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Milan, Furlani incontra l’entourage di Leao: decisione a fine stagione | Tutti i dettagli
Milan, una questione urgente e da affrontare immdiatamente quella legata al malcontento di Rafael Leao. Come riporta anche la Gazzetta dello Sport, nella giornata di ieri si è tenuto un importante incontro.
Giorgio Furlani nella giornata di ieri ha incontrato l’entourage di Rafael Leao. Da informazioni di fonti molto vicine a Via Aldo Rossi, dal quarto piano di Casa Milan l’incontro sarebbe avvenuto in un clima collaborativo e di piena sintonia. Insomma, nessun tono alto e intenzione di risolvere al meglio la questione.
Il fatto che Leao sia il migliore talento in organico è assodato e non si discute, tuttavia gli ultimi mal di pancia non possono e non devono essere trascurati. La preoccupazione degli agenti è che il portoghese possa trovare poco spazio in seguito ad alcune decisioni di Paulo Fonseca.
Furlani ha preso atto della situazione tranquillizzando tutti e soprattutto lasciando a Leao la possibilità di scegliere a fine stagione. Ovviamente il giocatore è una pedina importante, tuttavia a fronte di un’offerta adeguata potrebbe lasciarlo partire, nonostante la clausola rescissoria da 175 milioni.
Da parte della dirigenza rossonera c’è insoddisfazione nel rendimento di Leao, solo una rete da inizio stagione e comportamenti a volte non proprio consoni, come nel caso del cooling break. Si attende quindi una svolta da parte dell’esterno sinistro e soprattutto la decisione a fine stagione spetterà a lui. Il Milan è stato chiaro, non tratterrà nessuno controvoglia.
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Milan-Cardinale, cosa cambia dopo la definizione dello stadio
Milan-Cardinale, abbiamo assistito in queste ultime ore a una decisa accelerata per la questione stadio. Andremo qui di seguito a capire meglio cosa potrebbe accadere agli alti vertici del club.
Il Milan abbandona la strada di San Donato per rimanere nell’area del San Siro. Un nuovo stadio in città insieme all’Inter la quale a sua volta ha abbandonato il progetto di Rozzano.
A questo punto resta da capire cosa potrebbe accadere negli alti vertici del club di Via Aldo Rossi. O meglio, Cardinale rimarrà ancora alla guida del Milan dopo la definizione e avvio dei lavori del nuovo stadio?
La risposta ad oggi non è certa. Quello che possiamo dire senza alcun timore di essere smentiti è che il patron di Redbird sta cercando soci di minoranza in grado di apportare capitali freschi utili per liquidare il vendor loan di Elliott a fine agosto. Una volta fatto questo, Cardinale sarà l’unico proprietario del Milan e ci aspettiamo alcuni cambiamenti nel board, ad iniziare da una possibile partenza di Giorgio Furlani.
Detto questo, una volta definita la questione stadio e liquidato Elliott, Cardinale potrà decidere se continuare a tenersi il Milan oppure guardarsi intorno con la certezza di venderlo realizzando una copiosa plusvalenza. Già oggi il valore del club è aumentato rispetto a due anni fa, con lo stadio si andrebbe a parlare di cifre di vendita intorno ai 2 miliardi. Sicuramente qualche pensiero verrà fatto.
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Milan, ancora panchina per Leao? Fonseca pensa ad Okafor
Milan, il tecnico Fonseca sta preparando la migliore strategia per andare ad affrontare sabato pomeriggio il Bologna. Vediamo l’ennesima probabile esclusione illustre.
Il Milan sfiderà il Bologna sabato pomeriggio alle ore 18. Paulo Fonseca potrebbe nuovamente fare accomodare in panchina Rafael Leao con il quale in questi ultimi tempi i rapporti non sono propriamente idilliaci.
Qustione di turnover certamente, Fonseca predilige far giocare chi è più in forma per il bene della squadra, senza guardare in faccia nessuno.
E abbiamo visto che Noah Okafor sta dimostrando di essere a livelli ottimali.
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Mourinho, indagini Manchester City: “Medaglia in più per me”
Mourinho vede nel processo contro la squadra dello sceicco Mansour una ricca opportunità. Potrebbe infatti aggiudicarsi un altro titolo.
Se il Manchester City verrà privato dei titoli, il Manchester United riceverà il trofeo della Premier League per la stagione 2017-18.
Alla guida in quella stagione c’era proprio Josè Mourinho, che arrivò secondo a 19 punti dalla squadra di Pep Guardiola.
Le accuse
Le accuse mosse al Manchester City dalla Premier sono di aver infranto le norme di spesa dal 2009 al 2018.
Sembrerebbe che la squadra dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan abbia violato per 115 volte le regole imposte dall’Uefa.
Per 9 anni il club non avrebbe fornito informazioni accurate.
La risposta del Manchester City
Da parte sua il club inglese nega tutte le accuse.
Rischia però pesanti sanzioni. Per violazioni del fair play finanziario nella scorsa stagione le squadre sanzionate sono state l’Everton (-8 punti) e il Nottingham Forest (-4).
Il City ha vinto il titolo inglese per quattro volte consecutive.
Il suo caso è stato deferito a una commissione indipendente nel febbraio 2023.
Se dovesse essere ritenuto colpevole di alcune o tutte le accuse potrebbe anche essere retrocesso dalla massima serie.
Il punto di vista di Mourinho
“Abbiamo vinto l’Europa League e siamo arrivati secondi in Premier League. Penso che abbiamo ancora una possibilità di vincere quel campionato. Devono pagarmi il bonus e darmi la medaglia” ha detto ai giornalisti l’allenatore del Fenerbahce prima della sfida di Europa League contro lo United.
Ha aggiunto poi che ritiene la formazione di Ten Hag una buona squadra e che spera si riprenda prima del suo probabile ritorno in Premier League.
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