“Finalmente” è quello che in molti avranno esclamato, in questi giorni, con la fine della poco acclamata Pausa Nazionali. Francamente anche noi, dentro la nostra testa, ce lo abbiamo detti. Ammettiamo che questa nuovissima Nations League non ci dispiace affatto; ci abbiamo messo un po’ a capirne il meccanismo abbinandolo alla qualificazione ai prossimi Europei nel 2020, però ci sono state partite molto emozionanti.
Ormai eravamo abituati ad esaltare partite come Italia-Cipro o Italia-Malta, che non ce ne vogliano gli avversari tirati in causa, come fossero finali Mondiali. Per non parlare delle amichevoli e di tutti che diventano Commissari Tecnici dall’oggi al domani. La cosa che preoccupava e turbava tutti gli appassionati di questo sport, sono gli infortuni.
Già si corre il rischio durante il campionato. Pensiamo ai tifosi di Milan, Inter e Juventus, per citarne tre, in apprensione appena vedono, rispettivamente Higuain, Icardi e C. Ronaldo per terra doloranti. Figuriamoci se accadesse una cosa del genere, con un lungo stop, durante un’amichevole. Siamo egoisti e vorremmo vedere ogni domenica il campionato e in settimana le coppe europee con i Club, e la Nazionale solo d’estate.
Purtroppo, gli infortuni durante queste soste, sono già accaduti, anche se lievi; per prendere precauzioni c’è chi da disposizioni sul minutaggio massimo e c’è chi “finge” un precedente acciacco così da saltare ed essere pronto per la ripresa del campionato. Nonostante tutto, c’è chi torna ancora più rotto. Incredibile ma vero, il Milan ha degli esempi lampanti: Romagnoli, Calabria e Calhanoglu.
La situazione del Milan fa sorridere, purtroppo, anche ai tifosi più accaniti rossoneri. Oltre a questi tre elencati sopra, troviamo già da prima: Caldara, Musacchio, Bonaventura, Biglia, Strinic e Conti. Non è tanto il numero di infortunati, sempre ampio, ma il fatto che siano quasi tutti titolari e per quanto tempo.
Strinic e Conti forse saranno operativi a breve. Calabria e Calhanoglu forse già per la Lazio, ma pur sempre acciaccati. Romagnoli ne sapremo di più la settimana prossima. I restanti li rivedremo nel 2019. Fino a quel momento, urgerà qualche novità per sopprimere questo vero e proprio periodo sfortunato.
Nei quindici giorni di mercato invernale, la società interverrà, come sembra lo stia già facendo, anche da prima. Molti si mettono i panni di Dr House
e sparano a zero sui medici dello staff di Gattuso, noi ci chiediamo se non si poteva fare un pò di più, sul mercato, in estate. La nostra è solo una curiosità vista l’incredibile, e allo stesso tempo curiosa, sfortuna dei rossoneri. Al momento quello che vogliamo sapere è una cosa: riuscirà Rino a non far sentire troppo la mancanza degli infortunati?Multiuso Kessie
Gli allenatori si sono fatti un nome, non solo per i trofei portati in casa, ma anche per le innovazioni tattiche portate dall’adattamento di giocatori in altri ruoli. Per non andare troppo lontano, Ronaldo venne spostato da Zidane punta centrale da esterno passando dal 433, o 4231, al 4312 con il risultato che tutti sappiamo.
Un altro esempio lo abbiamo con Brozovic indietreggiato a mediano di regia, da trequartista che era; la Croazia semifinalista dell’ultimo Mondiale è passato anmche da lui nel nuovo ruolo. Ancelotti, inaugurò il suo Milan mettendo Pirlo playmaker davanti alla difesa, con Gattuso vicino, dal ruolo di centrocampista offensivo.
Insomma, abbiamo e avremo sempre cambi ruoli epocali. Proprio l’attuale allenatore dei rossoneri sembra costretto ad inventarsi uno o più ruoli diversi per i suoi giocatori. Abbiamo visto come Rodriguez possa provare a fare il centrale, forse anche grazie a qualche prova, tra le tante, di Montella nella stagione scorsa. L’altro, e il più succulento è l’arretramento a centrale di difesa della mezz’ala Kessie. In se, l’ivoriano, avrebbe le caratteristiche con il suo fisico e la sua interdizione alimentati dalla grinta. Se sarà in 352 o con la difesa a 4 lo sapremo presto.
Non ha convinto molto come terzino o esterno destro, nella sfida di Halloween con il Genoa. Come centrale potremmo avere alla sua svolta nella carriera. Senza fantasticare vedremo se dare credito a quest’ipotesi o no. E’ più che probabile, visto un centrale di difesa a disposizione, cioè Zapata. Un arretramento lo faceva spesso Ambrosini, solo per adeguamento della partita, non dall’inizio. Al contrario abbiamo visto Desailly, da difensore a mediano, e da, udite udite per il timido paragone fatto proprio da Gattuso: Frank Rijkaard.
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