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Milan si pensa al derby
Occhi puntati su domenica 17 marzo, alle ore 20.30 il Milan può aggiungere un tassello importante alla sua cavalcata verso la qualificazione in Champions. Sarà una grande sfida, le premesse e le promesse ci sono tutte. L’atmosfera è di quelle da calcio che conta e la posta in palio per entrambe è tanta, tantissima. Il Milan vuole vincere per tenere saldo questo terzo posto ottenuto grazie ad un formidabile recupero proprio sull’Inter stessa e sogna – e sognare è lecito – una scalata al Napoli al momento davanti di 6 punti, ma in evidenti difficoltà da alcune gare a questa parte, vedasi la partita di ieri sera contro il Sassuolo pareggiata per 1-1 con un gioco che spesso ha latitato. L’Inter dal canto suo non vuole scendere dalla giostra ed una sconfitta potrebbe costare molto cara avendo le dirette inseguitrici con il fiato sul collo.
Ad aggravare la situazione dei neroazzurri è l’assenza prolungata per motivi disciplinari di Icardi, un conto è presentarsi con uno dei più forti attaccanti europei un altro è giocare, con tutto il rispetto, con Politano e Lautaro che stanno discretamente onorando la maglia che indossano, ma per garantire gol e prestazioni con continuità la strada è ancora lunga.
Il Milan ha la possibilità di preparare la stracittadina nel migliore dei modi avendo a disposizione l’intera settimana che servirà a Gattuso, qualora ce ne fosse bisogno ulteriore, di caricare al meglio i suoi giocatori ed al contempo permettere di rifiatare a pedine importanti quali Paquetà, Piatek e Kessiè finora sempre utilizzati.
Importantissimo il recupero di Biglia che darà la possibilità di prendere fiato anche ad un altro stakanovista come Bakayoko le cui lunghe leve ed acume tattico saranno fondamentali per arginare l’avanzare delle forze nemiche. L’Inter tutto questo tempo non ce lo avrà, si gioca il passaggio del turno di Europa League contro l’ Eintracht Francoforte consapevole di avere un solo risultato a sua disposizione ossia la vittoria considerato lo 0-0 dell’andata.
Una vittoria che manca da tempo
Oltre all’importanza della vittoria per proseguire la corsa alla zona Champions, il Milan vuole anche ritrovare quei tre punti nel derby che mancano da ormai troppo tempo, addirittura dalla stagione 2015/2016 quando l’allora squadra di Sinisa Mihajlovic liquidò l’Inter con un sonoro 3-0 con reti di Alex, Bacca e Niang davanti a 77.000 spettatori. Da allora soltanto pareggi e sconfitte e segnali di discontinuità col passato il tecnico Gattuso li chiede anche su questo fronte, la squadra lo segue, è motivata e carica a mille e, sebbene le utlime prestazioni siano state sottotono, un derby si prepara da solo e sulla mentalità in questo momento i rossoneri sono superiori.
Dubbio Gattuso
In casa rossonera aleggia forte preoccupazione per la decisione del Giudice Sportivo in merito all’espulsione di Gattuso di sabato sera contro il Chievo per un alterco con Meggiorini. Tutto dipenderà da cosa ha scritto l’arbitro Pairetto nel referto alla fine della partita. La speranza è che arrivi soltanto un’ammenda con diffida perchè, come dichiarato dal vice Riccio davanti ai microfoni nel post partita, il valore aggiunto di Gattuso in partite come il derby è un qualcosa di incolmabile, averlo a bordo campo a sbraitare e dare suggerimenti ai suoi è una carica di adrenalina sana a cui i giocatori milanisti non riescono più a fare a meno.
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Milan-Empoli 3-0, tutto facile per Fonseca: le pagelle
Milan-Empoli 3-0, i rossoneri convincono e giocano una gara di sostanza e grande attenzione. Reti di Morata e doppietta di Reijnders. Le pagelle.
