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Milan, il futuro di Fonseca e i nomi di Pioli Allegri e Paulo Sousa: facciamo chiarezza
Milan, qui di seguito cercheremo di fare chiarezza sulle voci, alcune fuori controllo, che stanno gravitando intorno alla galassia rossonera. Inizieremo a parlare della situazione di Fonseca fino ad arrivare ai nomi dei possibili sostituti.
Una situazione complessa in Casa Milan. I risultati che non arrivano e la posizione di Paulo Fonseca che vacilla. Inoltre una dirigenza che sembra non prendere del tutto la difesa del suo allenatore, probabilmente perché la scelta del portoghese non era stata avallata da tutti, Ibrahimovic in primis.
Peccati di gioventù, o meglio, di inesperienza, proprio in un momento in cui invece l’allenatore andrebbe supportato, più che sopportato.
Ribadiamo che Fonseca si gioca praticamente tutto nelle prossime tre partite contro Venezia, Liverpool e Inter. In caso di sconfitte pesanti, o prestazioni non esaltanti, potrebbe clamorosamente essere esonerato.
La volontà del club è ovviamente quella di fare di tutto per tenerlo. In fin dei conti Fonseca è stato scelto per le sue idee di gioco, per la capacità di lavorare coi giovani. Insomma un profilo del tutto gradito alla proprietà.
Abbiamo fatto alcuni giorni fa il nome di Stefano Pioli il quale ricordiamo essere ancora a libro paga del Milan. Il tecnico parmense era infatti stato contattato dalla dirigenza per valutare un ipotetico post Fonseca, tuttavia all’interno dello spogliatoio ci sarebbe una schiera di giocatori assolutamente contraria a un suo ritorno pertanto difficilmente questo accadrà.
Inoltre Pioli è in contatto con gli arabi dell’Al-Nassr e a breve potrebbe quindi non essere più stipendiato dall’AC Milan.
Due i “papabili”
Tralasciando la soluzione interna che vedrebbe in Daniele Bonera il prossimo allenatore, vi sono altri due nomi che circolano con insistenza. Il primo non è certamente nuovo, il secondo è una new entry assolutamente gradita a Redbird.
Parliamo di Massimiliano Allegri il quale in tempi non sospetti si era candidato parlando direttamente con Ibrahimovic. Il nome è certamente da tenere in considerazione, tuttavia bisognerà capire le richieste economiche dello stesso tecnico.
Il secondo nome è quello di Paulo Sousa, profilo che sappiamo essere molto gradito dalla proprietà Redbird. Attuale tecnico dello Shabab Al-Ahli, è un allenatore che piace per la sua filosofia di gioco ben riconoscibile con un approccio offensivo e dominante.
Il portoghese ha una clausola che gli permette di svincolarsi con facilità in caso di proposte gradite in Europa. Da escludere in questo momento l’ipotesi Maurizio Sarri, non registriamo contatti tra l’ex Lazio e la dirigenza rossonera.
Milan, la nostra idea
Noi di Calcio Style abbiamo una linea precisa e siamo del tutto convinti che Fonseca sarà trattenuto e difeso finché ce ne sarà la possibilità.
Qualora Pioli non dovesse più essere a libro paga, via libera per Massimiliano Allegri con il quale ci sono contatti regolari.
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Lazio-Verona, Zanetti: “La Lazio? Ha grandi meriti”
La partita Lazio-Verona ha portato una sconfitta alla squadra di Paolo Zanetti una sconfitta, che il tecnico ha analizzato onestamente nel post-partita.
Nel post-partita di Lazio-Verona, Paolo Zanetti ha analizzato la sconfitta dei suoi partendo da un elogio degli avversari in campo.
Lazio-Verona, le dichiarazioni di Paolo Zanetti
Con queste assenze è difficile giocarsela con una squadra come la Lazio.
“La Lazio non la scopriamo di certo oggi, è una squadra forte ed è normale che quando si affrontano squadre con obiettivi diversi ci sia qualità diversa. Abbiamo avuto il merito di restare sempre in partita, abbiamo avuto il carattere di riprenderla e giocare come l’avevamo preparata.
La Lazio è molto dinamica e ti metti in difficoltà nell’uno contro uno, ci ha fatto soffrire più del solito. Hanno grandi meriti, per l’atteggiamento posso dire poco ai ragazzi. Potevamo fare di più sul calcio d’angolo, su quell’aspetto lavoriamo tanto. Abbiamo battuto tanti corner veramente male, sono situazioni che spostano i risultati”.
Un giudizio sui nuovi? Che partita ha fatto Belahyane?
“Non voglio esagerare, magari me lo portano via subito ma ha fatto un’altra partita incredibile, con grandissima personalità tecnica e lettura del gioco. È un giocatore importante, ai nuovi bisogna dar tempo.
Mi è piaciuto l’impegno, si è vista qualche giocata ma devono ancora crescere e diventare più concreti ed efficienti. Tengstedt ha avuto bisogno di tempo ma ha già fatto due gol in quattro partite, sono giovani che devono adattarsi al campionato”.
La squadra è stata troppo bassa?
“Non siamo riusciti ad essere aggressivi nel primo tempo, Zaccagni un paio di volte ci ha puntato e ha fatto saltare il banco, ci siamo un po’ impauriti.
Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, ci siamo alzati e siamo stati più presenti nella loro area. Abbiamo toccato tanti palloni in area loro, ci sono state tante situazioni interessanti ma abbiamo tirato poche volte”.
