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Milan, non serve solo litigare: ora bisogna anche programmare | L’editoriale di Mauro Vigna

Milan, ad oggi assistiamo solo a un grande caos. Vedremo qui di seguito lo stato delle cose e come esse potrebbero evolversi nel giro di qualche mese.
Le idee sono molte, ma troppo confuse. In questo momento la dirigenza rossonera va d’accordo su nulla.
Lo abbiamo visto dal viaggio di Giorgio Furlani al cospetto di Gerry Cardinale in seguito ad alcune libertà prese dallo stesso Zlatan Ibrahimovic il quale è stato gentilmente invitato a rimettersi al proprio posto. E probabilmente lo svedese a fine stagione non avrà più nulla a che fare col Milan.
Lo abbiamo visto dal comportamento dello stesso Cardinale il quale dapprima era arrivato addirittura alla decisione di far fuori Furlani, ma dopo la telefonata con Paul Singer ha immediatamente cambiato idea.
Lo abbiamo visto dalla scelta, o meglio non scelta, del direttore sportivo. Furlani in sede di colloquio coi principali obiettivi ha fin da subito precisato che ogni decisione dovrà passare dalla sua scrivania e questo ha di molto raffreddato i rapporti con Berta, Paratici e D’Amico attirando tra i papabili nomi per di più sconosciuti, dirigenti che verrebbero al volo per fare curriculum. Ma sappiamo che servono dirigenti capaci, per una volta.
Ora però non servirebbe troppo litigare, bisognerebbe agire perchè già in clamoroso ritardo per programmare la prossima stagione che dovrà essere migliore rispetto all’attuale. Ma se non si sa chi farà il mercato, chi lo avallerà, chi sceglierà i giocatori, che ruolo ha e avrà Ibrahimovic, cosa accadrà a Cardinale, cosa resterà di Moncada, come si può solo pensare che in tempi utili possano finalmente decidere le sorti del nostro amato e bistrattato Milan?
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Argentina, Paredes deride Rodrygo: “Io un Mondiale e due Copa America, tu nulla”

Il centrocampista della Roma e dell’Argentina, Leandro Paredes, durante la vittoria della sua Albiceleste contro il Brasile ha sbeffeggiato Rodrygo.
Questa notte l’Argentina si è qualificata al Mondiale 2026, in programma in USA, Canada e Messico. La nazionale campione in carica ha battuto con un sonoro 4-1 il Brasile, staccando il pass per la Coppa del Mondo.
L’Albiceleste del ct Scaloni ha dominato in lungo ed in largo, con il Brasile apparso molto in difficoltà. Mattatori del match del Monumental Julian Alvarez, Enzo Fernandez, Mac Allister e Giuliano Simeone.

LA GRINTA DI LEANDRO PAREDES ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come al solito, la gara tra le due grandi nazioni del Sud America, non sono mancati momenti di tensione in campo con diverse scintille partite nel corso del match. L’episodio che ha attirato di più l’attenzione è sicuramente quello riguardante Paredes–Rodrygo. Un botta e risposta che ha visto l’argentino uscirne vincitore.
Il talento del Real Madrid ha attaccato il centrocampista della Roma: “Sei molto scarso”. La risposta pungente del classe ’94 non si è fatta attendere: “Io ho una Coppa del Mondo e due Coppe America, tu non hai ancora vinto nulla”.
🚨 Leo Paredes: “You shouldn’t talk beforehand… especially when you can’t back it up on the field afterward. We always do our talking on the field”.
🇧🇷 Rodrygo told Paredes during the game: “You’re so bad”.
🇦🇷 “I won 2 Copa Americas and 1 World Cup, you zero”, Paredes replied. pic.twitter.com/DqQzlgriuT
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 26, 2025
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Incontro Furlani-Paratici: si è parlato anche di Conte | I contatti risalgono a un mese fa

