Il Milan perde in casa nel recupero della 26esima giornata di Serie A e vanifica la possibilità di agganciare il Napoli al sesto posto in classifica. In un San Siro a porte vuote i rossoneri subiscono due reti nel primo tempo ad opera di Pandev al minuto numero 7 e di fatto con la prima vera azione offensiva del Genoa. Sanabria infatti è bravissimo a sfondare sulla destra ed imbeccare Pandev che insacca a porta vuota cogliendo del tutto impreparata la difesa rossonera.
Il Milan non ci sta e prova per due volte a reagire. Lo fa al 17’ con Ibrahimovic che colpisce di testa a pochi metri da Perin su cross di Calhanoglu, bravo il portiere a respingere. Dopo soli 3 minuti Ibra restituisce il favore al turco che però calcia centrale trovando nuovamente pronto Perin.
Al 41’ ennesima dormita colossale del Milan che subisce il raddoppio genoano ad opera di Cassata bravo ad inserirsi e sfruttare il cross di Biraschi. Si va negli spogliatoi sullo 0-2, clamoroso a San Siro.
Le squadre entrano in campo per il secondo tempo ed i minuti scorrono lenti fino al doppio cambio effettuato da mister Pioli al 56’: dentro Bonaventura e Leao al posto di Calhanoglu e Rebic. Si inizia a vedere un Milan più arrembante che ci prova con il neo entrato Bonaventura che strozza eccessivamente il destro sul primo palo e pochi minuti dopo è Ibra a cercare la via del gol con una rovesciata che ha poca fortuna. Lo svedese però è in palla ed al 77’ è abile a ribadire in rete una palla vagante in area dopo il corner di Bonaventura. 1-2 e tempo a disposizione per cercare il pareggio.
Nonostante i 5 minuti di recupero ed un arrembaggio sterile del Milan nel finale, il Genoa guadagna i tre punti ed esce vincente da San Siro. Al Milan poche recriminazioni, una partita scialba, giocata male e senza la dovuta cattiveria agonistica, sicuramente hanno influito le manovre e le voci societarie
durante la settimana, ma la gara era probabilmente da preparare meglio.Begovic 5,5: poco colpevole sui gol, ma meno sicuro rispetto alla gara contro il Torino.
Conti 5: sembra la brutta copia di Calabria, nemmeno sotto di due gol prova a spingere. Lontano parente dal giocatore propositivo ammirato con l’Atalanta. ( dal 91’ Calabria s.v.)
Gabbia 5,5: partita non impeccabile, paga il ritardo sul cross che dá spunto al gol di Cassata, ma in generale non è una gara da dimenticare, soltanto un mezzo passo falso, il difensore dimostra di meritare la titolarità.
Romagnoli 5,5: non commette errori, ma da un capitano nei momenti di difficoltà ci si aspetta una maggiore grinta, cosa che sistematicamente da ormai troppo tempo non avviene.
Theo Hernandez 4,5: i gol del Genoa arrivano dalla sua parte. Prima gara giocata molto al di sotto delle sue possibilità, Sanabria è avversario imprendibile questo pomeriggio, e non sto certo parlando di Cristiano Ronaldo ( con tutto il rispetto).
Castillejo 5: molte idee, ma una confusione tale da non metterne in pratica nemmeno una. Spaesato oltre misura, partecipa poco alla manovra offensiva.
Kessie 5: Cassata gli sguscia via e raddoppia. Tocca una miriade di palloni, ma lascia il segno su pochi. Non serve a nulla la sua grinta senza un paio di piedi quantomeno accettabili.
Bennacer 5,5: un passo indietro rispetto alle scorse gare, poco lucido ed impreciso su troppi palloni.
Calhanoglu 5,5: l’unico a provarci dalla distanza senza eccessiva fortuna, possiede un buon tiro, ma oggi non si vede ( dal 72’ Leao 4,5: dovrebbe spaccare il mondo, entra per risollevare la partita, ma indispettisce solamente i tifosi che da lui si aspettano di più).
Rebic 5: spaesato, brutta copia del croato ammirato in queste ultime settimane. Ci mette impegno, ma le gambe non fanno ciò che la testa vuole (dal 56’ Bonaventura 6: entra motivato, prova il tiro più volte ed agevola la rete di Ibra).
Ibrahimovic 6: si spazientisce perché lasciato eccessivamente solo, trova il gol della speranza. Purtroppo invana. Avrebbe potuto fare meglio di testa davanti a Perin.
Pioli 5: oggi l’obiettivo era vincere, troppo alta la posta in palio, il Napoli al sesto posto era agganciabile e le voci societarie erano da mettere alle spalle subito. Non è riuscito nulla di tutto ciò, squadra spaesata, confusa e senza un particolare gioco espresso. Un notevole passo indietro rispetto agli ultimi due mesi in una partita dove sbagliare era vietato.
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