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Milan, Gazidis torna in Italia: le sue condizioni
Milan, è previsto il ritorno in Italia di Ivan Gazidis. L’amministratore delegato del club meneghino farà ritorno da New York per una lunga serie di appuntamenti importanti, andiamo qui di seguito a vedere il suo stato di salute.
Milan, aveva destato parecchia preoccupazione lo stato di salute dell’Amministratore delegato Ivan Gazidis. Il dirigente rossonero era infatti stato costretto a trasferirsi temporaneamente negli Stati Uniti, New York per la precisione, per sostenere le cure mediche contro un carcinoma alla gola fortunatamente affrontato in uno stadio iniziale. Secondo le ultime notizie in nostro possesso le cure stanno proseguendo nel migliore dei modi pertanto Gazidis sarà libero di tornare in Italia per affrontare una fitta agenda di importanti impegni lavorativi.
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Milan, un’agenda molto fitta
Gli impegni di Gazidis saranno veramente molti, soprattutto per la prossima settimana. Sul tavolo dirigenziale troviamo infatti alcuni rinnovi spinosi su cui bisognerà mettere mano in tempi stretti, in primis quello di Franck Kessie per poi arrivare ad Alessio Romagnoli e per finire Theo Hernandez il cui ingaggio attuale di 1,5 milioni di euro non permette di dormire tranquilli.
Oltre a questo si dovrà riprendere in mano il discorso stadio, dopo la recente conferma del sindaco di Milano Sala. I due club interessati, Milan ed Inter, dovranno nuovamente incontrarsi dopo un periodo di stand-by, capire le reali condizioni economiche dei neroazzurri e proseguire un progetto che per i rossoneri è di importanza vitale. Come possiamo notare, l’agenda di Gazidis è piena di appuntamenti, ma la cosa più importante è il suo stato di salute finalmente buono ed in deciso miglioramento.
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FIGC, Gravina accusato di riciclaggio? Gli aggiornamenti
Rischio processo per il presidente della FIGC, Gabriele Gravina: l’accusa è quella del riciclaggio. Tra gli altri indagati risulta anche Pasquale Striano.
Rischio processo per il presidente della FIGC Gabriele Gravina. La procura di Roma, in base a quanto si apprende da Calcionews24, ha proceduto alla chiusura del procedimento che lo vede indagato per l’accusa di autoriciclaggio. Il procedimento venne avviato nel marzo del 2023 a piazzale Clodio dopo un atto di impulso della Procura nazionale Antimafia su presunti illeciti emersi dall’inchiesta di Perugia su attività di dossieraggio che coinvolge, tra gli altri, Pasquale Striano.
FIGC, Gravina: il tema del procedimento
L’oggetto del procedimento riguarda presunte irregolarità tra cui la compravendita di una collezione di libri antichi nella disponibilità del presidente della Federcalcio. Il 19 novembre il tribunale del Riesame aveva rigettato l’appello della Procura sul sequestro preventivo di 140 mila euro nei confronti del numero uno della FIGC.
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Cairo: “I contestatori si pentirebbero se lasciassi il Toro”
Il presidente del Torino Urbano Cairo ha parlato della contestazione dei tifosi granata durante il match contro il Napoli e su una possibile cessione del club.
A margine del sessantesimo anniversario del Catalogo dell’Arte Moderna, edito da Urbano Cairo, il presidente del Torino ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo il momento del club granata, e sulle contestazioni verso la sua presidenza.
Di seguito le sue parole
Cairo, le parole sul possibile addio al Torino e ai contestatori
“Sono il più longevo sia come editore di questo lavoro che come presidente del Torino, solo che qui siete contenti che ci sia, mentre al Torino qualche volta mi contestano. Fortunatamente mi tirate su il morale. Dico ma scusate, sono 19 anni e 3 mesi che sono al Toro, l’ho preso da un fallimento quando non c’erano nemmeno i palloni. Il primo anno mi danno la possibilità di fare la campagna acquisti in una settimana e quella stagione veniamo promossi in A. Negli ultimi anni siamo sempre stati tra le prime 10 tranne gli anni del Covid. Capisco che c’è il ricordo del “Grande Torino ma era il 1940, un mondo diverso. Da quando sono arrivati i diritti televisivi nel 93 è tutto cambiato, io devo competere fatturando 100 milioni contro chi ne fa 400-500, puntando esattamente alla stessa cosa. Non devo rimanere al Toro a vita, posso fare 20 anni ma anche di meno. Sono sicuro che in cuor loro i contestatori sanno che se dovessi lasciare se ne pentirebbero. Credo sia un rapporto padre figlio, dove ci si bastona e ci si vuole bene”.
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Fonseca su Bove: “È stato un momento difficile. Un abbraccio da parte di tutto il Milan”
Paulo Fonseca, alllenatore del Milan, ha parlato ai microfoni di Milan TV in vista della Coppa Italia, con un focus sul malore di Bove.
Alla vigilia della sfida degli ottavi di finale contro il Sassuolo, il tecnico del Milan Paulo Fonseca ha parlato ai microfoni di Milan TV del malore accorso a Bove durante Fiorentina-Inter.
Di seguito le sue parole
Fonseca, le parole sul malore di Bove
“Stavo guardando la partita, è stato un momento difficile. Ha lavorato con me a Roma, mi dispiace per quello che gli è successo. Ora sta meglio, non è importante il calcio in questo momento, ma la sua salute. Sono stati momenti difficili. Mando un abbraccio da parte di tutti noi, squadra e club. Oggi qui a Milanello si è parlato tanto di quello che è successo. Gli auguro di recuperare il prima possibile”.
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