Maignan 6: spettatore non pagante, vede la palla stamparsi sulla traversa e tira un sospiro di sollievo. Gara a porta inviolata, finalmente.
Emerson Royal 6: attento e tiene bene la posizione, con la squadra più coperta anche lui ne beneficia
Thiaw 6: gli attaccanti dell’Empoli fanno il solletico, prestazione pulita e attenta
Gabbia 6: idem come sopra (dal 75’ Pavlovic sv)
Theo Hernandez 6: ci si aspetta sempre di più da lui, particolarmente sacrificato, non prova ad accelerare sulla fascia
Reijnders 8: classica palla legata ai piedi, trova pregevole un gol nell’angolino alla fine del primo tempo. Doppietta nel secondo tempo. Insostituibile, ora trova pure il gol con disarmante facilità.
Fofana 6: più imballato del solito, cerca di non farsi ammonire per non saltare la prossima gara (dal 75’ Loftus-Cheek sv)
Musah 6: motorino instancabile, tanti chilometri a scapito della precisione (dal 75’ Chukwueze sv)
Pulisic 6,5: l’uomo ovunque, non trova il gol ma gioca una gara di grande sostanza
Leao 6: ha voglia di mettersi in mostra e in qualche circostanza ci riesce. Sbaglia qualche appoggio, ma deve provare la giocata. Sparisce un po’ nel secondo tempo (al 90’ Camarda sv)
Morata 6,5: a secco da due mesi, alla prima occasione la mette dentro da par suo. A volte non troppo preciso a servire i compagni (all’87’ Abraham sv)
Fonseca 6,5 ammonito per proteste nel primo tempo. La squadra gira bene, vince e finalmente convince. Sprona i suoi, si anima e arrivano tre punti preziosissimi.
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Sarri: “La Juventus? Uno sbaglio. Tornerei in Premier”
L’ex allenatore della Lazio ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle sue scelte passate e su un suo desiderio. Leggi con noi le parole di Sarri.
Maurizio Sarri ha rilasciato una lunga intervista al giornale britannico The Sun. Il tecnico si è soffermato sul suo passaggio alla Juventus, dopo l’esperienza in Premier, e di un suo possibile ritorno in Inghilterra.
Le parole di Sarri
Il suo desiderio.
“Volevo tornare in Italia perché la situazione al Chelsea non era facile. In quel periodo ad Abramovich non era permesso andare in Inghilterra. Lo vedevo solo alle partite all’estero. Ci sentivamo al telefono, ma non molto spesso. Il mio punto di riferimento era solo Marina. Non c’era un direttore sportivo quindi la situazione non era così chiara”.
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Bayern Monaco, obiettivo in Serie A. Se Davies parte
Al Bayern Monaco si sta definendo quale sarà il futuro di Alphonso Davies. In caso di partenza, potrebbe rimpiazzarlo un giocatore di Serie A.
Lasciando da parte le recenti disavventure – è stato fermato e ha rischiato l’arresto per guida in stato di ebbrezza – il giocatore del Bayern Monaco Alphonso Davies è considerato un elemento importante della squadra.
Tanto che il suo rinnovo di contratto sarebbe una priorità, per il club di Bundesliga. Che sarebbe al lavoro per raggiungere un nuovo accordo che vada oltre il 2025.
In caso contrario, però, se il giocatore dovesse lasciare Monaco, ci sarebbero parecchi candidati papabili a prenderne il posto.
Bayern Monaco, chi potrebbe rimpiazzare Davies?
Tra i nomi in lista figura quello di uno dei difensori più forti della nostra Serie A: alludiamo al difensore del Milan Theo Hernandez, già in odore di lasciare il club per la Germania la scorsa estate.
Tra gli altri candidati figura il giocatore del Lipsia David Raum. Lo scrive il giornalista Florian Plettenberg (@Plettigoal), specializzato in Bundesliga, su X.
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