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Milan, Elliott (ri)scende in campo: le sorti di Maldini e Massara
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Milan, nonostante negli ultimi giorni la situazione legata a Maldini e Massara sia stata trascurata, questo non deve destare alcun sospetto.
Il prolungamento per i due dirigenti (decisivi, sul mercato, in questa grandiosa conquista dello Scudetto) non è affatto in discussione e presto verranno apposte le firme sui contratti.
Lo abbiamo riferito: l’incontro tra Gerry Cardinale e Paolo Maldini (oltre che avere una funzione puramente conoscitiva) è servito per ribadire le intenzioni del Milan.
Il cambio di proprietà sarà soltanto a livello formale, ma la squadra dirigenziale non verrà cambiata.
Tuttavia, le operazioni più calde che il Diavolo è molto vicino a chiudere (Origi in dirittura d’arrivo e Renato Sanches imminente) non possono essere perfezionate finché il duo non prolungherà il proprio rapporto col club di Via Aldo Rossi, trovandosi a capo dell’area tecnica rossonera.
Milan, chi si rivede: palla a Elliott
Queste due azioni (legate ovviamente tra di loro) vedranno la luce soltanto nei prossimi giorni, con un importante particolare che dovrebbe far accelerare le tempistiche di chiusura.
Infatti, finché il closing con la nuova proprietà americana non avverrà (è previsto comunque per metà settembre), a Milano non c’è l’urgenza che Gerry Cardinale faccia il suo ingresso ‘in campo’ per chiudere la pratica.
La volontà di continuare insieme ovviamente c’è, e ciò va di pari passo con la continuità di vittorie: è inevitabile pensarlo dopo ciò che è stato fatto sul mercato per garantire a Mr Pioli una rosa finalmente competitiva.
Dunque le vicende legati a contratti e trattative saranno (ancora) nelle mani della vecchia proprietà monitorata dal fondo Elliott.
Al momento, quindi, è Ivan Gazidis che sta cercando insistentemente un accordo coi vertici rossoneri: basterà limare gli ultimi particolari e poi ‘les jeux son fait’.
I tifosi rossoneri gongolano, attendono l’apertura della sessione di mercato per vedere i primi acquisti circolare nel ritiro di Milanello, mettendosi da subito a disposizione di Pioli.
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Zeman, Olivi: “E’ vigile, ma non so se tornerà a parlare”
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Il boemo Zeman, noto per la sua disarmante franchezza, impensierisce da quando è ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma, a seguito di un malore.
Al Corriere della Sera, il direttore dell’unità operativa complessa di neurochirurgia (oltre che direttore del dipartimento di neuro-scienze) Alessandro Olivi ha parlato della situazione legata a Zeman.
Olivi, dottore nel celebre ospedale di Roma, cerca di sanare qualche dubbio in merito al famoso paziente del suo reparto “Ho visto Zeman, fatica a parlare ma comprende la situazione e annuisce collaborando con i sanitari.”
Continua dicendo che “Non direi che è particolarmente affranto o comunque non lo dà a vedere; ma si rende conto benissimo della sua condizione e del perché si trova in ospedale.” e con queste parole il dottor Olivi lascia ben sparare che l’ex allenatore di Roma, Lazio ecc. si possa riprendere.
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I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma (e non solo) si stringe intorno a a Zeman: il “guerriero dalla lingua tagliente”
Zdenek Zeman è un volto stranoto in ambito calcistico. Basta ricordare le 358 partite da allenatore in Serie A e circa un anno fa (era il 13 febbraio 2024).
Zeman è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per un’ischemia celebrale ed è, attualmente, in terapia intensiva.
Anche se le sue condizioni non sono ancora fuori pericolo; va detto che Zdenek Zeman appare vigile e questo farebbe sperare in una ripresa anche se non si ha certezza di quanto e come si potrebbe realizzare.
Zeman ha ricevuto un gran numero di messaggi di incoraggiamento perché nel calcio è noto, da sempre, per la sua schiettezza. Ex allenatore del Foggia, Lazio, Roma e Pescara dalle quali squadre ha ricevuto un abbraccio (virtuale) caloroso.
Nonostante Olivi abbia detto che “non sappiamo se tornerà a parlare. Ce lo dirà il tempo. Dipende da quanto è stato in sofferenza il tessuto celebrale. Al momento ha difficoltà nel linguaggio e nei movimenti: Dal lato destro del corpo. E’ vigile, collabora con i medici ai quali risponde con cenni del capo. Annuendo. Capisce tutto; ora dovrà fare altri test.”
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Messi: “Sono sempre me stesso, preferisco una vita semplice e normale con la mia famiglia”
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Leo Messi si racconta: una vita semplice e normale nonostante il successo planetario.
La vita quotidiana di Leo Messi
Leo Messi, una delle figure più iconiche del calcio mondiale, ha recentemente condiviso alcuni dettagli della sua vita personale in un’intervista esclusiva con Apple Music. Nonostante il suo status di superstar, Messi ha rivelato che cerca di mantenere uno stile di vita il più possibile normale e semplice. Quando torna a casa, il campione argentino si dedica completamente al ruolo di padre, trascorrendo del tempo di qualità con la sua famiglia e i suoi figli.
Un esempio di umiltà e semplicità
Durante l’intervista, Messi ha sottolineato quanto sia importante per lui mantenere la normalità nella sua vita quotidiana, affermando che questa è sempre stata la migliore maniera di vivere secondo la sua opinione. Messi continua a ispirare milioni di persone non solo con le sue prodezze sul campo, ma anche con il suo esempio di umiltà e semplicità fuori dal rettangolo di gioco.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🇦🇷 Leo Messi: “I’m always myself, even now. When I get back home, I live my life as a father and spend my time with the family, the kids”.
“My life is very simple, normal. This is always the best way to live in my opinion”, told @AppleMusic. pic.twitter.com/UmGE6UwOTQ
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) February 28, 2025
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Milan, summit terminato: la decisione su Conceicao
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Milan, la giornata di oggi è stata importante per le sorti del tecnico portoghese. Vediamo qui di seguito cosa si è deciso.
Una sconfitta che ha fatto male quella di ieri sera contro il Bologna. Che fa il paio con quella di sabato sera scorso contro il Torino, peraltro sempre con lo stesso risultato.
Due sconfitte che hanno acceso diversi campanelli d’allarme all’interno della dirigenza e culminati con un summit in data odierna per discutere le sorti di uno dei principali imputati: Sergio Conceicao.
La decisione è stata quella di rinnovare la fiducia al portoghese rimandando di fatto ogni tipo di valutazione al termine della gara casalinga di domenica sera contro la Lazio.
L’ombra di Mauro Tassotti quale traghettatore da qui a fine stagione è comunque ben visibile.
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