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Milan, Ordine e la soffiata su Kalulu: “Ha detto di no alla Juve perché..”
Milan, la cessione di Pierre Kalulu alla Juventus sembra ormai tramontata. Franco Ordine, dalle colonne de Il Giornale, spiega il motivo del no del giocatore.
Benché l’opzione cessione con destinazione Juventus appaia ormai lontana, Pierre Kalulu non e’ mai stato così lontano dal Milan come in queste ore.
La dimostrazione e’ la mancata convocazione del giocatore per la sfida di questa sera contro il Torino, decisa da Paulo Fonseca.
Tra i motivi che hanno posto uno stop, quasi definitivo, al trasferimento del numero 20 rossonero alla corte di Thiago Motta, ci sarebbe un retroscena, raccontato quest’oggi dal giornalista Franco Ordine su Il Giornale.
Queste le sue parole al quotidiano.
“Particolare curioso da aggiungere al tema mercato: il nostro sorprendente di Kalulu al trasferimento alla Juventus dopo il colloquio telefonico avuto con Thiago Motta”.
Una telefonata che, quindi, sembra aver convinto il francese a non muoversi, come riferisce Ordine. “Il difensore francese ha saputo che non sarebbe stato titolare a Torino e allora ha scelto di restare al Milan e a Milano, dove evidentemente non si trova maluccio”.
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Fiorentina, un ex viola arrestato
Fiorentina, l’ex centrocampista brasiliano Anderson è stato arrestato in Brasile.
Anderson è stato una meteora in maglia viola, una manciata di presenze da gennaio a giugno 2014, anche se arrivava da un club prestigioso come il Manchester United.
Ora l’ex calciatore si trova in carcere per il mancato pagamento del mantenimento dei figli e avrebbe un debito da saldare di circa 55 mila euro.
Anderson verrà dunque detenuto per 30 giorni se non pagherà il debito che ha. In quel caso il mandato d’arresto verrà ritirato.
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Le rivelazioni scottanti di Totti: “Diventi ingombrante”
Ai microfoni di Sky Sport, l’ex capitano della Roma Francesco Totti si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: ecco che cosa ha detto.
Su Sky Sport Francesco Totti ha svelato il perché non lo si vede più in ambiente calcistico: “Perché io, Maldini e Del Piero siamo fuori dal calcio? Perché diventi ingombrante, un nome importante offusca tutto il resto”.
Le parole al vetriolo di Francesco Totti
E ha aggiunto: “Se sei una persona competente e pure importante succede questo. Se non veniamo presi in considerazione, evidentemente si è legati ad altri obiettivi e pensieri”.
L’ex capitano giallorosso, però, non è immune alla nostalgia del pallone: “Un po’ mi manca”. Il suo mancato ritorno alla Roma lo spiega così: “Se n’è parlato tanto, poi se vai a spremere il limone esce poco o nulla. A me nessuno ha mai chiamato”.
Il mancato contatto è qualcosa che Totti non si aspettava, ma che non preclude la sua felicità: “Siamo tutti felici, sia io che loro. Forse i tifosi un po’ meno…”.
Sulla Nazionale
“Purtroppo questa estate non è andata bene, pensavo l’Italia potesse fare molto meglio. Stiamo scoprendo ora che i giocatori non sono arrivati a quella competizione al meglio dal punto di vista fisico e mentale e quindi stiamo capendo perché è andata male.
Spalletti? Il ct e il tecnico sono due mestieri diversi, io credo abbia capito i suoi errori, l’ha anche detto e ora spero possa ripartire da queste vittorie in Nations League“.
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Milan, stadio con l’Inter e Cardinale che prosegue solo: come possono cambiare le cose
Milan, saranno mesi di grandi cambiamenti oppure si continuerà con Redbird? Andiamo qui di seguito a interpretare il momento rossonero anche in seguito alle ultime indiscrezioni sullo stadio.
Come scritto questa mattina da noi di Calcio Style, venerdì 13 settembre si terrà un importante incontro tra gli esponenti di Milan e Inter con il sindaco di Milano Giuseppe Sala. L’idea è quella di proseguire il discorso San Siro, oppure di valutare un nuovo impianto. Fino a qui nulla di nuovo, ma l’indicrezione ricevuta è che i due club probabilmente continueranno a rimanere insieme, ergo sembra essere tramontata l’ipotesi di uno stadio di proprietà solo di una compagine.
Una mossa probabilmente inaspettata visti i proclami di alcuni mesi fa, ma la direzione sembra ormai piuttosto chiara. Gerry Cardinale vuole proseguire solo, pagare il debito residuo a Elliott e diventare l’unico proprietario dell’AC Milan.
Sulla questione degli arabi abbiamo già scritto, ARAMCO voleva la piena proprietà, il 100% delle quote da qui a tre anni, mentre Cardinale ha sempre voluto un ingresso in minoranza con l’accordo a riparlarne. Ecco che quindi le carte potrebbero nuovamente essere stravolte.
Il patron di Redbird potrebbe in autonomia recuperare i 560 milioni più interessi da restituire a Elliott entro agosto 2025 tramite investitori americani. Questa ad oggi l’ipotesi più probabile.
Addio definitivo agli interessi degli arabi e ad una cessione? Non ci sbilanciamo fino a questo punto, diciamo che interpretando i segnali e le voci che ci arrivano, il Milan sembra andare verso un’altra inaspettata direzione. Un business, quello rossonero, che non assumerà caratteri speculativi, come si è sempre pensata, ma rimarrà uno degli assett della galassia Redbird.
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