Notizie
Milan, Pioli ha tutti contro: le critiche dei big del passato
Milan, la luna di miele è finita: Pioli perde consensi fra la tifoseria e i grandi ex del passato rossonero, troppi errori di gestione
La sensazione che si avverte riguardo a Stefano Pioli è quella di un uomo solo al comando della nave Milan. Le sconfitte fotocopia patite contro Inter e Psg hanno lasciato un segno di profondo malessere fra tifosi e big del passato.
La sconfitta contro la Juventus è stata digerita meglio per via di alcune attenuanti, tipo l’uomo in meno per 50′. Un parere autorevole è quello di Fabio Capello, un pezzo di storia rossonera e altamente qualificato.
L’ex ct della Nazionale inglese non ha risparmiato critiche all’allenatore e alla squadra. Secondo Fabio Capello, il Milan non è all’altezza di disputare match di questo tipo in Europa e anche nel campionato italiano.
Stefano Pioli non è ancora in grado di allenare a certi livelli: “Il Milan deve stare attento non può essere presuntuoso e giocare sempre uomo contro uomo. Non puoi rimanere 2 vs 2 in occasione del primo gol”
Milan, Pioli pecca di presunzione per Capello
Continua l’analisi: “Contro l’Inter hai preso 5 gol, col Psg ne prendi 3 grazie a Maignan, altrimenti erano di più, perdi con la Juventus. Mi è sembrato un po’ presuntuoso l’atteggiamento del Milan”. Una frecciata in piena regola.
Critiche da parte anche di Arrigo Sacchi, il quale già dopo la sconfitta nel derby aveva attaccato l’attuale tecnico rossonero tacciandolo di superficialità e presunzione. Il pensiero si è rafforzato dopo il tris del Psg….
Un altro ex poco tenero è Clarence Seedorf, il quale dopo il pareggio di Dortmund aveva attaccato frontalmente il tecnico emiliano criticandone la gestione della partita. Appunti mossi pari pari dopo la serata parigina.
Non meno tenero Alessandro Costacurta: “Questa è stata una sconfitta psicologica, secondo me non pensavano ci fosse così tanta differenza”. Un jab in pieno volto al tecnico emiliano, visto da tutti come arrogante.
Notizie
Ben Yedder condannato a 2 anni di carcere: tutti i dettagli
Arriva la svolta nel caso Ben Yedder, l’attaccante ex Monaco accusato di guida in stato di ebrezza e abusi sessuali. Il tribunale ha emesso la sentenza.
Il francese aveva in precedenza ammesso di essersi messo alla guida sotto l’effetto di alcol, ma aveva negato categoricamente ogni azione contro la ragazza in questione.
Ben Yedder condannato: ecco la sentenza
Il tribunale di Nizza ha giudicato l’imputato colpevole di entrambe le accuse e di conseguenza stabilito una pena di due anni di reclusione con condizionale più una multa di 5000 euro. Contenstualmente, anche l’obbligo di assistere e risarcire la ragazza di 23 anni presumibilmente vittima dell’accaduto risalente al 7 settembre scorso.
Inoltre è stata predisposta la sospensione della patente per 6 mesi per Ben Yedder, il quale dovrà sottoporsi ai classici esami del sangue periodici per ottenere la restituzione della licenza.
L’attaccante è svincolato da luglio scorso e a causa di questi problemi legali nessuna squadra si è fatta avanti per ingaggiarlo. Risolto questo nodo, potrebbe delinearsi finalmente il futuro del classe 1990. Tra i riconoscimenti più importanti i 3 titoli di capocannoniere della Ligue 1, Coppa del Re e Coupe de France.
Notizie
Infantino è american dream: “Congratulazioni Presidente”
Infantino celebra la vittoria di Donald Trump alle elezioni e con un post sui social e promette “Avremo un grande Mondiale 2026 negli Usa.”
Il presidente della Fifa dedica un post al neoeletto presidente degli Stati Uniti, che torna alla Casa Bianca battendo Kamala Harris.
