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Milan: senza coppe si perde dai 20 ai 50 milioni
Il timore di un’altra stagione senza coppe è reale e desta non poca preoccupazione da parte della dirigenza del Milan che assiste ad una latente crisi di gioco e di risultati che si protrae dall’inizio della stagione e che sembra non avere fine, allarma infatti il calendario che nelle prossime due gare prevede due sfide difficili, quasi impossibili, contro Juventus e Napoli. La scelta di puntare sui giovani è sfidante, sicuramente coraggiosa, ma se non si ha tempo di aspettare la loro crescita, probabilmente si dovevano fare altre scelte, magari affiancando profili d’esperienza. Il Milan deve ricominciare a vincere, in linea teorica basterebbe un filotto di tre, quattro vittorie per riportarsi in zona Champions, ma è da tempo che si dice eppure la squadra continua ad inanellare brutte prestazioni condite da un gioco carente sotto tutti i punti di vista che nemmeno l’avvicendamento tra Giampaolo e Pioli ha saputo dare un’inversione di rotta.
Non si può prescindere dalla Champions
L’esclusione dal giro delle coppe europee è una possibilità purtroppo reale che però il Milan non si può più permettere, per quello che probabilmente durante il mercato invernale si metterà nuovamente mano al portafogli per rimediare gli errori estivi ed acquistare almeno due profili di esperienza pronti all’uso. I danni che ne deriverebbero sarebbero senz’altro di dimensioni catastrofiche, si parla infatti di una perdita di 50 milioni in caso di esclusione dalla Champions e di 15-20 milioni in caso di non partecipazione all’Europa League. Le già disastrate casse rossonere paiono abbastanza deboli per sostenere colpi del genere ed a rischio potrebbe esserci tutto il progetto Elliott che dovrebbe giocoforza nuovamente ridimensionarsi, ergo richiederebbe ulteriore tempo durante il quale la squadra stazionerebbe in posizioni senz’altro poco consone al blasone del club ed alle aspettative dei tifosi già sufficientemente stressati e delusi i cui ritorni, in termini di abbonamenti, potrebbero conseguentemente venire meno.
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Juventus, gli auguri per il 2025 da Romeo Agresti
La Juventus accoglie il 2025 con entusiasmo e ambizioni: un anno di successi per i bianconeri è l’augurio condiviso sui social.
Juventus, l’augurio per un anno di successi
La Juventus ha iniziato il nuovo anno con un messaggio di ottimismo e speranza per i tifosi bianconeri, da parte di Stefano Agresti. Attraverso un post sui social media, egli ha espresso il desiderio di un 2025 ricco di successi, augurando ai suoi sostenitori un anno straordinario. Questo messaggio sottolinea l’ambizione della squadra di mantenere alta la competitività e di puntare a nuovi traguardi, sia in campo nazionale che internazionale.
Un messaggio che unisce
Il post, condiviso dall’account ufficiale @ilbianconerocom, ha ottenuto numerose interazioni, dimostrando quanto i tifosi siano pronti a sostenere la squadra in questo nuovo capitolo. La Juventus, con una lunga tradizione di vittorie e trofei, intende continuare a scrivere la sua storia con determinazione e passione. Il supporto dei tifosi sarà fondamentale per affrontare le sfide del 2025 e per aspirare a nuovi successi che possano arricchire il palmarès del club.
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Fonte: l’account X di Romeo Agresti
Buon 2️⃣0️⃣2️⃣5️⃣, bianconeri! 🤍🖤
Che sia un anno di successi ✨️ pic.twitter.com/qkK3ur9IbL— ilBiancoNero (@ilbianconerocom) January 1, 2025
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Como, in arrivo Assane Diao: trattativa ai dettagli
L’inizio del 2025 si prospetta entusiasmante per il Como, che è vicino a concludere un’importante operazione di mercato per assicurarsi Assane Diao, talentuoso attaccante classe 2005 del Betis Siviglia.
Secondo le indiscrezioni riportate da Fabrizio Romano, l’accordo tra i due club è ormai alle fasi finali, con un valore complessivo dell’affare, tra parte fissa e bonus, che supera gli 11 milioni di euro.
Chi è Assane Diao?
Nato a settembre 2005, Assane Diao è considerato uno dei prospetti più promettenti del calcio spagnolo e ha già guadagnato spazio nella nazionale Under 21. Partito come centrocampista largo, negli anni si è adattato al ruolo di esterno offensivo in un tridente o di punta centrale. Predilige la fascia destra, sfruttando il piede destro per rientrare e calciare, ma può anche adattarsi sulla sinistra o giocare come centravanti, mettendo in mostra potenza fisica e capacità di attaccare la profondità.
L’intervento di Cesc Fàbregas
Un ruolo chiave nella trattativa lo ha giocato Cesc Fàbregas, che ha avuto un contatto diretto con il giovane spagnolo, convincendolo del progetto ambizioso del Como. Questo rinforzo sarà fondamentale per i biancoblu nella loro lotta per la salvezza in campionato.
Diao non è solo un investimento per il presente, ma una promessa per il futuro del club, che punta a crescere ulteriormente grazie a giovani talenti di spicco come lui.
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Calciatore arrestato, era nella black List di Israele
Calciatore in manette il giorno di Natale a Fiumicino su un volo in transito per Tel Aviv. La polizia dichiara: “Era nella black list di Israele”, c’è un video.
Si tratta del il calciatore Stephane Omeonga, ex Genoa.
Gli agenti della Polaria il 25 dicembre sono saliti a bordo di un’aereo in transito a Fiumicino, proveniente dal Belgio e diretto a Tel Aviv.
Il fatto
La Polaria è intervenuta su richiesta del capo scalo e del comandante della compagnia aerea.
Dopo una mediazione di circa 40 minuti Omeonga è stato portato negli uffici della polaria di Fiumicino.
La dichiarazione del calciatore “Sono stato picchiato”
“Sono stato vittima della brutalità della polizia” ha scritto il centrocampista belga ora in forza al Bnei Sakhnin, nella Serie B israeliana “Durante un volo tra Roma e Tel Aviv, dopo essere salito a bordo e aver preso posto, uno steward mi ha avvicinato per un presunto problema con i miei documenti e mi ha chiesto di lasciare l’aereo.”
Continua poi “Confidando nella validità dei miei documenti gli ho chiesto con calma che tipo di problema fosse. È stata chiamata la polizia e sono stato ammanettato e portato via con la forza dall’aereo.”
In un video girato da un passeggero si vedono gli agenti che costringono Omeonga ad alzarsi prendendolo per il collo.
“Una volta fuori dall’aereo lontano dalla vista dei testimoni, la polizia mi ha violentemente gettato a terra, mi ha picchiato e uno di loro ha premuto il ginocchio contro la mia testa. Sono stato poi portato in un veicolo della polizia, ammanettato come un criminale, fino all’aeroporto.”
Omeonga parla di razzismo
“Questo arresto è solo la punta visibile dell’iceberg” accusa il centrocampista belga “Molte persone che mi somigliano non possono trovare lavoro, non hanno accesso alla casa o non possono partecipare agli sport che amano, semplicemente perché sono nere. Dobbiamo essere uniti e alzare la voce per educare coloro che ci circondano, i nostri colleghi, vicini e amici, su questo problema che affligge la nostra società e ne ostacola il progresso”.
Le forze dell’ordine insistono che l’arresto è dovuto al fatto che Omeonga compare nella black List di Israele, ed è quindi persona non gradita nel Paese.
Rischia per questo un’accusa per diffamazione, oltre a quella per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
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