Milan, da tempo lo scriviamo, ma la dirigenza rossonera è letteralmente spaccata per quanto riguarda la decisione su quale allenatore mettere sulla panchina in estate.
Mentre il tecnico Stefano Pioli continua a inanellare vittorie e buone prestazioni, la dirigenza riflette sulla scelta migliore per l’estate. La sensazione che il tecnico parmense sia arrivato a fine ciclo è tangibile. Aleggia nello spogliatoio, nei salotti di Via Aldo Rossi e, in base a indiscrezioni ricevute da fonti molto dentro al mondo Milan, lo stesso Pioli avrebbe comunicato alla squadra la volontà di lasciare il club. In comune accordo con lo stesso, senza litigi o scie di malumori. Sarà una classica separazione dopo anni di buona reciproca collaborazione.
Vediamo ora cosa potrebbe accadere. Sappiamo che tra i primissimi allenatori contattati addirittura lo scorso anno c’è Francesco Farioli che piace moltissimo a Moncada. Giovane tecnico del Nizza, secondo in Ligue 1 dopo il Paris Saint Germain. Ci sono stati diversi contatti, ma la pista pare essersi raffreddata dopo l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic.
Lo svedese si è fin da subito attivato chiamando l’amico Antonio Conte ed ottenendo un accordo di massima, anche in seguito ad un incontro tra il leccese e Gerry Cardinale
. Sappiamo della forte influenza dell’ex attaccante sul patrono di Redbird, ma il tutto sarà subordinato all’arrivo di nuovi soci, senza dei quali l’intero progetto Conte non potrà stare in piedi.Cardinale dovrebbe quindi avere l’appoggio di nuovi capitali provenienti dall’Arabia e di conseguenza soci che entrerebbero nell’organigramma AC Milan dapprima con una quota di minoranza per poi scalare la vetta con scadenze prefissate. Il tutto consentirebbe di estinguere anticipatamente il vendor loan, ossia il prestito di 600 milioni da parte del Fondo Elliott, liquidando lo stesso e di conseguenza salutando anche Giorgio Furlani il quale tornerebbe alle dipendenze della famiglia Singer e mettendo alla porta Paolo Scaroni che tornerebbe a dedicarsi agli affari di Enel.
Un quadro piuttosto chiaro, fuorché nei tempi. Si ipotizza che in primavera potrebbe definirsi l’intero organigramma, ma i tempi stringono, Antonio Conte pretende risposte e tutti sappiamo che senza sapere quale sarà l’allenatore del prossimo anno, difficile sarà capire su quali giocatori puntare la prossima stagione. Ed i ragionamenti si fanno adesso.
Aggiornato al 17/02/2024 8:00
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