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Milan, il ruolo di Ibrahimovic con InvestCorp
Milan, il futuro di Ibrahimovic non è incerto a questo punto della stagione: anche se, con la probabile cessione di Elliott al fondo arabo InvestCorp, la situazione potrebbe cambiare, andiamo qui di seguito a vedere gli scenari.
Che lo svedese sia mancato ai rossoneri per gran parte delle partite è ormai noto: d’altronde ognuno è a conoscenza dei problemi fisici riscontrati che non gli hanno fatto avere quella continuità sperata.
Il suo mancato apporto si è sentito all’interno del campo, ma il contributo che uno come lui può garantire all’interno di uno spogliatoio di giovani è indiscutibile.
Lo sanno bene dalle parti di Milanello, luogo che il bomber di Malmöe ha sempre dichiarato ideale per sè stesso e dove si è sempre trovato meglio, proprio per questo per lui si potrà aprire la strada del rinnovo.
Gli è sicuramente bruciato vedere i ragazzi di Pioli uscire nettamente sconfitti per 3-0 contro l’Inter ed eliminati dalla Coppa Italia: lui era in “panchina” per incitare e fare quasi da motivatore (come solito).
Il sovraccarico accusato al ginocchio lo farà assentare sicuramente per la Lazio, ma le sue condizioni sono monitorate dallo staff giorno dopo giorno.
Milan, Ibra resterà anche con InvestCorp
Nonostante la veneranda età scoccata dei 40 anni, l’ex Inter, Juventus e Barcellona (tra le altre) ha messo a segno 8 gol e 2 assist in 19 partite disputate fino ad adesso.
L’ultimo centro risale a gennaio, nella vittoria esterna a Venezia 0-3, da lì in poi la continuità fisica è calata ancor di più e, attualmente, lo svedese sta facendo lavoro personalizzato rispetto alla squadra.
Tuttavia, la sua priorità è il Milan: pochi mesi fa dichiarò che non si sarebbe ritirato finché non avesse conquistato l’ultimo trofeo col Diavolo.
Eliminati alla fase a gironi di Champions, resta in palio un grande e grosso obiettivo, vale a dire lo Scudetto, ultimo trofeo prestigioso che ai rossoneri manca da ben 11 anni, proprio quando Ibra trascinò la squadra verso il 18esimo tricolore.
Messaggi sui social a parte (dove il bomber svedese ha dichiarato esplicitamente di decidere lui stesso quando ritirarsi), il fondo del Bahrain sarebbe convinto di rinnovargli il contratto per un’altra stagione, offrendo 2 mln di euro.
Una decisione facilitata anche dal fattore dirigenza, con il duo Maldini-Massara che resteranno nonostante il cambio di proprietà: sappiamo quanto solido sia il legame con Maldini e, a fine stagione sarà previsto un incontro per limare i dettagli, chissà che lo svedese possa ritagliarsi qualche spezzone di gara sul finire del campionato.
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DAZN lancia una nuova offerta: ecco il listino prezzi
DAZN ha lanciato una nuova promozione per la ripartenza della corsa al titolo in Serie A, dedicata a tutti i nuovi clienti: ecco quanto si risparmia.
La Serie A con un maxi sconto per tre mesi o a 100 euro in meno per un anno intero per tutti i nuovi clienti. In vista del Black Friday, la piattaforma di sport in streaming DAZN – che detiene i diritti tv di tutte le partite del campionato fino al termine della stagione 2028/29 – ha deciso di lanciare una promozione per tutti i nuovi clienti che fossero interessati a seguire la lotta al titolo di Campione d’Italia nella stagione 2024/25, pronta a ripartire dopo la sosta per le Nazionali.
DAZN, ecco il listino con le nuove offerte
La promozione è valida non soltanto per chi decide di abbonarsi con vincolo annuale, ma anche per le altre soluzioni di abbonamento.
