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Milan, Matteo Gabbia ai saluti: Maldini cerca un nuovo rinforzo
Milan, la dirigenza rossonera è alla ricerca di un nuovo profilo da collocare in difesa. Andiamo quindi a vedere le sorti del giovane centrale.
Il futuro di Matteo Gabbia in rossonero è del tutto incerto. Il classe ’99 cresciuto nella cantera rossonera non è riuscito a ritagliarsi il minimo spazio durante l’attuale stagione ed anche durante la passata annata il minutaggio è stato scarso.
Il tempo è terminato. Gabbia vuole giocare, soprattutto gradirebbe essere impiegato in maniera continuativa. Cosa che al Milan è preclusa, anche vista la crescita importante di Malick Thiaw.
La difesa per la prossima stagione dovrebbe quindi essere composta da Tomori e Kalulu, con Kjaer e Thiaw a disposizione nelle turnazioni. Sappiamo peraltro che la dirigenza starebbe cercando un ulteriore profilo low cost, quale – ad esempio – Umtiti. Un usato sicuro in grado di portare esperienza nello spogliatoio. Spazio per Gabbia non ce ne sarà, il ragazzo potrebbe quindi essere ceduto a titolo definitivo, oppure sotto forma di prestito.
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San Siro, Sala: “È arrivata la valutazione dell’Agenzia delle Entrate”
La valutazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate sullo stadio di San Siro e le aree circostanti, elemento chiave nel progetto di un nuovo impianto per Inter e Milan, è finalmente arrivata.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha confermato la novità, pur mantenendo riservata la cifra stabilita, spiegando che gli uffici comunali stanno analizzando la valutazione ricevuta.
Sala ha chiarito che l’amministrazione ha compiuto tutti i passi richiesti dai club, compresa l’organizzazione di un tavolo di lavoro con la Soprintendenza e il mandato all’Agenzia delle Entrate per la stima, incarico avviato ad agosto.
Ora il Comune attende un passo formale da parte di Inter e Milan: una manifestazione di interesse ufficiale per San Siro e le aree attigue. Solo con questo impegno, ha sottolineato Sala, il Comune sarà disposto a proseguire il lavoro su un progetto che da tempo cattura l’attenzione del pubblico e dei media.
Il sindaco ha anche sottolineato come la questione di San Siro non rappresenti una priorità assoluta per la città, ma che l’interesse generale e le aspettative della cittadinanza richiedano una gestione attenta.
Le parole del sindaco:
“!Noi abbiamo fatto quello che le società ci hanno chiesto di fare abbiamo promosso un tavolo che mi pare sia stato fruttuoso con la Soprintendenza e dato incarico formale all’Agenzia delle entrate a inizio agosto.
Ora noi non abbiamo altro da fare in questo momento. Se i club, attraverso formale manifestazione di interesse verso San Siro e le aree, si fanno avanti allora continueremo a lavorare. I
o mi auguro che Inter e Milan a questo punto, avendo fatto dei passi in avanti molto decisi, facciano una manifestazione d’interesse. Ma fino ad allora non abbiamo altro da fare».
Abbiamo impiegato anche molto tempo dei nostri uffici per questa questione che per me non è la primaria a Milano ma certamente è delicata, riscuote tanto interesse dell’opinione pubblica e dei media e quindi per questo va gestita”.
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Sneijder:”anche a me hanno rubato il Pallone d’Oro nel 2010″
In seguito alla grande polemica sull’assegnazione del Pallone d’Oro a Rodri, ha parlato anche Sneijder che si è sentito preso in causa dopo l’episodio del 2010.
L’assegnazione del Pallone d’Oro a Rodri ha portato a grandi lamentele da parte di Vinicius Jr. Un vero proprio polverone di polemiche alzato ed alimentato più dell’attaccante brasiliano stesso che dalla stampa. Il giocatore del Real era sicuro di ricevere il premio e per questo la sua delusione è stata ancora più grande.
Una situazione simile si era verificata nell’anno del triplete dell‘Inter, dove Wesley Sneijder era il principale candidato per vincere il tanto blasonato premio. Alla fine della giostra lo conquistò Leo messi e l’olandese si posizionò addirittura quarto, dietro anche a Xavi ed Iniesta.
Le parole di Sneijder
Dopo anni è tornato a parlare di questa sua sventura con filosofia ed il sorriso sul volto: “Mi hanno rubato il Pallone d’Oro nel 2010. Ma onestamente: sono felice che la gente ne parli ancora nel 2024, 14 anni dopo. La gente me lo dice: ‘Wesley, quell’anno ti hanno derubato’. Immagina se avessi vinto il Pallone d’Oro e la gente avesse detto: ‘Lo ha preso a qualcuno’. I premi individuali sono belli. Ma i successi con la squadra come sollevare il trofeo della Champions League sono stati per me più preziosi che ottenere il Pallone d’Oro”.
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Cassano: “Vlahovic è scarso. Thiago Motta-Juventus non vedo nessun progetto”
Antonio Cassano ha recentemente condiviso le sue opinioni durante una puntata di Viva el Futbol su Twitch, attirando come sempre l’attenzione per il suo stile diretto e schietto.
Ecco alcune delle sue dichiarazioni più interessanti:
JUVENTUS- “La strada intrapresa non è giusta, io non vedo strada. Tanti giocatori non sono da Juventus. Oggi non vedo ancora strada. Mi aspetto, non tutto e subito perchè non sei Guardiola, ma un’idea. Oggi cosa puoi notare o non puoi notare? L’idea può essere far girare palla molto lentamente ma mi ammoscia tutto. Io vedo solo Cambiaso che si butta in mezzo al campo e fa l’uomo in più. La Juventus se non la sblocca subito va in difficoltà, la gente però va dietro ai risultati positivi ma fino ad oggi non ha mai fatto buone prestazioni”.
THIAGO MOTTA- “Non parliamo di Conte, lui crea in un giorno quello che gli altri creano in sei mesi. Baroni ha costruito qualcosa di importante, la sua piazza è esigente. In questo momento però cosa cerchi da Thiago Motta? Un minimo di quello che ho visto a Bologna e oggi non lo vedo. Cerchi un progetto e ancora oggi non lo vedo. Mi arrampico sul fatto che tanti giocatori nella Juve con il gioco che vorrebbe fare Thiago non possono giocare. Ho detto che Milan e Juve non arrivavano nelle prime quattro e ora ho questa paura”.
IDEA DI GIOCO- “La Juventus quattro anni fa ha preso uno dei top per idee di gioco che era Sarri. Io ho detto da subito che Thiago avrebbe dovuto far attenzione a non fare la fine di Sarri. La Juve oggi è a -7 dalla prima, anche il Napoli è partito da zero. Meno sette è tantissimo. Le altre squadre hanno intrapreso una strada, la Juve no. Il Parma non era organizzato ma sapeva cosa fare”.
CONCEICAO- “L’unico che sta dando qualcosa in più in questo momento. All’inizio la Juventus non subiva tanto perché stava dietro la linea della palla, primo goal ripartivano. Adesso sta venendo fuori che la Juventus ha grandi difficoltà”.
VLAHOVIC- “Continua ad essere scarso. Frenetico, ha paura di avere la palla, fa fatica a muoversi. In area di rigore può fare qualcosa ma non è da grande squadra. Stra pagato ma a me piace zero. Molto meglio Retegui, molto meglio Castellanos”.
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