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Milan, paura di osare: perchè Lazetic non può essere l’attaccante del futuro?
Milan, una storia che si ripete, ma che coinvolge un po’ tutti i club italiani da tempi immemori.
Le squadre italiane, si sa, hanno il cosidetto braccino nel lanciare i giovani. Ci sono alcuni allenatori che sistematicamente lo fanno, altri che sono restii, altri ancora che non lo fanno proprio, se non costretti magari da defezioni importanti dell’ultima ora.
Le pressioni sempre maggiori sicuramente impediscono ai grandi club di osare più di tanto. Ergo, fino a che il campione è in forma e sta bene, si utilizza lui. Non si può rischiare di perdere posizioni in classifica. Probabilmente le squadre cosidette piccole hanno maggiori possibilità di provare. Ma non è così semplice la questione nè circoscrivibile a questo banale concetto.
Citiamo un caso tra tanti, quello del Milan che si trova tra le mani un gioiellino grezzo come Marko Lazetic. Un giocatore arrivato un anno fa dalla Stella Rossa e di cui si parlava un gran bene. Un 2004 che, dopo un fisiologico periodo di adattamento e qualche infortunio di troppo con la Primavera, ha saputo ritrovarsi. Reti e prestazioni all’altezza lo hanno portato fino in prima squadra. E fino a qui tutto bene, sembra appunto il normale iter di un promettente giocatore.
Ma è qui che viene il bello. Giunti all’alba del mercato invernale Lazetic è in partenza. Pronto quindi per una nuova esperienza in Italia, o all’estero, per trovare continuità. Ed il Milan probabilmente andrà nuovamente sul mercato per arrivare a giugno alla definizione di un altro attaccante, questa volta però con esperienza.
Un circolo vizioso, un loop dal quale non se ne esce. Lazetic non avrà quindi possibilità di esprimersi nè ora, nè tra un anno quando la sua posizione verrà presa da un probabile nuovo acquisto. Ma allora che senso ha comprare un giovane se non si ha voglia e tempo di farlo crescere? E, quando cresciuto, non gli si da’ la possibilità di esordire, sbagliare, sbagliare e magari sbagliare ancora in prima squadra senza essere messo alla gogna?
C’è ancora moltissimo da imparare dall’estero. Certi club fanno infatti esordire i loro talenti all’età di 16, 17 anni con una naturalezza tale da sembrare cosa normale. Ed in effetti lo è. E’ in Italia che la situazione non è normale.
Un paradosso se vogliamo, viste le condizioni economiche disastrose in cui vertono certi club. Trovare uno o più giovani da inserire in rosa sarebbe manna dal cielo, grasso che cola. Ed invece si tengono nella bambagia per anni.
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Milan, gara abbordabile contro l’Empoli? Un particolare ci dice di no
Milan, la gara contro l’Empoli di domani sera sembra all’apparenza da uno fisso, quantomeno sulla carta. Vediamo tuttavia le insidie che la partita nasconde.
Domani alle 18 andrà in scena la gara tra Milan ed Empoli nel palcoscenico del San Siro. Una gara da uno fisso per gli scommettitori, ma siamo così certi che gli uomini di Paulo Fonseca si sbarazzeranno così facilmente degli avversari?
Un particolare ci dice di no, che probabilmente non sarà una partita così facile da sbloccare e la motivazione sta nell’organizzazione difensiva dell’Empoli. D’Aversa ha infatti costruito una squadra che prende pochi gol, solo 11 finora e siamo certi che contro il Milan non farà eccezione, anzi la fase difensiva verrà curata con ancora maggiore intensità.
Di contro ci troviamo a commentare una certa difficoltà da parte degli attaccanti rossoneri a trovare la via del gol, solo 6 reti in totale per la coppia Morata/Abraham. Numeri di certo poco entusiasmanti che dimostrano come i rossoneri vadano in affanno quando si tratta di sfondare difese bene organizzate.
Questo aspetto domani non sarà da sottovalutare. Troppe volte in questa stagione il Milan ha stentato contro le cosidette “piccole” proprio per un eccesso di confidenza dei propri mezzi unito probabilmente a scarso agonismo durante la gara. Ergo, l’Empoli non andrà sottovalutato.
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Totti indagato, problemi con il fisco: la situazione
Stando a quanto riportato dalla stampa, l’ex capitano della Roma Francesco Totti è indagato per motivi fiscal: ecco tutti i dettagli della vicenda.
Dopo i problemi matrimoniali, l’ex capitano della Roma Francesco Totti finisce sotto indagine a Roma, come riportato dal Corriere della Sera.
Gli inquirenti stanno cercando di fare luce su una presunta omessa dichiarazione dei redditi: l’ex calciatore avrebbe regolarizzato la sua posizione fiscale, pagando in ritardo oltre 200.000 euro all’Agenzia delle Entrate.
Il pagamento sarebbe avvenuto a seguito di un’inchiesta condotta dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza, che avrebbe rilevato le irregolarità fiscali e informato il pubblico ministero Vincenzo Barba.
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Verità, Totti è stato iscritto nel registro degli indagati per reati tributari. Gli inquirenti sostengono che l’ex giocatore avrebbe dovuto aprire una partita IVA per regolarizzare i guadagni derivanti dai suoi contratti con gli sponsor, ma lo avrebbe fatto in ritardo.
Sebbene l’importo iniziale dovuto non fosse molto elevato, la somma è aumentata a causa degli interessi. Al momento, il debito è stato saldato, ma Totti dovrà comparire in Procura nei prossimi giorni per rispondere alla contestazione.
Totti, i guai giudiziari
Non è questa l’unica indagine che coinvolge il campione giallorosso. Totti è anche sotto inchiesta per abbandono di minore, a seguito di una denuncia presentata dall’ex moglie Ilary Blasi.
La conduttrice televisiva aveva accusato l’ex marito di aver lasciato sola la figlia minore in un episodio risalente a maggio 2023. Totti ha però difeso la propria versione dei fatti, spiegando che la bambina era con una babysitter, come confermato anche dalle Forze dell’Ordine.
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Milan, Paolo Scaroni sarà ascoltato dall’Antimafia: con lui Giuseppe Marotta
Milan, Paolo Scaroni e Giuseppe Marotta saranno presto ascoltati dall’Antimafia. Andiamo qui di seguito a leggerne i dettagli.
Questione di pochi giorni e l’Antimafia convocherà il presidente rossonero Paolo Scaroni e quello nerazzurro Giuseppe Marotta per l’inchiesta ultras.
Un Comitato Speciale si occuperà appunto dell’ingresso della malavita nelle curve dei due club.
In seguito verranno anche ascoltati i rispettivi Amministratori Delegati ossia Giorgio Furlani e Alessandro Antonello.
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