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Milan, tutti gli errori di una dirigenza assente

Milan, durante la pausa per le Nazionali si è fatto un gran parlare delle colpe di Fonseca e della partenza dei rossoneri in campionato. Qui di seguito andremo ad analizzare anche altri aspetti.

Il Milan parte male in campionato e forse anche peggio in Champions League. Quattro sconfitte totali, tanti gol subiti e prestazioni, tolta quella contro l’Inter, per gran parte da dimenticare. Da riconoscere evidenti errori di Paulo Fonseca nella gestione dei ragazzi, dello spogliatoio e anche di alcune conferenze stampa alle quali si è presentato fumoso e confuso.

Ma in questa sede non andremo ad analizzare le colpe del tecnico, bensì a quelle della dirigenza, fin dalla scorsa primavera quando era completamente spaccata per la scelta dell’allenatore

. C’è chi aveva praticamente bloccato Antonio Conte, chi cercava cose esotiche parlando con Lopetegui, Gallardo e Fonseca. E c’è chi si proponeva, vedansi Sarri e Allegri, ma che non veniva minimamente ascoltato.

Da lì la scelta, poco collegiale, di assumere Paulo Fonseca, un allenatore che ha messo tutti d’accordo alle voci ingaggio e aziendalismo. Ma quando una dirigenza è assente, il tecnico deve avere gli attributi. E per ora abbiamo visto che così non è stato.

Gli errori proseguono sul mercato quando viene ceduto Kalulu per un pugno di euro a una diretta avversaria, la Juventus, per assoldare Emerson Royal, un giocatore che fino a oggi non si è praticamente espresso. Errori sull’assenza di decisioni in merito ai rinnovi di Theo Hernandez Calabria. Un capitano meriterebbe altro trattamento, al di là della resa sul campo.

Evidenti lacune e assenze anche durante alcuni episodi che hanno messo in cattiva luce agli occhi di tutti l’allenatore, come i casi del cooling break e dei calci di rigore di Firenze non calciati da Pulisic e sbagliati da Theo Hernandez e Abraham.

Errori organizzativi, probabilmente peccati di presunzione nel momento in cui non si è scelto un direttore sportivo lasciando il campo a Moncada, ottimo scopritore di talenti ma non dirigente, e Ibrahimovic, ottimo giocatore ma anch’egli senza – per ora – il phisique du role di un diriente. Nei salotti di Via Aldo Rossi negli anni sono transitati personaggi come Galliani, Maldini, Leonardo, Boban…gente che sapeva fare molto bene il suo mestiere e che non è stata adeguatamente sostituita.

 

Aggiornato al 17/10/2024 8:35

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Pubblicato da
Mauro Vigna
Tag: Milan

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