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Milan, incalza il fondo Aramco: due diligence a breve e tutti i dettagli

Milan, arriva un’indiscrezione, più che altro un’ulteriore conferma di quanto già scritto da noi, in merito ad un nuovo cambio di proprietà. Andiamo a vedere qui di seguito in dettaglio la clamorosa notizia che avevamo anticipato in data 21 dicembre dello scorso anno.

Deadline estate 2024. Il Milan potrebbe nuovamente vedere un cambio al vertice. E gli indizi, a dire il vero ci sono tutti. Il pressing per l’ok al nuovo stadio, un tesoretto scomparso per il mercato invernale che sarà gestito unicamente con prestiti, questi sono solo due motivi che ci fanno propendere verso una cessione. Ma c’è molto altro.

Avevamo già scritto del Fondo Pif, peraltro proprietario anche del Newcastle. Considerati quindi gli inevitabili conflitti di interessi che di fatto andrebbero a complicare un’operazione di acquisizione di un altro importante club come il Milan, gli arabi stanno spingendo ed appoggiando con forza il Fondo Aramco. Ricordiamo che Pif è azionista di maggioranza proprio di Aramco, fondo da 580 miliardi in gestione.

Ovviamente, come detto, si spinge per l’ok allo stadio in maniera tale da potere vendere il Milan ad una cifra di poco superiore ai 2 miliardi di euro. Tuttavia questa non sarà una conditio sine qua non, Aramco potrebbe comunque procedere, acquisendo le quote del club ovviamente ad una cifra minore, si parla di 1,6 miliardi

. Il tutto consentirebbe a Gerry Cardinale di estinguere anticipatamente il debito di 600 milioni, liquidare Paul Singer il quale detiene un 20% del Milan e monetizzare plusvalenza. Un risparmio quantificato in oltre 50 milioni di euro di interessi.

Precisiamo, per dovere di informazione, che tutto quanto scritto in questo articolo è frutto di indiscrezioni ricevute da noi di Calcio Style, molto difficile in questa fase iniziale essere precisi su cifre e contenuti anche perché di solito le parti, venditrice ed acquirente, firmano appositi patti di riservatezza proprio per fare uscire meno spifferi possibili. Anche perché trattasi di società quotate in borsa.

Per quanto riguarda un’altra indiscrezione, questa da verificare ulteriormente, entro la primavera sarebbe stata fissata una due diligence, ossia un processo approfondito di investigazione sui conti del club da acquisire al fine di determinare la convenienza, o meno, a procedere con la transazione. Una procedura standard, normalissima e condotta dalla parte acquirente.

Come potete ben capire, la situazione è in divenire, ma ci sono tutti i presupposti per sostenere che entro l’estate il Milan avrà un nuovo proprietario. La certezza è che quest’ultima pretenderà il 100% delle quote. Probabilmente l’ingresso sarà graduale, ma a tendere, gli arabi vorranno la totalità del club.

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Pubblicato da
Mauro Vigna
Tag: Milan

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