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Milan, la critica a Pioli e alla dirigenza: ma dove sta l’umiltà? Persa completamente la bussola

Milan, la mia di quest’oggi vuole essere una critica intellettualmente onesta. Forse la prima della stagione, ma quanto mai doverosa nei confronti del tecnico e della dirigenza.

Un pareggio che fa male, anzi malissimo quello di ieri sera contro il Bologna. Certo, sbagliare due rigori tirati peraltro malissimo è un record che probabilmente solo sui campi di un oratorio, ma non soffermiamoci a questo.

Il Milan subisce troppi gol, ha infatti una media da squadra di metà classifica, sebbene segni tanto. Ma la storia ci insegna che chi vince i campionati non gioca per segnare un gol in più degli avversari, gioca per non prenderli.

Ora, mi direte voi, come si poteva immaginare che i tre principali centrali, Tomori-Thiaw-Kalulu, si infortunassero contemporaneamente? Rispondo io, nessuno. Tuttavia c’è un mercato di riparazione in corso, finirà a metà della prossima settimana. E serve appunto per riparare. Vogliamo ora dire che in tutto il mondo non esiste un difensore centrale in grado di venire a giocare al Milan, non il Poggibonsi, con tutto il rispetto, in prestito? Questa la trovo mancanza di umiltà da parte della dirigenza 

la quale fa tornare a casa una riserva del Villareal, prima riserva rossonera, Matteo Gabbia, e poi va a prendere uno sconosciuto 20enne come Terracciano.

Thiaw tornerà a fine febbraio, vero. Ma da adesso fino a quel giorno? E poi siamo sicuri che tornerà al 100%? Io non ci metto la mano sul fuoco.

E cosa dire di Stefano Pioli. Con Thiaw gli era andata bene nel senso che, esaurendo i giocatori, si era accorto casualmente di avere il tedesco in panchina. L’ha messo in campo e da allora, non certo grazie alla sua intuizione, è diventato inamovibile.

Perché non fare la stessa cosa con Simic? Paura di bruciarlo probabilmente, ma siamo sicuri che potrebbe realmente fare peggio di Kjaer? Dobbiamo dire grazie sl danese per quello che ha fatto, ma con la stessa fermezza è ora di accompagnarlo alla porta. Anche perché Pioli non facendo giocare Simic si tira dietro gli occhi dei principali club europei, Barcellona in primis, i quali vorrebbero Simic fin da subito, per farlo giocare. E il giocatore lo sa.

Umiltà, questa sconosciuta.

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Pubblicato da
Mauro Vigna
Tag: Milan

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