Un Milan particolarmente stanco non riesce a fare sua la partita, abbandona ogni sogno scudetto e si ritrova a dovere lottare contro le dirette avversarie che avanzano lancia in resta. Questa è la dura realtà per gli uomini di Pioli che stoicamente combattono in campo, ma devono arrendersi alla stanchezza ed ai troppi infortuni che non consentono turnover. Contro il Napoli la decide Politano, i rossoneri recriminano un rigore non concesso su Theo Hernandes.
Donnarumma 6: nulla può sul gol di Politano dove a sbagliare sono altri, risponde alla sua maniera su bolide di Fabian Ruiz.
Dalot 5: è suo il passaggio errato che consente al Napoli di partire in contro piede e trovare il gol, il portoghese – episodio a parte – non riesce comunque mai a contrastare Insigne che con lui ha vita molto facile.
Gabbia 6: difficile aspettarsi di più da un giocatore che non vedeva il campo da così tanto tempo, Mertens ed Osimhen faticano a trovare spazi dalle sue parti.
Tomori 6,5: altra prova di carattere per il centrale inglese che fa della velocità una delle sue armi principali.
Theo Hernandez 5: si lamenta per un calcio di rigore a nostro avviso sacrosanto, ma poco di più. Concede spazi enormi a Politano in occasione del gol del Napoli, poco lucido in entrambe le fasi.
Tonali 6,5: il migliore dei suoi, cerca di fare ripartire la manovra dal basso e ci riesce quasi sempre. Il giocatore è in crescita ed interpreta la fase difensiva e quella offensiva in buona maniera.
Kessie 5,5: dimostra di essere umano, anche l’ivoriano si stanca. Impossibile chiedergli qualcosa in più, se non un po’ di riposo (dal 21 st Meité 6: continua il suo buono stato di forma recuperando parecchi palloni)
Castillejo 4,5: dolenti note, non ne azzecca una, perde tutti i duelli contro gli avversari (dal 15′ st Saelemaekers 5: leggermente meglio rispetto allo spagnolo, ma comunque poca cosa).
Calhanoglu 5: ha l’attenuante di non essere ancora al top della forma, ma al turco riesce poco o nulla rallentando il gioco oltremodo (dal 15′ st Brahim Diaz 5: cerca la giocata, non gli riesce mai).
Krunic 5,5: passo indietro per il bosniaco che ultimamente ci aveva abituati ad altri tipi di gare, non impensierisce più di tanto gli avversari e cerca di sopperire alle scoperture lasciate da Theo Hernandez (dal 15′ st Rebic 5: prova alcune giocate interessanti, ma nulla di più, si fa espellere per proteste lasciando in seria difficoltà un Milan che latita nel reparto offensivo)
Leao 4: non segna da 14 partite, se a tutto c’è un limite, qui siamo andati decisamente oltre. (dal 33′ Hauge sv)
Pioli 5,5: la sua squadra è eccessivamente stanca dopo le fatiche di Manchester, non riesce ad effettuare cambi perchè troppo corto come organico causa infortuni, gli si può imputare una cattiva gestione dei pochi cambi a disposizione.
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