Incontro Furlani-Paratici, nell’attesa della fumata bianca emergono alcuni dettagli sull’incontro di ieri. A riferircelo è una fonte molto vicina alla dirigenza rossonera. Vediamo qui di seguito la notizia.
Il Milan sta seriamente pensando ad Antonio Conte. Il tecnico del Napoli sembra essere uno degli obiettivi di Fabio Paratici il quale, lo ricordiamo, aveva parlato anche con Massimiliano Allegri qualche giorno fa in un ristorante a Milano zona Brera.
I primissimi contatti tra Giorgio Furlani e l’entourage di Conte sono avvenuti all’incirca un mese fa. Lo stesso tecnico ha voluto ribadire la ferma volontà di finire la stagione col Napoli senza interferenze. Solo allora deciderà per il suo futuro che potrebbe proseguire a Napoli ovviamente, essendo ancora sotto contratto, o clamorosamente proseguire altrove.
Da capire se gli perverranno richieste anche dalla Juventus, società a lui cara presso la quale tornerebbe volentieri. Seguiremo con estrema attenzione la vicenda.
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Galeone: “La Juve dà un milione al mese a Vlahovic, che non sa stoppare un pallone, su Allegri…”

Giovanni Galeone non le manda a dire: il calcio moderno non lo convince e la Juventus, secondo lui, spende male i suoi soldi.
In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex allenatore ha criticato il gioco attuale, definendolo noioso e privo di fantasia, con particolare attenzione alle difficoltà tecniche di alcuni giocatori pagati cifre astronomiche.
Critiche alla Juventus e a Vlahovic

DUSAN VLAHOVIC IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Uno dei passaggi più duri dell’intervista riguarda Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus:
“Danno un milione netto al mese a un giocatore che non sa stoppare un pallone. È forse l’unico slavo che ho visto in tutta la mia vita con questa difficoltà.”
Un’affermazione pesante, soprattutto considerando la tradizione calcistica degli attaccanti dell’area balcanica, noti per la loro tecnica sopraffina. Galeone, che si è sempre dichiarato un estimatore dei giocatori slavi, non risparmia quindi il bomber serbo.
Il declino del calcio italiano
L’ex tecnico critica il calcio moderno, lamentando la mancanza di spettacolo e di giocatori con talento puro:
“Le partite sono noiose, si fanno troppi passaggi all’indietro. I giovani non si divertono più: li riempiono di schemi e non sanno più palleggiare, dribblare o stoppare una palla.”
Secondo Galeone, in Italia si è persa la capacità di far crescere i giovani con un’identità calcistica precisa, al contrario della Spagna, che continua a sfornare talenti di livello mondiale.
Il rimpianto Napoli e l’incontro con Berlusconi
Galeone ha anche raccontato un aneddoto legato a Diego Armando Maradona, che lo avrebbe voluto sulla panchina del Napoli. Tuttavia, le trattative non si concretizzarono.
Un altro rimpianto è legato a Silvio Berlusconi, con cui parlò a lungo dopo la vittoria della Coppa dei Campioni del Milan nel 1990:
“Mi disse di chiamarlo per continuare a parlare di calcio. Non ho mai alzato il telefono, speravo lo facesse lui.”
Chi vincerà lo Scudetto?
Galeone individua l’Inter come principale candidata al titolo, mentre concede una speranza a Napoli e Atalanta, seppur con molte riserve. Per il Milan, invece, ha parole dure, criticando la decisione di affidarsi a Ibrahimovic come dirigente, dopo aver cacciato Maldini e Massara.
Allegri alla Roma?
Infine, l’ex tecnico ha parlato di Massimiliano Allegri, con cui ha avuto un rapporto altalenante. Dopo un periodo di freddezza, oggi lo sostiene e lo vedrebbe bene sulla panchina della Roma, considerandolo l’uomo giusto per risollevare i giallorossi.
Conclusione: Galeone boccia il calcio moderno, critica la gestione della Juventus e di Vlahovic, e rimpiange un’epoca in cui il talento e la fantasia erano al centro del gioco.
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