Eppur si muove… questo potrebbe essere il titolo del mercato rossonero. Dapprima bloccato per il fair play finanziario, le casse svuotate e gli occhi della Uefa, poi timido con l’acquisto del solo Krunic a centrocampo per poi diventare addirittura scatenato e mai domo con acquisti di prospettiva e qualità ed altri ancora possibili da qui alla fine del mercato estivo. Ma andiamo a dare un voto ai vari reparti di questo nuovo Milan.
Se Donnarumma – come pare – rimarrà, la difesa rossonera è ben assestata nell’attesa del pieno recupero di Caldara e della forma migliore di Conti. Sulla destra sarà appunto ballottaggio tra Conti e Calabria, entrambi giovani e scalpitanti. Al centro capitan Romagnoli sarà affiancato da uno tra Musacchio ed il neo acquisto Duarte, mentre a sinistra Theo Hernandez nelle prime apparizioni ha già dimostrato di che pasta sia fatto, peccato per il recente infortunio, speriamo in una pronta guarigione.
E’ il reparto dove la dirigenza sta cercando di mettere più mano, ma che ritengo al momento il più fragile. Se andranno via sia Kessie che Biglia, uomini abituati anche al lavoro duro e sporco, i miei dubbi sono alimentati dal fatto che ci siano troppi piedi buoni e troppo poca gente in grado di fare a sportellate e vincere il duello. Bennacer, Paquetà, Bonaventura
quando si riprenderà, Suso, Calhanoglu, Castillejo, Borini – ammesso che rimangano tutti – sono calciatori che sanno deliziare il pubblico, ma offrono poco supporto in fase di contrasto. Resta quindi da capire se arriverà un centrocampista alla Bakayoko, giusto per intenderci.Piatek non si discute, è un top assoluto che Giampaolo saprà senz’altro elevare ed impreziosire. Affascina ed incuriosisce allo stesso tempo Rafael Leao acquistato per 30 milioni e che giocherà a fianco del polacco dopo aver fatto molto bene la passata stagione nel Lille con 8 reti in 26 presenze con giocate che non hanno lasciato indifferenti i principali club europei e non solo. Se arriverà anche Correa allora potremo dire che la forza di questa squadra sarà l’attacco, un Milan a trazione anteriore. Suso dietro le punte non mi entusiasma e pare non entusiasmare Giampaolo, Correa invece avrebbe tutte le carte in regola per interpretare al meglio il ruolo del classico numero dieci capace di imbeccare le punte o trovare la giocata e cambiare le sorti della partita.
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