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Milan, futuro incerto per Fonseca: classifica preoccupante e contatti con Allegri
Milan, futuro del tutto incerto per il tecnico rossonero Paulo Fonseca. Vediamo qui di seguito i possibili scenari da inizio anno prossimo e i primi contatti con Allegri.
La posizione in classifica del Milan preoccupa non poco dirigenza, tifosi e ovviamente proprietà. Nel business plan di Gerry Cardinale non vi è l’obiettivo di vincere scudetti (se arrivano meglio), ma di qualificarsi ogni anno per la Champions League. Questo sicuramente per un motivo di prestigio, di sponsor che potrebbero aumentare, o uscire, oltre che di bilancio.
La classifica vede infatti un Milan all’ottavo posto, con una partita in meno, con 23 punti e un distacco dalla capolista Atalanta di ben 14 lunghezze. Che a dicembre onestamente sono troppe per una squadra che, a detta della dirigenza in estate, era stata costruita per lottare per lo scudetto. I timori sono legati al fatto che la squadra possa continuare a perdere terreno continuando questo trend.
Inevitabile che a pagare sarà l’allenatore, soprattutto – e queste sono parole di Ibrahimovic – se si è convinti di avere una squadra più forte e strutturata rispetto allo scorso anno. E ricordiamo che il Milan lo scorso anno ha chiuso al secondo posto.
Dei contatti con Massimiliano Allegri abbiamo scritto ieri (questo il link). Certamente il nome dell’ex tecnico della Juventus sembra essere in pole, persino a Terzic contattato diverse settimane fa. Il tecnico livornese infatti andrebbe a sistemare la difesa creando maggiore equilibrio alla squadra. Inoltre avrebbe quel phisique du role necessario a questo Milan, ovvero un tecnico manager capace di gestire il campo e l’extra campo.
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Dove vedere il calcio in diretta TV oggi in streaming gratis
Il palinsesto completo per seguire quest’oggi il calcio in diretta TV: ecco dove vedere i match in streaming gratis sulle varie piattaforme.
La programmazione completa di tutto il calcio in diretta tv e streaming, con le partite di calcio in tv quest’oggi tra le varie piattaforme Sky, DAZN, NOW, Sportitalia, MOLA TV ed emittenti in chiaro. In questa guida tv potete consultare dunque le partite di calcio oggi per tutti i dispositivi mobili (tablet, smartphone e perfino console da gioco) e tutti i device, ma anche per tv e smart tv. Guida alla diretta TV.
Di seguito l’elenco completo delle partite di oggi, in tutte le competizioni e i palinsesti trasmessi dalle emittenti italiane.
Il calcio in diretta TV oggi, il palinsesto del 16 dicembre
20.30 Latina-Audace Cerignola (Serie C) – RAI SPORT, SKY SPORT UNO, SKY SPORT (canale 251) e NOW
20.45 Lazio-Inter (Serie A) – DAZN e DAZN 1 (canale 214 Sky)
21.00 Bournemouth-West Ham (Premier League) – SKY SPORT CALCIO e NOW
21.15 Porto-Estrela Amadora (Campionato portoghese) – DAZN
Dove vedere il calcio in TV in streaming gratis?
I programmi di Sky Sport e Sky Calcio sono visibili in streaming su SkyGo e relativa app, per i soli abbonati
I programmi di DAZN sono visibili in streaming per i soli abbonati al servizio
I programmi RAI sono visibili in streaming gratuito all’interno del territorio italiano su RaiPlay e relativa app
I programmi di Sportitalia sono visibili in streaming gratuito su Sportitalia.com
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Il presidente AIA Zappi: “Mi piacerebbe coinvolgere i giocatori per invitarli a fare gli arbitri”
All’indomani della sua elezione a presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Antonio Zappi ha parlato del ruolo dell’arbitro oggi e del VAR.
Ai microfoni di Radio Anch’io Sport, trasmissione di Radio Rai, il nuovo presidente AIA (Associazione Italiana Arbitri) Antonio Zappi ha presentato così il suo nuovo mandato: “Sabato abbiamo ottenuto un grande consenso su quella che è una proposta evolutiva del nostro mondo. Vogliamo andare in una direzione di rafforzamento e di centralità delle eccellenze tecniche.
Ci dobbiamo svincolare da alcune interferenze politiche che negli ultimi tempi ci hanno creato dei problemi interni. Nel giro di poco tempo, è mia ferma intenzione istituire una direzione tecnica che minimizzi le problematiche che hanno afflitto la classe arbitrale”.
L’intervento del nuovo presidente AIA Zappi
Dove rintracciare nuovi potenziali arbitri?
“Nei programmi di formazione bisogna partire da attività di coaching e mentoring. A me piacerebbe un sistema nel quale il calcio avverta la necessità di avere una classe arbitrale migliore. Abbiamo da molti anni delle proposte di doppio tesseramento, con la possibilità per i ragazzi di giocare e di fare gli arbitri.
