La consapevolezza di potere lottare per lo scudetto sale giorno dopo giorno all’interno del Milan, impossibile non considerare la classifica dopo il girone di andata che restituisce un verdetto assolutamente edificante e confortante, un primato che dopo gli acquisti del mercato invernale non può che essere consolidato.
E’ questo il pensiero comune e sicuramente avere nel proprio spogliatoio ragazzi vincenti come Ibrahimovic e Mandzukic non può che fare bene ed essere giustamente d’esempio anche per i più giovani.
Di questo avviso è senz’altro Simon Kjaer che – intervistato sui canali ufficiali del Milan – ha voluto raccontare la sua esperienza in rossonero. In merito alla sua ormai grande esperienza il danese ha dichiarato:” Ho sempre avuto una mentalità aperta per imparare il più possibile in ogni posto sia stato. Quando sono stato in Spagna ed in Germania ho imparato i modi di difendere in quei tipi di campionati“.
Sul calcio in Italia:” E’ più moderno, attivo. Ci sono molte più ripartenze ed azioni dinamiche. Le qualità tecniche e fisiche di ogni squadra si sono alzate, se non fai un buon pressing le squadre trovano gli spazi, c’è da approfittare da ogni situazione.
Quali sono i calciatori da evitare:” Non ho mai avuto quel pensiero, il mio stimolo più grande è giocare sempre contro i più forti, solo lì vedi il tuo livello. E’ la cosa più bella del calcio, per me. E’ quello per cui mi alzo al mattino”.
In merito allo scudetto:” Dobbiamo crederci, con la mentalità giusta. Siamo primi, ogni partita va presa come una finale e va preparata al massimo. La strada è ancora lunga, complicata, ma alcuni tifosi credono a questa possibilità e noi con loro”.
Parole su Pioli:” Dal primo giorno si è avvicinato e mi ha chiesto come stavo, il nostro rapporto è poi cresciuto. Se mi dice una cosa io la faccio. Lui mi ha dato fiducia, mi ha reso più tranquillo. Ha il suo modo di giocare, ma se gli dico qualcosa lui mi ascolta, ha una testa molto aperta per renderci tutti migliori”.
Su Donnarumma:” Gigio è cresciuto veramente molto, da’ tantissima sicurezza alla squadra ed avere un portiere di cui ti fidi è importantissimo. So che se sbaglio c’è lui che copre, ti da’ la forza di giocare in modo più aggressivo”:
Su Ibrahimovic e Mandzukic:” Ibra ha 39 anni, difficile spiegare come è fatto. Il suo modo di lavorare, la sua mentalità non li ho mai visti nella mia carriera. Il suo obiettivo è vincere, Ibra è solo da guardare. Mandzukic invece è uno che sta sempre addosso, non lascia un metro.
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