Milan, ira Cardinale: retroscena di una notte complicata | La mediazione di Furlani

Milan, la notte post derby non è di certo stata serena. Andiamo a svelare dei retroscena giunti in redazione da fonti molto vicine alla dirigenza rossonera 

Un post partita complicato quello del derby di Milano. Perdere una gara, dopo tre vittorie in tre partite può essere visto come un episodio fisiologico, che ci può stare. Ma non il derby, non in questo modo, non con queste dichiarazioni post gara,

Il retroscena è piuttosto forte. Gerry Cardinale era propenso ad esonerare Stefano Pioli. Questo ha tuonato ieri sera dopo le 23 ai suoi dirigenti, proprio mentre erano a colloquio con tecnico e giocatori negli spogliatoi.

Al patron di Redbird non sono andate giù le dichiarazioni nel post partita, la questione dei 4 minuti di supremazia, il fatto che Pioli si sarebbe tenuto stretto i primi 70 minuti. Dichiarazioni inaudite, a detta dell’americano il quale era pronto a far saltare il banco.

Ci sono volute tutte le capacità diplomatiche di Furlani per calmare un vero e proprio vulcano in eruzione. Ore concitate durante le quali venivano ripercorse le richieste di Pioli, dall’ostinazione per fare arrivare Taremi, non voluto dalla dirigenza, alla lotta per tenere Krunic quando era praticamente venduto al Lione. Fino ad arrivare al desiderio del tecnico di prendere Musah in luogo di un forte difensore. Salvo poi utilizzare l’americano con il contagocce.

La situazione è tesa, inutile negarlo. Solo una vittoria contro il Newcastle andrà a calmare le acque. In caso contrario, la permanenza di Pioli al Milan sarà legata ad un filo molto sottile. Di certo, questa sarà l’ultima stagione del tecnico parmense, indipendentemente da quello che accadrà sul campo. Giusto o sbagliato che sia.