Milan, una stagione decisamente condita da troppi bassi e pochi alti, almeno fino ad ora. Vediamo quale è l’umore in Via Aldo Rossi.
I numeri mentono quasi mai, o pochissime volte. Ed i 22 punti di distacco dalla capolista Napoli dimostrano senza timore di essere smentiti, che l’attuale stagione non è andata come ci si sarebbe aspettati. Orbene, il Milan partiva favorito per lo scudetto, è inevitabile per una squadra che si è cucita in petto il tricolore la stagione prima e (sulla carta) ha effettuato investimenti per rinforzarsi. Col senno di poi, abbiamo tuttavia visto che così non è stato.
Troppi punti persi soprattutto contro le cosiddette piccole. E la gara di sabato pomeriggio contro lo Spezia ne è stata la riprova. Di contro, un cammino virtuoso in Champions League con l’attesissima partita di domani sera contro l’Inter
. Una gara che potrebbe di fatto stravolgere un’intera stagione, ma che non andrebbe comunque coprire tutto quello che non ha funzionato in questo anno calcistico.Viene piuttosto normale leggere praticamente ovunque quanto il tecnico Stefano Pioli sia in bilico. Alcuni tifosi ne invocano l’esonero, altri fanno nomi di allenatori altisonanti tra i quali Antonio Conte. Su di lui non sono affatto vere le voci in merito alle pretese economiche. Sappiamo che vuole tornare in Italia per motivi famigliari, e lo farebbe accettando le condizioni dei club italiani. Ergo, scordandosi i 16 milioni, ma accettando una cifra intorno ai 6-7. Per tutto il resto c’è la Premier League.
Che l’ex Tottenham piaccia molto negli ambienti rossoneri, questo è assolutamente fuori di dubbio. Noi stessi di Calcio Style nel mese di marzo raccontammo una chiacchierata tra il tecnico e la dirigenza rossonera. A priori non escludiamo che qualche telefonata ci potrà ancora essere, ma allo stato attuale nessuna decisione è stata presa. Ed a maggior ragione alla vigilia di una gara cruciale.
I rumors su Conte sono confermati, ma non siamo così sicuri che la dirigenza e la proprietà si vorranno privare di un tecnico capace di arrivare secondo, primo ed in semifinale di Champions nel giro di tre anni. E con una squadra, permetteteci, probabilmente non ancora all’altezza.
Detto questo, ogni ragionamento verrà preso a fine stagione. Non escludiamo un cambio tecnico a priori, riteniamo comunque molto difficile la partenza di un allenatore sotto contratto fino al 30 giugno 2025.
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