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Milan, senti Sottil: “Samardzic è da Milan, ma dipende che trequartista cercano. Sul ruolo…”
L’ex allenatore dell’Udinese, Andrea Sottil, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Milan News in cui ha parlato di Lazar Samardzic.
Lazar Samardzic, nel suo triennio in Friuli, ha avuto tanti allenatori. Da Gotti a Cioffi, passando per Sottil e Cannavaro. In mezzo c’è stato il ritorno dello stesso Cioffi, ma nessuno ha saputo tirare fuori il meglio da lui come l’ex-Ascoli. Delle 93 presenze in maglia bianconera, si ricordano soprattutto quelle con lui in panchina.
Milan, le parole di Sottil su Samardzic
Per questa ragione Milan News ha intercettato il tecnico italiano, che ha concesso un’intervista esclusiva ai loro microfoni. La ragione di questo contatto è ovviamente la trattativa che potrebbe portare Samardzic in rossonero questa estate. Per questo immagino che i tifosi del Milan siano molto interessati alle parole del suo mentore.
Lei è il tecnico col quale Samardzic si è esaltato maggiormente. Come lo valuta?
“Lazar è anzitutto un ragazzo straordinario, molto intelligente. Ascolta, si vuole sempre migliorare. È umile e allo stesso tempo ha grande consapevolezza di quelli che sono i suoi mezzi. È sempre a disposizione, è serio e soprattutto è un grande talento. In questi due anni di Udinese è migliorato tantissimo“.
Come lo aveva trovato inizialmente?
“Quando era arrivato era inizialmente un po’ indietro fisicamente e muscolarmente. l’Udinese è una società giusta per accrescere e migliorare quei parametri, ha iniziato ad alzare l’intensità nella fase difendente, nei contrasti. Con me si è conquistato la titolarità perché è migliorato sotto questi aspetti. E al resto ci hanno pensato le sue qualità tecniche, perché palla al piede fa la differenza“.
L’anno scorso non ha reso come due stagioni fa. Quanto ha inciso la telenovela estiva di mercato che lo vedeva a un passo dall’Inter?
“Voci che non l’hanno aiutato. Lui è un bravo ragazzo ed era partito per il ritiro molto concentrato e volenteroso. Parere personale e gliel’avevo detto, l’ideale era restare ancora un anno a Udine in quello che avrebbe dovuto essere quello della consacrazione. È arrivata questa trattativa che poi non è andata a buon fine. Ha perso ritmo, minutaggio, amichevoli. Questa discontinuità l’ha poi pagata, perché per rendere deve stare bene fisicamente. Anche nel suo caso non parliamo di un giocatore fisico, se non hai la condizione fisica elevata rischi di compromettere il gesto tecnico. E per queste cose non ha fatto l’anno che doveva fare“.
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Milan, l’allenatore Priske su Gimenez: “Capisco l’ambizione, ma spero di trattenerlo”
Il futuro di Santiago Gimenez continua a far discutere, con il Milan sempre più vicino all’attaccante messicano del Feyenoord, l’allenatore Priske ha parlato.
Gimenez-Milan, le parole di Priske
“Come allenatore, il mio compito è dare il massimo con i giocatori che ho a disposizione”, ha dichiarato Priske. Una visione pragmatica che riflette la sua esperienza e la sua capacità di gestire situazioni delicate come quella che potrebbe coinvolgere il giovane attaccante.
Il tecnico ha poi sottolineato la stretta collaborazione con il direttore sportivo del Feyenoord, Frank Arnesen. “Ho un rapporto di lavoro incredibilmente buono con il direttore sportivo, e siamo sulla stessa lunghezza d’onda”, ha dichiarato Priske, mostrando che le decisioni strategiche per il futuro del club vengono prese in modo congiunto. “Il nostro ds fa ciò che è meglio per questo club, anche quando si tratta di una possibile partenza di Gimenez”, ha aggiunto, lasciando intendere che qualsiasi scelta sarà presa con la massima attenzione all’interesse a lungo termine del Feyenoord.
Nonostante la consapevolezza che una cessione potrebbe fare parte del normale corso degli eventi, Priske ha espresso il suo desiderio di trattenere il talento messicano. “Mi piacerebbe molto tenere Santiago, perché è un giocatore molto bravo”, ha ammesso il tecnico. Tuttavia, l’allenatore ha anche mostrato comprensione nei confronti dell’ambizione del giocatore: “Capisco che i calciatori abbiano molta ambizione. Fa parte del calcio quando i giocatori vogliono giocare nelle grandi competizioni, perché è importante avere ambizione.”
Il tema dell’ambizione è centrale, soprattutto quando si parla di un talento come Gimenez, che ha già dimostrato il suo valore al Feyenoord e che potrebbe vedere nel Milan una grande opportunità di crescita, sia sul piano personale che professionale. “Il carburante per le persone nello sport è realizzare i sogni”, ha proseguito Priske, riconoscendo che la voglia di giocare a livello internazionale è una motivazione naturale per chiunque aspiri ai massimi livelli.
In ogni caso, la situazione non è ancora definita, e il futuro di Gimenez potrebbe riservare ancora delle sorprese. Priske, da parte sua, spera che il suo attaccante decida di rimanere al Feyenoord, ma si dice consapevole che il calcio è fatto anche di queste scelte. Quello che sembra certo è che, qualunque sia la decisione finale, il club e il suo allenatore sono pronti ad affrontarla con la solita professionalità, mantenendo sempre il focus sul bene della squadra.
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Milan, la bordata di Shevchenko:” Leao non è un leader”
Milan, l’ex attaccante rossonero è direttamente intervenuto dinnanzi ai microfoni de La Stampa andando a toccare diversi temi, tra cui quello legato all’andamento in rossonero di Rafael Leao.
L’ex attaccante rossonero Andriy Shevchenko non le ha mandate di certo a dire davanti ai microfoni de La Stampa.
Ecco qui di seguito la sua visione su Rafael Leao:” Se vuole essere un giocatore importante e segnare la storia del Milan deve dare tanto di più. La qualità non si discute, ma non è un leader. Lo può diventare se si prende la responsabilità, ma il punto è…lo vuole?”
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Atlanta United, Almiròn lascia la Premier e torna a casa
L’Atlanta United ha ufficializzato il colpo più importante della sua sessione di calciomercato. Miguel Almiròn torna in rossonero dopo l’esperienza al Newcastle.
Il paraguaiano ha scelto di accettare l’offerta del suo vecchio club probabilmente in ottica fine carriera. Le parti hanno deciso di non rivelare la cifra del trasferimento.
Atlanta, con Almiròn l’obiettivo è nobile
L’uscita ai quarti di finale della scorsa MLS contro Orlando City ha lasciato segnali sia positivi che negativi intorno allo United. Durante gli ultimi mesi ci sono stati alcuni cambiamenti, dall’allenatore ad alcuni membri della rosa.
L’ultimo però in ordine di tempo riguarda il ritorno di Miguel Almiròn, attaccante paraguaiano classe 1994. La prima esperienza ad Atlanta dell’ex Newcastle risale al 2018, quando il club fece il suo esordio ufficiale in MLS.
Con la maglia rossonera aveva collezionato 62 presenze condite da ben 21 gol e 21 assist. Poi al termine della seconda stagione è arrivato il trasferimento in Premier League a St. James’s Park. Gli ultimi 6 anni il giocatore li ha trascorsi proprio lì e ha messo insieme 223 presenze con 30 gol e 13 assist tra tutte le competizioni.
Ora il popolo della Georgia è pronto a riaccoglierlo e confidare nel suo straordinario talento per sperare nel titolo finale di campione d’America.
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