La trasferta di Cagliari ha lasciato ai rossoneri un solo punto, qualche malumore e, come prevedibile, numerosi interrogativi.
Una delle discussioni principali riguarda un certo malessere palesato da Leonardo a fine gara, per lo scarso utilizzo dei nuovi arrivati.
Tra tutte, la situazione più curiosa pare essere quella di Caldara, voluto con forza proprio dal brasiliano e inserito come condicio sine qua non per sedersi al tavolo delle trattative con la Juventus nell’affare Bonucci.
La difesa non impeccabile
Nonostante le prestazioni non proprio impeccabili della difesa rossonera (5 gol subiti nelle prime 3 gare), l’ex pupillo di Gasperini non ha ancora visto il campo.
La presentazione in pompa magna assieme a Higuain, nella cornice di una piazza Duomo gremita di tifosi aveva portato in alto gli umori, raffreddatisi poi per la (troppa?) cautela di Gattuso.
Ovviamente il ragazzo scalpita, c’è la voglia di confermare quelle qualità che l’hanno reso il perno della difesa atalantina, come scalpitano anche i tifosi per vedere in campo quello che, a tutti gli effetti, è stato uno dei principali colpi dell’ultimo mercato.
Caldara non al top nella difesa a 4
La prestazione fornita in nazionale pare da un lato aver dato ragione a Gattuso; Caldara non è sembrato ancora pronto per il passaggio ad un sistema a quattro, lento in occasione del gol subito dall’Italia e non perfettamente in sincronia con Romagnoli, suo futuro partner al centro della linea rossonera.
Gattuso stesso ha tenuto a precisare che la scelta è dettata dal bisogno di tutelare Caldara, che ha bisogno di entrare nei meccanismi al momento giusto. “Gli state facendo solo del male”, dice il mister riferendosi alle continue pressioni dei media, “Mattia viene da una realtà diversa e non voglio metterlo subito nel frullatore. Lui è un grande professionista, sta lavorando duro e ha la mia fiducia”.
L’ex atalantino scalpita
Effettivamente lo stesso giocatore ha confermato le parole di Gattuso “E’ un cambio radicale, passare dalla difesa a tre, con i movimenti a uomo, alla zona a quattro. Giocando a quattro serve una lettura identica della situazione, mandando in fuorigioco l’avversario, altrimenti si creano situazioni scomode: mi sto adattando alle indicazioni del mister, anche alla nozione di palla coperta e palla scoperta.
Gattuso è sempre con noi sul campo, ci riempie di pacche e incoraggiamenti: sono veramente felice di essere qui”.
Inoltre i prossimi saranno giorni fitti di impegni, con molte gare nel giro di pochi giorni; è molto probabile che Mattia Caldara possa essere tra i titolari già nella trasferta di giovedì in Lussemburgo, per iniziare a prendersi le chiavi di una difesa che vuole averlo come leader per i prossimi anni.