- Per chi sceglie il pagamento mensile, con la possibilità di svincolarsi dalla sottoscrizione, il prezzo mensile sarà pari a 19,90 euro al mese e crescerà a 44,99 euro al mese una volta scaduti i tre mesi;
- Per chi sceglie il pagamento annuale in soluzione unica, il prezzo sarà pari a 259 euro, con ben 100 euro di sconto rispetto al prezzo di listino di 359 euro.
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Ultim’ora Milan, illegittimo il licenziamento per giusta causa: Boban vince in Cassazione
Ultim’ora Milan, è arrivata la sentenza definitiva della Cassazione in merito alla causa tra Boban e il club di Via Aldo Rossi. Qui di seguito andiamo a leggerne i dettagli.
Nemmeno un anno è durata la sua esperienza da Chief Football Officer, precisamente da giugno 2019 a marzo 2020. Ci riferiamo ovviamente a Zvonimir Boban il quale è stato di conseguenza licenziato per giusta causa.
Boban aveva infatti attaccato Ivan Gazidis reo di avere chiuso con Ralf Rangnick senza aver chiesto la sua opinione in merito. Un fatto grave in seguito al quale il croato ha avviato una causa legale contro l’AC Milan vincendo in primo grado al Tribunale di Milano ed in seguito, notizia recente, anche in Cassazione.
Illegittimo il licenziamento per giusta causa prtanto il club rossonero sarà costretto a pagare un risarcimento di 5,37 milioni di euro.
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Giulini: “Il momento più doloroso? La retrocessione del 2022”
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, è tornato a parlare dell’amara retrocessione del suo club nel 2022 e di un suo ricordo su Gigi Riva.
Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è stato ospite del programma Goal Economy, in onda sulla radio ufficiale della Serie A. Il numero uno del club sardo ha parlato della squadra, del passato, del campionato italiano, e del ricordo di Gigi Riva. Di seguito le sue dichiarazioni
Giulini, il pensiero su Riva
“Ebbi il privilegio di fare una lunghissima chiacchierata con Gigi Riva, un onore per pochi. Dalle parole e dagli sguardi di Gigi percepii realmente quello che avevo letto e ascoltato dai racconti degli altri, avevo appreso da lui cosa rappresenta il Cagliari per i cagliaritani e i sardi. Inizialmente mi mise in guardia dalla forte responsabilità che avrei dovuto assumermi, ma poi è iniziata questa lunga avventura”.
Sulla retrocessione del 2022
“I miei anni e quelli di Cellino, sommati, mettono insieme buona parte degli anni di Serie A che il Cagliari annovera nella sua storia. Il momento più doloroso di questo decennio è sicuramente la retrocessione di Venezia nel 2022, al termine di una stagione dove ci portavamo dietro parecchi errori: non riuscimmo a vincere quella partita, sulla carta scontata, cosa che probabilmente con uno spogliatoio sano e una preparazione adeguata avremmo fatto. Scoppiò la contestazione, fu una retrocessione sanguinosa. Di momenti indimenticabili ce ne sono tanti, direi sicuramente la prima promozione dalla Serie B, perché a tutti coloro che fanno calcio e lo seguono piace vincere al di là della categoria: ricordo il gol di Sau in rovesciata a Vercelli per farci vincere il campionato davanti al Crotone di Juric. E poi altri due capitoli recenti: l’altra promozione a Bari nel 2023 in uno stadio già festante, all’ultimo secondo con il gol di Pavoletti, la nostra resurrezione completata, poi la salvezza della scorsa stagione a Reggio Emilia. Qualche giorno prima della partita decisiva per la salvezza, mister Ranieri – che è stato fondamentale per quella resurrezione – mi disse che ormai gli pesava tanto fare avanti e indietro da Roma e che sperava di chiudere la sua carriera nei club con una salvezza. Furono giorni difficili da gestire perché solo io e lui sapevamo che ci saremmo salutati, c’era molta ansia e per fortuna tutto andò bene. Il suo ritorno in panchina nella sua Roma è assolutamente comprensibile”.
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