“Football Unites the World!” scrive nel messaggio.
Infantino alla Casa Bianca
Era l’agosto del 2018, primo mandato per Donald Trump.
Accompagnato dal presidente della Federazione Calcio statunitense, Carlos Cordeiro, il presidente della Fifa venne ricevuto dallo stesso Trump proprio per discutere del Mondiale 2026, assegnato a Canada, Messico e Stati Uniti.
Scambio di regali e di battute: Gianni Infantino infatti consegnò a Trump una maglia blu con il numero 26 e il nome del presidente e insieme anche a dei cartellini gialli e rossi da utilizzare in conferenza stampa. Tutti i giornalisti vennero scherzosamente sanzionati col rosso.
Fifa…dei dem
I rapporti tra Infantino e Trump sono sempre stati amichevoli: infatti dopo l’esito delle elezioni statunitensi il presidente Fifa è stato tra i primi a pubblicare le foto risalenti a quell’incontro del 2018, prova molto chiara della buona intesa tra i due.
Invece durante l’amministrazione Biden tra i vertici apicali di Fifa e Casa Bianca non c’è stato alcun contatto.
Anche lo scorso maggio, quando si è recato a Washington DC, Infantino si è limitato a incontrare solo deputati e senatori.
Non può dunque che essere contento del cambio di schieramento alla Casa Bianca, a ridosso ormai del Mondiale 2026.
Notizie
Inter, Adriano: “Pensavano di mandarmi in una clinica. Volevo fuggire dal calcio”
L’ex attaccante dell’Inter Adriano ha parlato di alcuni brutti momenti della sua carriera e del tentativo dei nerazzurri di mandarlo in una clinica.
Considerato uno dei più grandi what if della storia del calcio, Adriano per caratteristiche sembrava potesse diventare l’erede del Fenomeno Ronaldo. Un giocatore completo dotato di potenza, tecnica, velocità, dribbling, finalizzazione. Purtroppo le cose sono andate diversamente: ne ha parlato lo stesso Adriano nella presentazione della sua autobiografia intitolata La mia più grande paura.
Adriano e la sua autobiografia: retroscena sull’Inter e non solo
“Tornavo a casa e trovavo sempre un motivo per bere, perché c’erano i miei amici o perché non volevo stare in silenzio“. Così Adriano racconta nella sua autobiografia i momenti difficili della sua carriera: “Molti usano il calcio come valvola di sfogo, io invece volevo fuggirne“.
“La mia fuga dal calcio era mio padre, ma quando se n’è andato il mio compagno è diventato il bere. Arrivavo tardi agli allenamenti, il club mi multava ma non mi interessava. La mia depressione raggiunse un livello che preferisco non ricordare“.
Sul ruolo dell’Inter nella vicenda: “Un giorno Moratti mi disse che mi volevano mandare in un posto speciale. Era una clinica di riabilitazione in Svizzera. Ero depresso e non capivo di cosa stessero parlando. Iniziai a innervosirmi e gli chiesi perché stesse cercando di mandarmi in un ospedale psichiatrico. Un giocatore ricoverato in clinica psichiatrica? Non volevo crederci!“
-
Notizie6 giorni fa
Milan, prove per il “nuovo Kessie”: Fonseca ne è certo | I dettagli
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, una mission (quasi) impossible: Tonali torna a gennaio?
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan, chiesto Folorunsho in prestito: Conte vuole un rossonero | Che intreccio!
-
Notizie2 giorni fa
Milan, dopo Camarda arriva una nuova promozione a centrocampo
-
Serie A7 giorni fa
Serie A, le designazioni arbitrali della 12° giornata
-
Champions League5 giorni fa
Ranking UEFA, l’Italia avrà la 5° squadra in Champions?
-
Notizie2 giorni fa
Milan, Fonseca furibondo con Theo Hernandez: clamorosa esclusione contro la Juventus?
-
Notizie2 giorni fa
Supercoppa italiana, ora è ufficiale: cambia lo stadio