Chi ha giocato a calcio, può diventare velocemente arbitro. Dobbiamo aprirci al mondo delle scuole. Mi piacerebbe coinvolgere anche i giocatori della Nazionale per invogliare e invitare i ragazzi a fare gli arbitri”.
La sua idea sul VAR a chiamata?
“Premettendo che sarà l’IFAB a decidere tempi e modi, credo che il VAR a chiamata possa affermare un criterio di giustizia sostanziale. A me piacerebbe un sistema all’interno del quale chi esce dal terreno di gioco abbia la certezza e la consapevolezza che la decisione assunta sia quella giusta. Mi piacerebbe un’evoluzione protocollare che vada in questa direzione.
Ascolto audio VAR? In un’ottica di piena trasparenza, mi piacerebbe che il calcio seguisse l’esempio del rugby, con la possibilità degli arbitri di spiegare a tutti le decisioni ed evitare a chiunque di poter mantenere qualsiasi retropensiero”.
Come sarà il futuro del ruolo dell’arbitro?
“Non immagino un arbitro che sia un mero esecutore di ordini della sala VAR. La sensibilità che si ha sul terreno di gioco per assumere la decisione migliore deve rimanere. Immagino un sistema in cui il capitano o l’allenatore possa avere un potere di on field review.
Chi ritiene di aver subìto un torto, deve immaginare di poter alzare la mano e dire ‘arbitro, ritengo di aver subìto un’ingiustizia”, ovviamente in maniera limitata, in cui si possa conservare o perdere il diritto della chiamata a seconda dell’esito del VAR sull’episodio, per evitare così prospettive ostruzionistiche. Ma sarà l’IFAB a dirci come muoverci”.
Rocchi e Orsato?
“La qualità di Rocchi non ha bisogno di essere messa in discussione dal neo presidente dell’AIA. Ha un contratto biennale, proseguirà il suo lavoro. Sta lavorando bene, cercando di porre attenzione anche alla necessità di ricambio generazionale. Orsato è stato un arbitro importante, del quale l’AIA ha bisogno. A breve ci metteremo a tavolino. Ha dato già la sua disponibilità”.
Potrebbero essere introdotte le interviste agli arbitri a fine partita?
“Chi si occupa di comunicazione, sa benissimo che, in un contesto di stress, una parola espressa male davanti a milioni di persone può creare una grande confusione e può essere fuorviante. Ho in mente di istituire un canale tematico col quale spiegare le decisioni arbitrali, nei tempi e nei modi giusti. Immediatamente dopo le gare è complicato immaginare interviste a caldo”.
Ex calciatori in sala VAR, può essere un’idea?
“Come consulenti tecnici, tutti gli addetti ai lavori sono utili. Includerli direttamente in sala VAR sarebbe eccessivo. Separazione carriere tra arbitri di campo e al VAR? Si deve andare sempre di più verso una specializzazione, sono funzioni essenzialmente diverse”.
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Milan, i motivi per i quali Theo Hernandez verrà ceduto
Milan, il futuro di Theo Hernandez ad oggi è piuttosto incerto, ma da tempo scriviamo che la situazione non è per nulla delineata, anzi potrebbero essere prese importanti decisioni in estate.
Theo Hernandez lascerà il Milan in estate. Questa non è soltanto una nostra opinione, ma è una convinzione legata a tutta una serie di motivi personali ed economici che qui di seguito sviscereremo.
Innanzitutto il francese voleva lasciare il Milan in estate nel momento in cui ha appreso che non si sarebbe puntato su un allenatore top, ma su Paulo Fonseca. Da qui è venuto sicuramente meno il progetto, mentre a lui era stata prospettata una squadra in grado di battersi per lo scudetto. I malumori si sono praticamente visti subito, dalla vicenda del cooling break fino ad arrivare all’esclusione di ieri sera.
Veniamo poi alle questioni di bilancio. Allo stato attuale viene difficile pensare che il Milan possa vincere lo scudetto, ma già arrivare tra le prime quattro potrebbe essere utopico, visto l’andamento in campo. Ergo, in estate dovrà esserci una cessione illustre. Questo necessario, anzi obbligatorio, per mantenere inalterato il tetto ingaggi, uno dei punti fondamentali del business plan di Gerry Cardinale nei cinque anni.
Mantenere inalterato il tetto ingaggi significa quindi mettere sulla bilancia gli inevitabili aumenti di stipendio dei vari Maignan, Reijnders e Pulisic per i quali si attendono solo le firme. Aumentare significativamente anche l’ingaggio di Theo Hernandez porterebbe giocoforza ad uno sforamento del tetto, motivo per il quale non sarà rinnovato alle cifre da lui volute.
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