, tra aspre critiche, vorrebbe continuare a tifare Theo Hernandez anche la prossima stagione.
Il caffè con Paolo Maldini è stato di certo un’occasione per discutere anche di calcio. L’ex dirigente del Milan era stato colui che fortemente aveva chiesto l’arrivo del terzino francese e tra i due era nato un particolare rapporto di stima e amicizia proseguito anche in seguito all’addio dello stesso Maldini.
Come abbiamo detto e scritto in precedenza, Theo Hernandez starebbe pensando ad un clamoroso dietrofront. In lui adesso sembra esserci la volontà di rimanere al Milan dopo che la scorsa estate aveva chiesto la cessione.
Theo da sempre pretende garanzie, ha nulla contro il Milan, ma ad ottobre compirà 28 anni e la voglia di competere, e vincere, qualche trofeo è tanta. Ergo, vuole restare a particolari condizioni. E sembra che in queste ultime settimane il giocatore abbia ricevuto ampie rassicurazioni. Aria di cambiamenti? Riteniamo di sì.
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