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Casa Milan : cuore pulsante della nuova stagione
Milan, tutto pronto per l’inizio di una stagione che si preannuncia sulla carta, ma sicuramente non solo, fondamentale per il futuro del club ed il suo ritorno in grande stile nel “calcio che conta”.
Mentre gli appassionati italiani sono concentrati verso l’inizio dei campionati europei di calcio, che vedono la nostra nazionale fra le favorite per la vittoria finale, fra Casa Milan e Milanello (dove sono in riammodernamento le strutture fra campi, spogliatoi, sala ristorante, sala riunioni, palestre e manti erbosi), si lavora alacremente per preparare la nuova annata sportiva 2021-2022, che si preannuncia elettrizzante, con il ritorno in Champions League, dopo sette lunghi annidi assenza.
Negli uffici di Via Aldo Rossi n.° 8, ci sono un gruppo dirigenziale al lavoro, sul mercato, dal giorno dopo la vittoria con l’Atalanta che ha sancito il ritorno in Europa, dalla porta principale. Chi sono, esattamente, questo gruppo di lavoro sul mercato ? Ivan Gazidis, Paolo Maldini, Riccardo Massara e Geoffrey Moncada. Come si muovono e che ruolo hanno singolarmente ? L’amministratore delegato Ivan Gazidis tiene i rapporti diretti con Gordon Singer, gli manda delle relazioni sullo svolgimento del mercato per farsi approvare il budget e lo informa su quanto attiene alla società a livello di marketing, merchandising, sponsorizzazioni.
Paolo Maldini decide le dinamiche di mercato, coadiuvato da Riccardo Massara. Ognuno esamina un profilo e decidono insieme. Geoffrey Moncada ha la delega esclusivamente sul mercato estero, in particolare su quello francese e tiene i rapporti con il responsabile del Settore Giovanile, l’ex giocatore rossonero Angelo Carbone. Nella stesura dei contratti con gli atleti, lo staff tecnico e medico, la società si avvale dell’operato di un pool di avvocati, facenti capo a Paolo Scaroni.
Quest’ultimo, ricopre l’incarico di vice presidente e insieme a Franco Baresi (vice presidente onorario) rappresenta il Milan, nelle sedi istituzionali del calcio italiano. Nelle sedi europee, il rossonero è rappresentato da Ivan Gazidis e da James Murray (dal marzo del 2019 è il nuovo Chief of Staff for CEO del Milan, con il compito di sviluppare e guidare tutti gli obiettivi strategici del club).
Casa Milan
Una domanda che potrebbe interessare gli appassionati: chi gestisce Casa MIlan ? Il nome è presto fatto: Agata Frigerio. Nata a Lecco il 28 marzo 1975, dal 1999 entra a far parte di AC Milan, dove dal 2007 è Responsabile Risorse Umane e Organizzazione, occupandosi principalmente di amministrazione d’impresa e sviluppo e formazione del personale, partecipando attivamente ai processi di recruiting e selezione dei nuovi dipendenti.
Nell’attuale ruolo di Human Resources Director, riportano a lei le aree di Sviluppo e Organizzazione, Payroll e Accountability di dipendenti tesserati e collaboratori e le Aree Compliance e Servizi Generali delle Società del Gruppo Milan. Datore di Lavoro delle Società del Gruppo Milan, la Frigerio è anche membro della Commissione Giuslavoristica istituita presso la LNP. Una figura centrale nella quotidianità di Casa Milan.
Infine, un ruolo magari sottovalutato, ma ugualmente fondamentale negli uffici, è quello di Daniele Massaro, ex gloria rossonera. Svolge un ruolo di Brand Ambassador, promuove il marchio Milan in giro per il mondo e cura i rapporti con gli ex giocatori del Milan, oltre ad essere molto ascoltato da Paolo Maldini, in tutte quelle dinamiche che vanno dal mercato alla gestione societaria.