Un giudizio su Faraoni e Mosquera?
“Faraoni è entrato bene, può darci una mano anche perché Tchatchoua può giocare bene a sinistra. Mosquera si impegna, ha qualità ma gioca in maniera istintiva perché viene da un calcio diverso, molto meno tattico.
Ha problemi comunicativi perché non parla italiano né inglese, io non so lo spagnolo e cerchiamo di migliorarlo con i video, sia facendogli vedere gli allenamenti che le partite. Ha potenzialità importanti, ha tante belle cose ma ha bisogno di tempo per capirci”.
Montipò viene criticato troppo?
“È uno dei pilastri della squadra, per adesso ha sempre fatto buone prestazioni. Anche i portieri hanno uno stato di forma e quindi siamo a inizio campionato anche per lui, oggi ha fatto 2-3 parate interessanti.
Le critiche le prendiamo tutti, ma metterlo in discussione è esagerato. Ha dimostrato tanto a Verona in questi anni, quando sono arrivato ho pensato di avere un grande portiere e lo sta dimostrando”.
Come giudica la prestazione di Coppola?
“Ha fatto la sua solita buona per non dire ottima partita. Ha fatto duelli importanti con giocatori forti, poi c’è stato un errore di malizia e gioventù che non deve farsi spostare visto che è un ragazzone di un metro e 96. Credo di dimostrare di credere in lui, l’ho sempre messo in campo ed è un ragazzo che merita.
Ci dà personalità, ha grande margine e può ambire a situazioni diverse perché è molto giovane. La Serie A è difficile e verrà messo a dura prova ogni partita, dovrà crescere come tutti.
Nella Lazio mi ha impressionato il terzino sinistro, ha una fisicità straripante. Zaccagni e Guendouzi poi sono i due giocatori che spostano gli equilibri per personalità e tecnica, hanno dei valori da grandissima squadra”.
Come esce la squadra dopo questo calendario difficile?
“Il calendario quando è uscito ad agosto sfidavo chiunque a pensare che il Verona potesse avere sei punti. Le partite più semplici in realtà non esistono, bisogna ragionare gara per gara.
Nessuno pensava potessimo fare questi punti in partite dove non abbiamo rubato nulla, abbiamo fatto punti con prestazioni. A volte siamo riusciti a ottenere il risultato altre no, ma mi interessa che la squadra possa uscire sempre con la sensazione di avere dei valori. Potevamo fare cose migliori oggi, ma abbiamo tenuto bene il campo e la squadra se l’è giocata.
Abbiamo fatto molti gol su azione, per una squadra che deve salvarsi non è facile segnare su azione e non su episodi. Venerdì avremo una partita difficilissima, abbiamo giocato un posticipo e giocheremo in anticipo, non so come sia possibile. Avremo un giorno per preparare la partita col Torino“.
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Calciosociale si rialza. Ora si punta al futuro insieme
Grazie a Calciosociale il quartiere di Corviale e i suoi giovani tornano a vivere con un nuovo “ospite” da accogliere: un nuovissimo stadio.
Calciosociale, le parole di Vallati e la solidarietà pubblica
Massimo Vallati con Calciosociale, da 15 anni a questa parte, ha reso “Il Campo dei Miracoli” un luogo di aggregazione ed inclusione per giovani e giovanissimi del quartiere, che altrimenti avrebbero avuto solo la strada come maestra.
Ha risposto con compassione alle minacce, riuscendo a guardare al di là dell’odio e gettando il cuore oltre l’ostacolo. E, grazie alla solidarietà del Comitato di quartiere di Corviale e delle Istituzioni, oggi può dirsi fiero di tutto ciò che in questi 15 anni ha costruito.
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Inter, infortunio muscolare per Dimarco | Cosa filtra sul rientro
Problemi in casa Inter. Federico Dimarco ha rimediato dei guai muscolari durante la gara contro il Monza. Scopriamo quante partite sarà costretto a saltare
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L’Inter perde Dimarco
Non è ancora esplosa del tutto l’Inter di Simone Inzaghi. Non come ci si sarebbe aspettati dalla squadra che la scorsa stagione ha dominato il campionato, almeno. Un inizio non del tutto incoraggiante e l’infortunio di Federico Dimarco mettono in difficoltà il tecnico piacentino. Soprattutto perché, come sappiamo, sono in arrivo diversi big match, tra Champions League e il derby contro il Milan.
L’entità dell’infortunio
Da quanto si apprende da FcInter1908.it il guaio rimediato dall’esterno nerazzurro e della Nazionale italiana sarebbe un affaticamento muscolare. Niente di troppo grave, quindi. Tuttavia, il calciatore dovrebbe restare lontano dal terreno di gioco sicuramente per la gara di Champions contro il Manchester City. Punto interrogativo, almeno per il momento, sul derby di campionato contro il Milan di Fonseca.
Un’Inter senza Dimarco?
Se Dimarco non dovesse essere a disposizione neppure per la partita del 22 settembre, cosa tutt’altro che scontata, allora la scelta per Inzaghi sarebbe scontata. Come già si è visto in tante occasioni, toccherebbe a Carlos Augusto il compito di non far rimpiangere l’assenza del compagno. In alternativa? Occhio anche a Darmian, jolly difensivo sempre pronto a fare del suo meglio.
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