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Milan: prova d’orgoglio all’Olimpico, aspettando Ibra

Il Milan esce dallo stadio Olimpico di Roma contento solo per metà, consapevole che era ad un passo dal fare il colpaccio su un campo estremamente difficile. Alla vigilia della gara probabilmente il club rossonero sarebbe stato disposto a firmare per un pareggio, ma alla luce di quanto visto in campo nei 90 minuti il rammarico è grande, con i 3 punti la squadra di Gattuso avrebbe potuto scavalcare la Lazio e si sarebbe trovata al quarto posto solitario, in zona Champion, obbiettivo della stagione. Come ben sappiamo il Milan è entrato in campo decimato dagli infortuni, con una difesa inedita ed un modulo adattato per l’emergenza.

La squadra però ha saputo reagire con grinta dimostrando finalmente un carattere degno di una grande squadra ed ha saputo resistere alle incursioni di una Lazio mai rinunciataria che ha espresso del buon calcio e che in più occasioni si è resa pericolosa sotto porta. La garra tanto cercata da Gattuso nei suoi giocatori sta venendo fuori in queste ultime partite, la squadra forse è meno bella, gioca un calcio peggiore rispetto agli inizi di stagione, ma è senza dubbio molto più efficace, “meno belli, ma più concreti” sembra essere il motto del mister che con i fatti sta dimostrando di avere ragione.

Indice

Donnarumma decisivo

Due importanti parate di Gigi Donnarumma hanno permesso al Milan di non soccombere. L’estremo difensore infatti, dopo le buone prove in Nazionale, si è ripetuto ieri sera mostrando finalmente una ritrovata serenità con i tifosi e soprattutto con sè stesso, dopo alcune prestazioni non all’altezza, soprattutto ad inizio stagione.

Ritengo che i buoni rapporti instauratisi tra il suo procuratore Mino Raiola e la società rossonera abbiano positivamente influito anche sul giovane portiere il quale probabilmente viene meno ammaliato dalle sirene del calciomercato iniziando a sentirsi parte integrante di un progetto finalmente solido all’interno di un club ambizioso, ora solido e con grosse prospettive nel medio periodo. Il fatto di avere gli occhi puntati addosso di numerosi club europei è una cosa che può riempire di orgoglio un calciatore, ma l’essere accomunato ad una squadra piuttosto che ad un’altra in continuazione può alla lunga minare la serenità di un calciatore soprattutto se a questo uniamo il fatto che Donnarumma non ha nemmeno 20 anni.

Un solido centrocampo

Due righe le vorrei spendere per sottolineare l’ottima prova del centrocampo rossonero ed in particolar modo elogiare due giocatori che hanno bene interpretato il momento ossia Kessiè e Bakayoko. Il primo – ricordiamo – è entrato in campo non al top della condizione, come purtroppo gli capita da settimane, Gattuso gli ha chiesto ancora una volta di stringere i denti ed il giocatore ha risposto da vero professionista suggellando la prestazione con il tiro vincente deviato da Wallace per il temporaneo vantaggio dei rossoneri al 78′.

Prova decisamente importante anche per Bakayoko i cui progressi sono evidenti partita dopo partita. Il centrocampista è passato da un inizio di stagione a dir poco disastroso alle ultime prestazioni da vero e proprio leader in campo ed in questo evidente miglioramento si può toccare con mano l’ottimo lavoro svolto da Gattuso ed il suo staff sia sulla tecnica che sulla mentalità.

Un cuore oltre l’ostacolo

Resta un unico grande rammarico, quello di capire dove potrebbe essere posizionato il Milan in classifica avesse avuto meno infortunati, con il suo undici titolare. Vero è che una grande squadra viene fuori nelle difficoltà e – lasciatemelo dire – ieri per la prima volta da inizio stagione ho visto giocare una grande squadra con un cuore enorme gettato oltre l’ostacolo, perchè giocare contro la Lazio a Roma è tutt’altro che facile soprattutto se a farlo è una squadra inedita e reinventata per gestire l’emergenza. Da questa prestazione il Milan deve ripartire con la consapevolezza che se la può giocare contro chiunque e che le basi per tornare grande ci sono tutte, basterà probabilmente qualche ritocco, qualche innesto di qualità a gennaio ed il recupero di alcuni degli infortunati per provare a fare una seconda parte di stagione importante.

E intanto Ibra…..

Continua a tenere banco il ritorno di Ibrahimovic al Milan, società e tecnico lo vogliono, i tifosi sono letteralmente impazziti per l’avvicinamento del loro idolo mai del tutto dimenticato. Leonardo e Gattuso davanti alle telecamere non confermano, ma nemmeno smentiscono.

Durante il post partita di ieri sera Leonardo è stato abilissimo a dribblare le numerose domande in merito all’arrivo dell’attaccante svedese, ma ha comunque voluto ribadire le intenzioni del club che sono quelle di alzare il livello della squadra. Tra le righe considero Ibrahimovic uno degli uomini giusti per questa ambiziosa missione sia per indiscusse capacità sul campo, il suo curriculum parla da solo, sia per il fatto che un uomo spogliatoio del suo carisma potrebbe veramente permettere al club rossonero di spiccare il grande salto permettendogli di tornare sulle scene che contano e che gli competono.

Ovviamente la società ha voluto sottolineare che prima di gennaio è prematuro parlare di mercato, ma è logico che ci si muova già adesso, non si nasconde che Leonardo e Maldini cercheranno rinforzi di qualità ed i nomi sono più o meno quelli che scriviamo da giorni compatibilmente con i rigidi paletti del fair play finanziario di cui avremo sentenza dall’Uefa prevedibilmente agli inizi di dicembre e a seguito della quale sapremo con più precisione fino a che punto la dirigenza potrà spingersi per portare a casa il gioiello che i tifosi aspettano.

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Pubblicato da
Mauro Vigna
Tag: Milan

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