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Scarpa d’Oro 24-25: Salah guida, Retegui tiene il passo
Scapa d’Oro, classifica aggiornata
- Mohamed Salah (Liverpool) 38 punti
- Erling Haaland (Manchester City) 36
- Robert Lewandowski (Barcellona) 34
- Alexander Isak (Newcastle) 34
- Harry Kane (Bayern Monaco) 34
- Victor Gyokeres (Sporting) 33 (coefficiente 1,5)
- Mateo Retegui (Atalanta) 32
- Kylian Mbappé (Real Madrid) 30
- Omar Marmoush (Eintracht Francoforte/Manchester City) 30
- Cole Palmer (Chelsea) 28
- Chris Wood (Nottingham Forest) 28
- Bryan Mbeumo (Brentford) 28
- Patrik Schick (Bayer Leverkusen) 26
- Marcus Thuram (Inter) 26
- Jonathan Burkardt (Magonza) 24
- Mason Greenwood (Marsiglia) 24
- Moise Kean (Fiorentina) 24
- Raphinha (Barcellona) 24
- Krzysztof Piatek (Basaksehir) 22,5 (coefficiente 1,5)
- Jonathan David (Lilla) 22
- Joane Wissa (Brentford) 22
- Hugo Ekitike (Eintracht) 22
- Ousmane Dembélé (PSG) 22
- Justin Kluivert (Bournemouth) 22
- Tim Kliendienst (Bor. M’Gladbach) 22
- Bradley Barcola (Paris Saint-Germain) 22
- Thierno Barry (Basilea/Villarreal) 21,5
- Ante Budimir (Osasuna) 20
- Ollie Watkins (Aston Villa) 20
- Ademola Lookman (Atalanta) 20
- Matheus Cunha (Wolverhampton) 20
- Samu Aghehowa (Porto) 19,5 (coefficiente 1,5)
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Juventus, Motta è tra i peggiori allenatori bianconeri degli ultimi 15 anni
Juventus, Thiago Motta non sta passando un bel periodo: dal suo esordio sulla panchina è uno dei peggiori tecnici degli ultimi 15 anni per numero di vittorie.
Thiago Motta, con il 38,71% di vittorie, è tra i peggiori allenatori della Juventus negli ultimi anni: solo Zaccheroni (38,10%) e Puppo (24,19%) hanno fatto peggio. Il primo è rimasto in panchina per 5 mesi e poi è stato esonerato, mentre il secondo è rimasto a Torino per due anni e ha contribuito a portare in squadra tanti giovani ma ha portato a casa poche vittorie.
Nonostante il contratto triennale, il suo futuro appare incerto, dato il gap di 16 punti dal Napoli e una stagione finora deludente. A gennaio, a parte la vittoria sul Milan, la squadra ha collezionato troppi pareggi e rischia di affrontare un top club agli ottavi di Champions.
I problemi principali riguardano la fragilità mentale, evidenziata dai 17 punti persi da situazioni di vantaggio, e la mancanza di carattere. La squadra, giovane ma rinforzata con giocatori d’esperienza, sembra incapace di reagire e mantenere costanza.
La stagione doveva essere di crescita, ma al momento è offuscata da prestazioni mediocri e un’identità che non rispecchia il DNA vincente del club piemontese.
Malgrado la situazione sfavorevole Motta deve provare a infrangere un tabù che va avanti da svariati decenni: tutti i nuovi tecnici che non hanno conquistato lo scudetto alla loro prima stagione alla Juventus poi non sono riusciti più a farlo.
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Plusvalenze Roma: chiesto il rinvio a giudizio per Pallotta e cinque ex dirigenti
Plusvalenze Roma, l’ex presidente giallorosso rischia il processo per falso in bilancio e violazione delle norme sull’intermediazione finanziaria. Accuse su operazioni di mercato dal 2018 al 2020.
La Procura di Roma ha acceso i riflettori su uno dei capitoli più delicati della storia recente della Roma. Il pubblico ministero Renata Cerasa ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per James Pallotta, ex presidente del club capitolino, e cinque ex dirigenti: Umberto Gandini, Guido Fienga, Mauro Baldissoni, Francesco Malknecht e Giorgio Francia. L’accusa principale è quella di falso in bilancio, oltre alla violazione del Testo Unico dell’Intermediazione Finanziaria, in relazione a diverse operazioni di mercato effettuate tra il 2018 e il 2020.
Tra le transazioni incriminate spiccano nomi noti come quello di Leonardo Spinazzola, acquistato dalla Juventus, Luca Pellegrini, passato in bianconero, e il trasferimento di Radja Nainggolan all’Inter, con Davide Santon e Nicolò Zaniolo come contropartite tecniche. Altri affari sotto esame includono l’acquisto di Bryan Cristante dall’Atalanta (con Marco Tumminello ceduto parzialmente come contropartita), lo scambio tra Kostas Manolas e Amadou Diawara con il Napoli, e le operazioni legate a Marchizza e Frattesi con il Sassuolo per l’arrivo di Defrel.
L’attuale proprietà della Roma, guidata dalla famiglia Friedkin, risulta del tutto estranea all’inchiesta. Anzi, per loro la Procura ha già richiesto l’archiviazione, sottolineando l’assenza di responsabilità diretta per i fatti contestati, risalenti al periodo della precedente gestione.
Plusvalenze Roma, il caso Juve
La vicenda si intreccia con un altro caso eclatante, quello delle presunte plusvalenze fittizie della Juventus. Anche in questo caso, tra gli imputati figurano l’ex presidente Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici. Le accuse contestate nell’inchiesta Prisma includono aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.
Dopo la decisione della Cassazione, che ha trasferito il procedimento da Torino a Roma per incompetenza territoriale, oggi il tribunale della Capitale ospita una nuova udienza. Durante la prima fase del processo, sono già state depositate circa 200 richieste di costituzione di parte civile, tra cui Consob, associazioni di consumatori, fondi di investimento e azionisti.
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