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Milan…ma è davvero tutta colpa di Pioli?
Milan, una domanda che si pongono in molti e che da’ spazio ad innumerevoli risposte ed altrettante interpretazioni. Vediamo qui di seguito una disamina della situazione.
Ma è davvero colpa di Stefano Pioli…e soprattutto, dobbiamo a lui imputare tutti i mali di questo Milan? La premessa scontata è che quando le cose non vanno per il verso giusto, o smettono di andare nella giusta direzione, la colpa viene spesso addossata all’allenatore. Il più facile da cambiare, colui che è responsabile delle scelte sul campo. Giusto o sbagliato, e ce ne sarebbe da discutere per mesi e mesi, è sempre stato così.
Orbene, ci troviamo di fronte ad una situazione che solamente un mese fa nemmeno il più incallito dei menagrami non avrebbe potuto immaginare. Un Milan che non sa più vincere, che non impone gioco, anzi lo subisce, che lascia falle di dimensioni spropositate in difesa e che fatica in zona gol. Ergo, un disastro su tutta la linea, peraltro non annunciato.
Perchè il Milan in campionato parte bene, sulla falsariga della stagione scorsa. E’ il Napoli che corre a velocità doppia e non possiamo che fargli i complimenti. Poi qualcosa si inceppa, dal secondo tempo contro la Roma i rossoneri sembrano la spaurita coppia di loro stessi. Da leoni a pecore in una gara. Strano? Decisamente sì.
La verità, o almeno questo è quello che penso, è che ci sia un evidente concorso di colpe tra proprietà, dirigenza ed allenatore. Pioli sicuramente è stato autore di letture sbagliate, approcci alle gare discutibili, scelte altrettanto malsane durante la gara, ma sicuramente i rossoneri non vivono questo periodo esclusivamente per colpe sue.
In estate, e su questo non transigo, la dirigenza avrebbe dovuto perseguire la volontà di acquistare due giocatori esperti, non dico top player, ma quantomeno in grado di sopperire la mancanza di Franck Kessie, ora come ora una perdita di immane gravità.
Avrebbero dovuto acquistare una punta di peso, non sperare all’integrità fisica di Giroud ed al rientro di un classe 1981 come Ibrahimovic, peraltro operato a fine maggio. Errori di valutazioni gravi. Gli acquisti di giovani rampolli possono andare anche bene, ma la squadra si è indebolita dallo scorso anno ad oggi.
La sfortuna c’entra fino a un certo punto. Vero, c’è stata la solita pletora di infortuni, De Ketelaere non sta rendendo come ci si aspettava, ma gli acquisti da fare erano altri. Ed ora la colpa è solo di Pioli? No, non funziona così. Anche se a fine stagione, probabilmente, pagherà lui per tutti.
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Ultim’ora Atalanta, problema per un titolare nel riscaldamento: i dettagli
Atalanta, a pochi minuti dall’inizio del match contro il Torino, Gian Piero Gasperini deve fare fronte a una importante defezione.
Problema dell’ultimo minuto per l’Atalanta, che a minuti scenderà in campo contro il Torino.
Marco Carnesecchi, infatti, ha riscontrato un problema fisico nell’immediata vigilia e non sarà in campo.
Al posto dell’azzurro ecco Rui Patricio. L’ex Roma, quindi, difenderà i pali del Gewiss Stadium.
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Roma, primi contatti per Marmol
La Roma ha avviato i primi contatti con il Las Palmas per acquisire il difensore centrale classe 2001, Mika Marmol.
Il club spagnolo ha fissato la clausola rescissoria a 10 milioni di euro, richiedendo il pagamento in un’unica soluzione.
Per cercare di ridurre l’importo, la Roma ha proposto di includere nell’operazione il cartellino di Samuel Dahl, terzino svedese richiesto anche dal Besiktas in prestito.
Il Las Palmas ha mantenuto la propria posizione, insistendo sul pagamento integrale della clausola.
Questa fermezza da parte del Las Palmas è stata già evidenziata in precedenti trattative, come quella con il Siviglia.
La situazione rimane in evoluzione, con la Roma che valuta le possibili alternative per rinforzare la propria difesa.
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Atalanta-Torino, curiosità e statistiche
Atalanta-Torino, sfida che andrà in scena sabato 1 febbraio alle 18:00 al Gewiss Stadium di Bergamo, è valida per la 23ª giornata di Serie A.
Il grande momento della dea in campionato potrebbe essere minato dall’arrivo del Toro al Gewiss Stadium, che proverà in ogni modo a continuare la striscia di risultati positivi con Parma, Juve, Fiorentina e Cagliari, anche nella sfida di sabato alle 18:00.
Atalanta-Torino: i precedenti
Per quanto riguarda la ultime tre partite giocate contro il Torino, l’Atalanta è riuscita a vincere solamente una volta, seppur non registri una doppia sconfitta contro i piemontesi dal 2019. Se invece viene allargato alle ultime 14 sfide andate in scena nella massima serie tra le formazioni, il dato riguardante le sconfitte dei bergamaschi rimane lo stesso: a fronte di 7 vittore, 5 pareggi e le due sconfitte citate in precedenza.
Per trovare l’ultima vittoria del Torino arrivata in casa dell’Atalanta bisogna tornare al primo settembre 2019 – lo stesso anno in cui lo stadio di casa della dea prese il nome di Gewiss Stadium, sostituendo il precedente nome di Stadio Atleti Azzurri d’Italia – quando i granata riuscirono ad espugnare il neo nominato Gewiss Stadium per 2-3, con la doppietta dell’ex della sfida Zapata e il goal di Berenguer, rimontando al goal di Bonifazi.
Nelle ultime 17 sfide tra le squadre è stata registrata una media goal di 3,4 a partita: con l’acuto registrato il 27 aprile del 2019 con la sfida che fini con un pirotecnico 4 a 4.
Il miglior marcatore nella storia della sfida porta il nome di Josip Ilicic: con un totale di goal segnati che ammonta a 7, e una tripletta fenomenale messa in piedi nel 2020, in una sfida che i tifosi granata ricorderanno a malincuore dati i 7 goal subiti in casa, proprio davanti ai loro occhi.
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