Notizie
Milan, quanto può ancora durare questa situazione? Giusto aspettare Fonseca? L’editoriale di Mauro Vigna

Milan, è giusto ancora aspettare Fonseca o quello che sa fare l’ha dimostrato già in queste prime gare del campionato? Molti dubbi e poche certezze, anche caratteriali, in merito al suo operato.
Che Paulo Fonseca non fosse l’allenatore ideale agli occhi della tifoseria (e di qualche dirigente) non vi erano dubbi fin dal principio. Arrivato a Milano come uno yesman, un aziendalista a poco prezzo, il tecnico ha fin da subito lavorato tappandosi occhi e soprattutto orecchie e andando avanti per la sua strada.
Una strada tortuosa, contorta, piena di curve e pochi rettilinei. Croce e delizia la vittoria contro l’Inter, bella e meritata, frutto senz’altro di alcune intuizioni da parte dello stesso tecnico al quale non è mancato il coraggio.
Ma una rondine non fa primavera. Bello vincere il derby, ma se su 9 partite se ne perdono 4 vien da sé che il cammino non possa essere fino a qui soddisfacente. E se in tutto questo aggiungiamo che lo spogliatoio sembra essere una polveriera, la frittata è fatta.
Non voglio esagerare, ma ci troviamo di fronte a giocatori che non partecipano a un cooling break durante una sfida delicata, che strappano il pallone di mano al rigorista ufficiale per far tirare altri, che ad ogni gol mettono il dito davanti alla bocca per zittire le critiche (giuste) della tifoseria, che si permettono spesso di camminare in campo, che si arrabbiano per una sostituzione, che si fanno espellere a fine gara con gesti di eccessivo nervosismo quali scagliare la fascia da capitano in terra.
Ma la mia domanda è: quanto ancora dobbiamo aspettare e sopportare? Non mi piace l’anarchia che si è creata all’interno dello spogliatoio dove vi è totale assenza di leader, ma ognuno comanda a modo suo peggio dei bulli per strada. E soprattutto non mi piace il comportamento di proprietà e dirigenza che lascia correre tutto senza mettere alcuna voce in capitolo. Non va bene.
Ecco perché un cambio adesso sarebbe giusto e uno tra Sarri, che ci risulta bloccato, o Allegri, potrebbe certamente fare al caso rossonero. Un sergente di ferro in grado di ristabilire i ruoli all’interno dello spogliatoio, affidando la fascia da capitano ad una sola persona, possibilmente responsabile e mettendo quella disciplina che da mesi più non si vede.
Notizie
Milan, a giugno cadono le teste? Cardinale farà sconti a nessuno | I dettagli

Milan, arrivano in redazione alcuni importanti dettagli che vanno peraltro in continuità con quanto scritto finora. Vediamo insieme in dettaglio qui di seguito.
Lo ha specificato molto bene Zlatan Ibrahimovic in conferenza stampa per la gara di ieri sera contro il Feyenoord. E non erano frasi di circostanza. Gerry Cardinale lascia infatti lavorare i suoi dirigenti i quali, entro paletti prefissati, hanno carta bianca e massima libertà di movimento.
Ma a fine stagione tira una riga e se i risultati non ci sono saltano le teste. Non si è fatto alcun problema a liquidare Paolo Maldini in una decina di minuti, non se ne farà altrettanti per gestire la coppia Ibrahimovic/Moncada. Diverso discorso per Giorgio Furlani il quale rimane legato a doppio filo alla galassia Elliott.
Ipotizzando quindi una permanenza di Cardinale, sebbene vi sia aria di ingresso di nuovi soci, in caso di non qualificazione alla Champions League salteranno delle teste. Questo è il modus operandi degli americani e il Milan non farà di certo eccezione.
Notizie
Milan – Feyenoord: l’Harakiri è servito

