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Milan, Ibrahimovic cala il sipario sul mercato: “Oggi non c’è il pensiero di rinforzare qualcosa” | Ma sara così?
Milan, ormai lo conosciamo Zlatan Ibrahimovic. Con lui tutto è il contrario di tutto, gli piace provocare e le dichiarazioni che leggeremo qui di seguito sembrano andare proprio verso quella direzione.
Mai scontato, soprattutto difficile da inquadrare Zlatan Ibrahimovic.
Intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, il Senior Advisory rossonero si è così espresso alla voce mercato invernale: “Il mercato è tutti i giorni, abbiamo un sistema di scouting che ci fa vedere i giocatori, cosa serve e cosa non serve, in loop. Ma oggi non c’è il pensiero di rinforzare qualcosa, poi vediamo cosa succede in questi due mesi. Se si rimane uguale, si va avanti”.
Parole di circostanza, forse provocatorie, sicuramente qualcosa a gennaio verrà fatto.
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Buffon: “Calciopoli? Chi c’era sa che sul campo li abbiamo vinti noi”
Gigi Buffon si racconta. L’ex portiere bianconero ha aperto il proprio cuore in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera.
In occasione dell’uscita della sua autobiografia edita da Mondadori, Gigi Buffon, oggi capo delegazione della Nazionale Italiana, ha concesso una lunga e intensa intervista al Corriere della Sera, dialogando con Aldo Cazzullo. Una conversazione a cuore aperto, in cui l’ex portiere ha ripercorso i momenti più significativi e difficili della sua vita, dentro e fuori dal campo.
Buffon ha affrontato temi noti e meno noti, parlando non solo della sua immensa carriera calcistica, ma anche delle sfide personali che ha dovuto affrontare. Tra queste, ha raccontato della lotta contro la depressione, una malattia che lo ha colpito nel pieno della sua carriera, e non è mancato un passaggio sulle controversie che hanno segnato il suo percorso, come il tema delle scommesse. A seguire un breve estratto delle dichiarazioni di Buffon.
Le parole di Buffon
FINALI CHAMPIONS PERSE
“Parlo delle mie tre finali. Il Barcellona del 2015 e il Real Madrid del 2017 erano le squadre più forti degli ultimi vent’anni. E nel 2003 avevamo comunque di fronte il Milan di Shevchenko”.
LA DEPRESSIONE
“Era la fine del 2003, il campionato era cominciato bene, poi cominciammo a perdere colpi e stimoli. Eravamo reduci da due scudetti di fila: dopo l’up, il down. Mi si spalancò davanti il vuoto. Cominciai a dormire male. Mi coricavo e mi prendeva l’ansia, pensando che non avrei chiuso occhio. Episodio in campo? Un attacco di panico.
Sentivo una pressione al petto, non riuscivo a respirare, pensai che non avrei mai voluto essere lì e non avrei mai potuto giocare la partita. Rifiutai i farmaci. Ne avrei avuto bisogno, ma temevo di diventarne dipendente. Dalla psicoterapeuta andai solo tre o quattro volte, ma mi diede un consiglio prezioso: coltivare altri interessi, non focalizzarmi del tutto sul calcio”.
SULLE SCOMMESSE
“Non ho mai fatto nulla di illegale. Infatti non sono mai stato indagato, non ho mai ricevuto un avviso di garanzia. Perché non ho mai scommesso sulla Juve o sulla Nazionale o sul calcio. Ho sempre e solo scommesso sul basket americano e sul tennis. Ora al massimo vado due o tre volte l’anno al casinò. Ma non ne sento il bisogno. Ogni tanto però la cosa torna fuori. “Al tempo di Calciopoli, quando nel mirino c’era la Juve.
Ero a Coverciano, solita stanza 209, ritiro premondiale. Venne da me il nostro dirigente accompagnatore, con cui avevo un rapporto speciale, Gigi Riva: “Se hai fatto qualche cazzata, dimmelo”. Risposi, con una punta di sadismo:“Gigi, mi conosci. Quindi conosci già la risposta”. Qualche giorno dopo venne a dirmi: “Ho preso la mie informazioni. Avevi ragione tu”.
SU CALCIOPOLI
“Chi c’era sa che sul campo li abbiamo vinti noi. In un ambiente dove i puri che potevano scagliare la prima pietra erano pochissimi”.
DA CONTE A ALLEGRI
“Abituati a Conte, che ci faceva cazziatoni terribili, Allegri ci parve un angelo. Alla vigilia di una partita, sulla lavagna degli schemi scrisse solo: 3. “Siete tre volte più forti degli avversari. Ora andate in campo e vincete”.
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Ultim’ora Genoa, accordo con Vieira: Gilardino verso l’addio
Matteo Moretto ha lanciato una notizia in esclusiva. Il Genoa avrebbe trovato l’accordo con Patrick Vieira per la panchina, con Gilardino vicino all’addio.
Durante la sosta nazionali la società ha riflettuto sul futuro dell’allenatore e sul momento negativo che sta attraversando la squadra. Trattativa a fari spenti molto vicina alla chiusura.
Genoa, Vieira al posto di Gilardino: i dettagli
Secondo quanto riportato dal giornalista italiano, il club avrebbe già comunicato l’esonero ad Alberto Gilardino con Patrick Vieira pronto a subentrare subito questa settimana.
La causa è ovviamente la situazione di classifica molto negativa che necessita di una scossa. Zangrillo ha scelto per il cambio in modo da risollevare subito le sorti della stagione rossoblu, all’orizzonte la sfida delicatissima con il Cagliari. Inoltre, tante incomprensioni sul mercato, e sulla questione Balotelli nello specifico, hanno portato alla drastica decisione.
Esclusiva: Genoa, Alberto Gilardino esonerato. Al suo posto arriva Patrick Vieira.
— Matteo Moretto (@MatteMoretto) November 19, 2024
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Inter: tentazioni estere per Thuram, ma il legame è forte
Mentre l’Inter prosegue nella rincorsa al Napoli capolista, arrivano indiscrezioni su un interesse della Premier per Marcus Thuram.
Uno dei protagonisti indiscussi dell’Inter in questa prima parte di stagione è Marcus Thuram. L’attaccante francese ha già messo a segno 7 gol e fornito 5 assist nelle prime 12 giornate di campionato. Numeri che testimoniano l’importanza del centravanti francese nello scacchiere di Simone Inzaghi, nonostante l’astinenza da gol duri ormai da un mese e mezzo. Con il suo fisico, la velocità e l’intelligenza tattica, Thuram è diventato un punto di riferimento imprescindibile per l’attacco nerazzurro.
Inter, il Liverpool su Thuram
La straordinaria continuità di rendimento del francese non è passata inosservata, attirando l’attenzione dei top club europei. Tra questi, il Liverpool sembra particolarmente interessato al classe 1997. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il club guidato da Arne Slot avrebbe già manifestato il proprio apprezzamento per il giocatore
Nonostante l’attenzione dei Reds, il club milanese ha blindato Thuram con un contratto valido fino al 2028, che include una clausola rescissoria da 85 milioni di euro. Una cifra molto importante, che rende difficile ogni tentativo di portarlo via da Milano.
Inoltre, il legame tra il giocatore e l’ambiente nerazzurro è fortissimo: Thuram si è integrato alla perfezione nella squadra e nella città, mostrando un chiaro attaccamento ai colori interisti. Attualmente, nulla sembra poter mettere in discussione il suo futuro a Milano, dove continua a essere uno dei pilastri del progetto di Simone Inzaghi.
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