Al termine di Milan-Genoa, l’allenatore dei rossoneri, Paulo Fonseca, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico portoghese, amareggiato dopo il pareggio in Milan–Genoa.
Che tipo di gara è stata?
“La contestazione dei tifosi era prevedibile e ne comprendo le ragioni, dato che oggi era una sfida importante. Nonostante questo, credo sia corretto riconoscere che i miei giocatori hanno fatto tutto ciò che potevano per ottenere la vittoria: ci è mancata soltanto la finalizzazione.
L’approccio e lo spirito collettivo non sono mancati; ciò che non ha funzionato è stata la qualità negli ultimi tocchi, nei passaggi decisivi e nelle conclusioni. Per il resto, non ho nulla da rimproverare. Voglio essere giusto: i ragazzi hanno davvero dato il massimo”.
La preoccupa il contesto in cui vi trovate, tra classifica e ambiente?
“Non siamo nella posizione a cui aspiriamo, ma stiamo lavorando in modo trasparente e con impegno”.
C’è chi ricorda Sacchi nel 1988, quando con una situazione simile Berlusconi gli concesse fiducia. Si attende un segnale analogo dalla dirigenza?
“Ad essere sincero, non ne sento il bisogno. Fin dal primo giorno i giocatori hanno mostrato di sostenermi, ogni allenamento mi conferma che credono nel mio modo di interpretare il gioco”.
I sostenitori chiedono maggiore ambizione. Pensa che il mercato possa offrire un aiuto in questo senso?
“A mio avviso la squadra oggi ha dimostrato di avere ambizione, visto il tentativo costante di fare la partita. Non si vedono molte gare in Serie A con una proposta così offensiva. Abbiamo senza dubbio espresso la volontà di prevalere”.
Sta già pensando a dei rinforzi per la sessione di gennaio?
“Non è il momento opportuno per pensare al mercato. Ora dobbiamo concentrarci sul lavoro quotidiano; al momento giusto valuteremo cosa poter fare per aumentare il livello della squadra”.
Aggiornato al 16/12/2024 8:37
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