La notte del Martedì di Champions del Milan di Sergio Conceicao è stata l’ennesima montagna russa della stagione.
I rossoneri, in totale controllo del match contro gli olandesi per almeno 50 minuti, si sono letteralmente auto sabotati con l’espulsione per doppio giallo, il secondo per simulazione, di uno dei giocatori più discussi di questa annata, Theo Hernandez.
Il terzino francese, già in diffida, avrebbe in ogni caso saltato l’eventuale ottavo di finale ma, non contento, ha pensato bene di lasciare i suoi in 10 mentre le cose si stavano tutto sommato mettendo bene.
Risultato finale? Milan fuori dalla Champions League.
Ora alla compagine milanese non rimane che il campionato, con una affannosa e difficilissima rincorsa ad uno dei 4 posti Champions, e la doppia semifinale di Coppa Italia.

DELUSIONE THEO HERNANDEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Notizie
Milan, ma che male hai? L’editoriale di Mauro Vigna

Milan, un’uscita dalla Champions che fa male, ma soprattutto un senso di amarezza e di incompiuto da parte di allenatore, giocatori e dirigenza.
Un paziente con un forte male e che non riesce a capire la causa. Questo è il Milan, una squadra in parte sanata dalle cure del dottor Pioli il quale ha portato lo scudetto e una presenza stabile in Champions.
Ma poi il male è tornato, più forte di prima, senza che Fonseca prima e Conceicao ora sappiano trovare una cura.
I due portoghesi in più interviste tirano in ballo l’ambiente, come se dietro le quinte, in un mondo che noi non possiamo vedere, si nascondesse quel male a cui non c’è rimedio.
Eppure il mercato di gennaio ha regalato un bomber vero, un fantasista di caratura mondiale, un roccioso difensore sulla destra…A cosa sono serviti?
Vista la gara di ieri sera la risposta è a niente. Sempre il solito Milan, eccessivamente impaurito dopo l’espulsione ingenua di Theo Hernandez. Ovvio che poi il Feyenoord abbia preso campo, i rossoneri se la sono letteralmente fatta sotto e non avevano davanti il Real Madrid, tanto per intenderci.
Milan, questione di ambiente?
L’ambiente…chissà mai cosa ci sarà all’interno di quegli spogliatoi che nessun allenatore è in grado di contrastare? O di correggere? Poteva sembrare una questione di grinta e mentalità, ma l’accoppiata Ibrahimovic-Conceicao se adeguatamente stimolata, potrebbe risvegliare chiunque. E invece nulla da segnalare, calma piatta.
Ma che male hai, Milan? La risposta non ce l’ho. Che sia una squadra forte il doppio rispetto a quella dello scudetto ho dei dubbi, tuttavia una cosa vedevo allora e ora vedo poco: l’unione di gruppo.
Vero che dopo un gol ci si abbraccia, e ci mancherebbe ancora, ma non riesco a vedere quella coesione e quella voglia di vincere tutti insieme. Che sia questo il male non lo so, ma almeno ci sto provando a trovare una cura.
-
Notizie4 giorni fa
Milan, se cade Conceicao pronto Ancelotti: un sogno che può diventare realtà | Tutti i dettagli
-
Champions League6 giorni fa
Il Milan non è pronto per i quattro tenori: Conceiçao torna al 4-3-3? ecco chi rischia di stare fuori
-
Calciomercato2 giorni fa
Nuovo DS Milan, Gerry Cardinale ha deciso: la lista dei candidati
-
Notizie2 giorni fa
Cesari sicuro: “Squalifica Lautaro? La sanzione minima…”
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, il rapporto tra Conceiçao e Ibrahimovic non brilla: senza Champions si cambia?
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan, il sostituto di Theo Hernandez parla portoghese: tutti i dettagli
-
Champions League2 giorni fa
Milan Feyenoord, Conceicao pensa ad una mossa a sorpresa
-
Serie A4 giorni fa
Milan, Ibra: “Conceicao? Ha avuto un lutto. Mi aspettavo questo Gimenez. Su Leao…”